Che differenza c’è tra investire e speculare?

Speso utilizzati per indicare la medesima cosa, è inappropriato far corrispondere l’idea di investimento a quella di speculazione. Vediamo insieme di cosa si tratta per poi scoprire che differenza c’è tra investire e speculare.

Che differenza c'è tra investire e speculare?

Molto spesso i termini investire e speculare vengono fraintesi, al punto che potrebbe sembrare appropriato definire la speculazione come investimento al solo scopo di ottenere un guadagno nel minor tempo possibile.

Questa definizione, seppur renda l’idea, è errata. Seppur entrambe le azioni prevedano di effettuare operazioni, la differenza nello scopo e nel mezzo sono così netti da rendere scorretto legare la speculazione all’investimento.

Quello che in molti pensano voglia dire “investire”, invece, è la speculazione.

Cosa vuol dire speculare

La speculazione è ciò che al momento stanno facendo in molti, la moda “dell’investire per guadagnare” è pura e semplice speculazione, e il motivo è presto detto.

Lo scopo di investire e speculare è, di fondo, il medesimo, il guadagno. Gli speculatori, però, cercano di guadagnare quanto più possibile nel minor tempo possibile, sfruttando proprio quest’ultimo fattore.

La speculazione può essere quindi quasi ricondotta al gioco d’azzardo, si studiano dati e statistiche e li si sfrutta per ottenere delle previsioni e puntare su di esse. Un gioco d’azzardo ragionato, ma pur sempre un gioco d’azzardo.

Il tutto si svolge sfruttando le proprie previsioni che riguardano principalmente, come già detto, il tempo, ovvero quando conviene entrare e uscire. Puoi considerare quindi come speculazione il trading a breve termine.

Ovviamente c’è anche chi non capisce nulla di finanza o non è in grado di leggere i dati in maniera appropriata e a quel punto si tratta letteralmente di scommesse.

Cosa vuol dire investire

La differenza con gli investimenti sta proprio nell’assenza dell’azzardo, o meglio, nel fatto che non si basa su di esso. Per fare un vero e proprio investimento, non puoi fare una “toccata e fuga” a breve termine, ma devi realizzare qualcosa di concreto a medio e lungo termine.

Il fine dell’investimento, inoltre, non è detto che sia il guadagno. Puoi decidere di investire seriamente per tentare di avere guadagni importanti, ma potresti anche decidere di investire su una società semplicemente perché credi in essa. In quest’ultimo caso poco importa se l’investimento porterà un guadagno, poiché il fine dell’investimento è stato quello di far progredire quella determinata società.

Anche volendo ignorare l’investimento quasi in quanto “benefattori”, per investire è importante creare un portafoglio equilibrato. Ciò vuol dire che anche essendo il fine ultimo quello di guadagnare, non è detto che un singolo investimento avvenga per guadagnare.

Ci sono vari investimenti che vengono effettuati in perdita, per arricchire il portafoglio e altri che vengono effettuati per ottenere stabilità, come investire in beni rifugio.

Conclusione

Per quanto nella quasi totalità dei casi si investe per guadagnare, investire include la creazione di un portafoglio che prevede investimenti a medio e lungo termine anche al solo scopo di ampliare il portafoglio o renderlo più stabile.

Investire quindi è una strategia che viene applicata spesso in maniera molto complessa e diluita nel tempo, molto diverso dallo speculare.

Lo speculatore cerca infatti un guadagno studiando i momenti in cui entrare e uscire dal mercato nel breve termine, e si rifà alle scommesse seppur il rischio diminuisce e le previsioni divengono più accurate se vi è uno studio dei dati e delle statistiche.

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