Il diritto di opzione negli aumenti di capitale

In qualità di investitore in una società che ha deciso di avviare un aumento di capitale, dovresti essere a conoscenza di diversi aspetti, tra cui il diritto di opzione nell'aumento di capitale, il prezzo teorico ex diritto (TERP) e la normativa che ti tutela come investitore. Continua a leggere e scoprilo.

Cos'è il diritto di opzione?
Possiamo intendere il diritto di opzione come il vero privilegio che viene concesso per legge agli investitori di una società, privilegiandoli rispetto a terzi in fase di sottoscrizione di un aumento di capitale. L'articolo 2441 del codice civile sancisce tale disciplina. Tale diritto non sempre viene conferito in occasione di un aumento di capitale poiché per legge può essere escluso anche se vengono “liberati” mediante conferimenti in natura (conferimento di azioni). Solo determinate persone possono esercitare questo diritto di opzione, che si riferisce a un oggetto specifico.
Si tratta quindi di una sorta di preferenza, ovvero il diritto ma non l'obbligo degli azionisti di essere i primi a scegliere sugli altri in caso di aumento di capitale. Tale operazione (aumento di capitale) è finalizzata ad aumentare il capitale sociale di una società mediante emissione di nuove azioni sul mercato. Come le obbligazioni convertibili in azioni e le azioni di nuova emissione. Per aumentare il capitale, le aziende deducono che se il capitale aumenta a seguito dell'emissione di nuove azioni, allora ci saranno investitori disposti ad acquistarle. È in questo caso che entra in gioco il diritto di opzione, che consente agli azionisti di sottoscrivere queste nuove azioni prima di qualsiasi altro.
Chi può esercitare il diritto di opzione e come viene distribuito?
Che cos'è il diritto di opzione e come funziona è fondamentale per capire chi ne beneficia, affinché possa esercitare la predetta preferenza sui terzi. Questi soggetti sono azionisti di una società che ha deciso di avviare un aumento di capitale. Tale diritto è ripartito proporzionalmente in base al numero di azioni sociali esistenti possedute dai beneficiari di tale diritto (azionisti). Garantire il mantenimento del proprio capitale sociale a ciascun azionista anche durante l'aumento.
È importante ricordare che si tratta di un diritto e non di un obbligo: durante un aumento di capitale, al momento della distribuzione dell'entità, l'azionista può decidere se vendere sul mercato. La vendita di questo diritto dipende dalla redditività della scelta, quindi se il prezzo stabilito dal mercato è inferiore al valore teorico è meglio esercitare il diritto di opzione, se invece il suo prezzo è più alto sarebbe conveniente vendere. Pertanto, durante un aumento di capitale è possibile acquistare anche il diritto di opzione, un terzo (investitore) può aderire acquistando le azioni oi diritti, se c'è offerta c'è domanda.
Affinché un investitore decida se esercitare il diritto di opzione o venderlo durante l'aumento di capitale, è essenziale conoscere il calcolo del valore teorico del diritto di opzione; determinando la differenza tra il prezzo delle vecchie azioni e il prezzo delle azioni di nuova emissione.
Borsa Italiana comunica sul proprio sito ufficiale un giorno prima dell'inizio dell'aumento di capitale a mercati chiusi il valore teorico del diritto e coefficiente di adeguamento del prezzo del titolo e il corrispondente prezzo rettificato.
I calcoli sono effettuati dalla Società Italiana di Analisi Finanziaria, AIAF.
Esempio di calcolo del diritto di opzione
Vediamo un esempio.
Nell'ipotetico scenario che una società X abbia 100 azioni quotate al prezzo di 2,5 euro, e decida di emettere 50 nuove azioni al prezzo di 2 euro, il nuovo prezzo di mercato delle azioni sarà dato dal seguente calcolo:
Nuovo prezzo: 100 * 2,5 + 50 * 2/100 + 50 = 2,33
Pertanto, il valore teorico del diritto sarà dato da 2,5 – 2,33 = 0,17
Un azionista che possiede 10 azioni può decidere se aderire all'operazione acquistando 5 nuove azioni al prezzo di 2 euro oppure se cedere i 10 diritti pagando 1,7 euro.
In conclusione, bisogna ricordare che il diritto di opzione è un diritto ma non un obbligo tutelato dalla legge, l'azionista può decidere se esercitare tale diritto di opzione o venderlo sul mercato, a seconda del prezzo. In caso di aumento di capitale potrete ottenere le informazioni necessarie per prendere tale decisione sul sito ufficiale di Borsa Italiana.
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