Materie prime: cosa sono, caratteristiche e tipi

Sono molteplici le risposte che possiamo leggere sul web digitando sul motore di ricerca la domanda “cosa sono le materie prime”. Senza timori di smentita, possiamo affermare che, dal punto di vista finanziario, prima di fornire una valida risposta al quesito iniziale, possiamo dire che i primi contratti sulle Commodities risalgono addirittura al 1730, presso il mercato di Osaka, per la precisione sul riso. Vediamo in questo articolo i tipi e la classificazione delle materie prime.

cosa sono le materie prime e seconde

Che cosa sono le materie prime in Borsa

Le materie prime sono quei beni reperibili in natura o materiali grezzi che vengono utilizzati in vari processi di lavorazione con l’obiettivo di produrre beni finali. Esistono materie prime rinnovabili e non rinnovabili. Le prime sono di origine animale o vegetale e possono tornare nuovamente in vita al termine di ogni ciclo di consumo. Le seconde non si rigenerano al termine del ciclo di consumo, come ad esempio il petrolio o il gas naturale.

Focalizzando l’attenzione sulle materie prime quotate, quelle che oggigiorno gli investitori visualizzano quotidianamente i prezzi sui grafici, è necessario fare delle precise distinzioni. Torniamo quindi alla domanda iniziale. Le materie prime sono quei beni reperibili in natura o materiali grezzi che vengono utilizzati in vari processi di lavorazione con l’obiettivo di produrre beni finali. Si dividono in hard e soft commodities.

Che cosa sono le materie prime seconde?

Le materie prime seconde sono un tipo particolare di commodity ottenute da scarti di produzione e da prodotti a fine vita, che vengono inviati in impianti di recupero (vetro, carta, plastiche, etc.).

Classificazione delle materie prime: hard e soft commodities

Si dividono in hard e soft commodities.

Le hard commodities sono materie prime che richiedono l’estrazione come ad esempio:

  • i minerali ferrosi;
  • metalli energetici: benzina, etanolo, gas naturale, nafta, petrolio;
  • metalli preziosi: oro, platino, argento, palladio;
  • metalli industriali: alluminio, cobalto, nickel, rame, zinco, acciaio, stagno.

Il petrolio greggio rappresenta la materia prima più scambiata al mondo, seguita poi dal gas naturale, soia, mais, caffè, cotone, acciaio, oro, rame, alluminio, zucchero, argento, platino, palladio.

Le soft commodities sono solitamente prodotti agricoli come caffè, mais, cotone, grano e bestiame come maiali e bovini.

Possono essere ulteriormente suddivise in

  • beni agricoli: avena, farina di soia, frumento, mais, olio di soia, soia, cacao, caffè, cotone, legname, succo d’arancia, zucchero;
  • carni: bovini, bovini da latte, maiali, pancetta di maiale.

Tipologie di materie prime

Un altro tipo di classificazione delle materie prime è in base al loro ciclo di vita:

  • rinnovabili: animali o vegetali, si possono rigenerare alla fine del ciclo di vita (legno, prodotti agricoli, energia solare ed eolica, etc.);
  • non rinnovabili: non si rigenerano al termine del ciclo di produzione (gas, carbone, petrolio, etc.)

Questa classificazione è importante perché ci permette di capire da dove provengono e qual è il ciclo di vita della materia prima.

Guarda il video: scopri tutto sulle materie prime in Borsa

Breve storia del mercato delle materie prime

Senza timori di smentita, possiamo affermare che, dal punto di vista finanziario, prima di fornire una valida risposta al quesito iniziale, i primi contratti sulle Commodities risalgono addirittura al 1730, presso il mercato di Osaka, per la precisione sul riso.

Bisogna immaginare inoltre che, storicamente, grazie al trasformarsi in un vero e proprio centro nevralgico per le materie prime agricole, dei cerali, la città di Chicago che nella prima metà dell’800 era abitata da poco più di 4000 abitanti arriva ad un milioni di abitanti nel 1890 grazie appunto agli interessi delle aziende agricole ed i prodotti che convergevano in città anche in virtù  della sua strategica posizione e da li, senza dilungarci troppo, nasce nel 1848 il Chicago Board of Trade (CBOT) con i primi contratti forward attraverso i quali compratori e venditori siglavano accordi in relazione dell’acquisto o vendita di un asset, di un prodotto ad una data stabilita e con un prezzo stabilito. Ed il primo contratto aveva come sottostante il mais e per la precisione 3.000 bushel di mais. Un bushel è una unità di misura derivante dal sistema anglosassone e corrisponde a poco più di 25 kg per il mais, 27,2 per il grano oppure la soia.

Il CME Group è la borsa di gran lunga più importante per scambi e per varietà di commodity contrattate, inoltre è facilmente accessibile a tutti attraverso una semplice piattaforma di trading on line. Il termine Commodity entrato in uso nella lingua inglese nel 15° secolo deriva dal francese commodité, utilizzato per indicare un vantaggio o una convenienza. 

Dove sono negoziate le commodities

I mercati più importanti relativi ai Futures sulle materie prime sono:

  • CME a Chicago (il Chicago Mercantile Exchange dove sono scambiati un ampio range di prodotti: future e opzioni su indici, valute, tassi d’interesse e commodity),
  • Chicago Board of Trade – CBOT  (fondato nel 1848, dove sono negoziati il mais, l’avena, il riso, la soia, la farina di soia, il frumento, l’etanolo. Dal 2007 CBOT fa parte del gruppo CME), 
  • NYMEX (dove sono negoziati il WTI Crude Oil, la nafta, il gas naturale, il propano, la benzina, l’oro, il platino, il palladio, l’argento. Fa parte del gruppo CME dal 2006),
  • Toronto Stock Exchange (TSX) rappresenta la principale borsa valori del Canada, dove sono negoziati prevalentemente titoli minerari ed energetici,
  • LME di Londra (il London Metal Exchange dove sono negoziati il rame, il piombo, lo zinco, lo stagno, l’alluminio, il nickel, il cobalto, il molibdeno e l’acciaio riciclato),
  • Intercontinental Exchange (ICE) precedentemente noto come International Petroleum Exchange (IPE) dove vengono negoziati il cacao, il caffe, il cotone, lo zucchero, il succo d’arancia concentrato, il Brent crude, il Wti crude, l’energia elettrica, 
  • il cinese DCA (Dalian Commodity Exchange (DCE): fondata a Dalian, in Cina, nel 1993, e considerata la seconda borsa al mondo per lo scambio di futures nel settore agricolo),
  • Multi Commodity Exchange (MCX): borsa privata con sede a Mumbai, in India, fondata nel 2003. Vengono scambiati petrolio, gas naturale, semi/ granaglie e metalli industriali/ preziosi.

Come vengono negoziate le materie prime sui mercati finanziari

Lo strumento in assoluto più importante per investire in commodity è un derivato, il future, un contratto standard non modificabile dalle parti con scadenza e valore predefiniti. Questo strumento non è nato per fini speculativi ma per proteggere acquirenti e venditori dalle fluttuazioni di prezzo delle merci. Poi ci sono anche gli ETF che sono sul mercato regolamentato dedicato alla negoziazione in tempo reale degli strumenti che replicano l’andamento di indici e di singole materie prime. Inoltre esistono gli ETC (Exchange-Traded-Commodities) che consentono di investire in singole materie prime. Altro strumento che consente di investire sulle materie prime è rappresentato dai CFD (contratti per differenza) che sono dei contratti bidirezionali in cui viene scambiato il prezzo di acquisto e di vendita di una specifica attività finanziaria. Si può anche investire attraverso le opzioni oppure in società che estraggono o vendono materie prime, oppure attraverso lo stesso acquisto di commodities fisiche o di strumenti finanziari come le azioni. 

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Materie prime in Borsa

Dopo aver visto con quali strumenti si può investire in commodities, vediamo quali sono quelle più scambiate sui mercati.

Le materie prime più scambiate sui mercati finanziari

Le materie prime più scambiate sui mercati finanziari sono:

  • Petrolio greggio, come il Brent o il Texas occidentale.
  • Oro
  • Argento
  • Platino
  • Gas naturale
  • Lo zucchero
  • Il caffè
  • E molti altri.

Leggi anche: come investire in materie prime.

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