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Borse asiatiche: quali sono e come investire

Le borse asiatiche offrono molteplici opportunità di investimento. Scopri come investire nei mercati asiatici, le principali borse e indici, e i migliori ETF per diversificare il tuo portfolio.
Pagode gemelle al tramonto sul lago.

Le borse asiatiche offrono un'ulteriore possibilità di investimento e di diversificazione del proprio portfolio di investimento. Che tu abbia intenzione di investire nell'economia di Hong Kong, Taiwan o nella Sud Corea, oppure negli stati più rilevanti del continente asiatico come la Cina o il Giappone, il mercato Asiatico offre molteplici opportunità di investimento ed è probabile che l'economia del continente assumerà un ruolo sempre più di rilievo nel contesto mondiale. Quindi, vediamo come investire nei mercati asiatici, quali sono le borse asiatiche su cui è possibile investire dall'Italia e altre informazioni rilevanti.

Quali sono le principali Borse Asiatiche?

Borsa valori di Tokyo

Chiamato anche Japan Exchange Group (JPX). È la terza borsa più grande del mondo, la prima del Giappone e una delle borse asiatiche più importanti del continente. Con più di 2.000 società quotate  la capitalizzazione è di circa 3.300 miliardi di dollari.

L'indice principale è il Nikkei 225 che è composto da aziende di diversi settori come tecnologia, trasporti e servizi, beni e servizi, capitali, materiali, finanza, tra gli altri.

Borsa di Hong Kong

Si trova nella parte centrale di Hong Kong, nella Repubblica di Cina. È anche conosciuto come Hong Kong Stock Exchange (HKSE) e il 65% della sua capitalizzazione corrisponde a 40 società quotate su di esso. L'indice principale del mercato azionario è l'Hang Seng Index (HSI) e uno dei requisiti per far parte di questo indicatore è che le aziende devono rientrare nel 90% delle aziende con il volume più alto ed essere quotate da almeno 24 mesi in borsa.

Si trova nella posizione numero cinque nella lista delle borse asiatiche più importanti del mondo. La sua capitalizzazione di mercato è di circa 2.831 miliardi di dollari con 1470 aziende quotate. Il suo indice principale è il SSE Composite.

Borsa valori di Shanghai

Situato nella Repubblica Popolare Cinese, si chiama Shanghai Stock Exchange (SSE). Vi sono quotate circa 1415 aziende, la maggior parte delle quali appartengono allo Stato e sono responsabili della crescita economica del paese. È amministrato dalla China Securities Regulatory Commission (CRSC) e ha una capitalizzazione di mercato di circa 4.365 milioni di dollari.

È la sesta borsa più grande del mondo, la terza più grande in Asia e la seconda in Cina. Una delle caratteristiche più importanti è che non è completamente aperto agli investitori stranieri a causa dei regolamenti CRSC.

Leggi anche: come investire in Giappone.

National Stock Exchange of India

La borsa in India, basata a Mumbai. Si tratta del più grande exchange di derivati per quantità di contratti scambiati. Viene lanciata nel 1996 ed è uno dei più grandi centri di scambio a livello internazionale. Si stima che ad Aprile del 2018 ben 60 milioni di investitori retail avevano, in una forma o nell'altra, investito sul NSE. La capitalizzazione di mercato, a Gennaio 2023, era di 3,27 trilioni.

Principali indici dell'Asia

Per investire nel mercato dell'Asia è necessario conoscere i principali indici azionari del continente. Vediamoli uno per uno.

  • Nikkei 225: esiste dal 1949 ed è composto dalle maggiori 225 aziende quotate al TSE. Copre 35 industrie diverse e molteplici settori, fra cui vendita di beni e servizi non essenziali, industria e finanza. Include le azioni delle compagnie più conosciute, come ad esempio Sony,  Canon, Toyota, Nissan, Suzuki, SoftBank. L'indice è ponderato per la capitalizzazione;
  • Hang Seng: con una capitalizzazione di mercato aggregata di 38 miliardi di dollari l'Hang Seng è una delle tre principali piazze finanziarie asiatiche. Può essere definito come il Dow Jones di Hong Kong e molti titoli cinesi sono ricompresi all'interno dell'indice, essendoci uno stretto legame fra l'economia di Hong Kong e quella cinese.
  • Cina A50: Fa parte di una serie di indici che consentono l'accesso al mercato della Cina. La denominazione include "A50" in quanto prende in considerazione solo le prime 50 compagnie cinesi di classe A. Viene aggiornato a Marzo, Giugno e Settembre per assicurarsi che resti rappresentativo della situazione di mercato;
  • NIFTY 50: indice che rappresenta la media ponderata delle 50 più grandi compagnie presenti sul National Stock Exchange, uno dei principali exchange con sede in India, Mumbai. Si tratta di un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato del flottante, comprendendo azioni nel campo dell'energia, delle finanza, dell'edilizia, delle telecomunicazioni, del settore farmaceutico . Alcuni esempi sono Adani Enterprises, HDFC Life, Divi's Laboratories;
  • MSCI Singapore 25 Index: indice designato per catturare le performance delle società a media e larga capitalizzazione del mercato di Singapore. Consiste nelle top 25 aziende del mercato di Singapore,

Quando aprono le Borse asiatiche?

Va notato che le borse asiatiche sono le prime ad aprire e quindi hanno un'influenza diretta sui mercati europei. Pertanto, gran parte delle contrattazioni nelle borse asiatiche si svolgono di notte per motivi di fuso orario. 

Gli orari di contrattazione dei mercati asiatici sono i seguenti: (anche chiusura borse asia):

  • Tokyo Stock Exchange (Giappone): sessione mattutina dalle 09.00 alle 11.30 (01.00 - 03.30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 12.30 alle 15.00 (04.30 - 07.00 ora italiana);
  • Hong Kong Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9.30 alle 12.00 (dalle 02.30 alle 05.00 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13.00 alle 16.00 (dalle 06.00 alle 09.00 ora italiana);
  • Shanghai Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9.30 alle 11.30 (dalle 02.30 alle 04.30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13.00 alle 15.00 (dalle 06.00 alle 08.00 ora italiana);
  • Shenzhen Stock Exchange (Cina): sessione mattutina dalle 9.30 alle 11.30 (dalle 02.30 alle 04.30 ora italiana), sessione pomeridiana dalle 13.00 alle 15.00 (dalle 06.00 alle 08.00 ora italiana);
  • Mumbai Stock Exchange (India): dalle 09.15 (04.45 ora italiana) alle 15.30 (11.00 ora italiana).

Accesso alle Borse asiatiche per gli investitori stranieri

Gli ETF rappresentano per chiunque voglia investire in Asia, come vedremo nel dettaglio, un'ottima opzione, in quanto consentono di compiere investimenti targettizzati per zona geografica o paese. In questo modo è possibile costruire un portfolio ben bilanciato e che tenga in considerazione molteplici esigenze.

Investire nel mercato asiatico con DEGIRO

Per accedere alle borse asiatiche dall'Italia è sufficiente operare con un broker regolamentato come DEGIRO che consente di acquistare azioni, obbligazioni, ETF e altri strumenti finanziari dei principali paesi dell'Asia.

DEGIRO è una delle migliori opzioni per investire sulle borse asiatiche, per le basse commissioni e l'ampia offerta di prodotti finanziari che comprende azioni, 50 diversi mercati, 5000 ETF fra cui molti focalizzati sull'Asia, fondi comuni di investimento, 1000 titoli di stato, futures e opzioni. Inoltre si tratta di un broker regolamentato e altamente sicuro, con un'interfaccia intuitiva che consente di orientarsi agevolmente anche per chi si approccia per la prima volta a questo mondo.

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Perché investire nel mercato asiatico?

 I timori riguardanti l'economia cinese, la quale è alle prese con una bolla immobiliare pronta a scoppiare e un problema demografico rilevante, potrebbero portare taluni investitori a desistere e orientarsi su altre forme di investimento. In realtà, sebbene alcune economie, fra cui quella cinese e quella giapponese, la quale soffre di un problema di stagnazione di lungo termine, sembrino mandare segnali non incoraggianti, il mercato Asiatico va ben aldilà comprendendo una serie di nazioni, da Taiwan all'India, che hanno un altissimo potenziale di crescita nei prossimi anni, grazie a un massiccio processo di industrializzazione e innovazione destinato probabilmente ad intensificarsi.

Gli investimenti stranieri, in particolare, potrebbero fare da traino rispetto alla crescita di questi paesi, che possono fare leva su un'ampia forza lavoro. Da non sottovalutare, inoltre, è il processo di formazione della classe media di paesi come la Tailandia, la Malesia, il Vietnam. Grazie al processo di sviluppo progressivo si va creando una classe sempre più ampia di soggetti con livelli di reddito relativamente ampi disponibili pronti a fare da traino rispetto ai consumi e quindi all'economia dei rispettivi paesi. In sintesi, nonostante le incertezze derivanti dall'odierno contesto internazionale, i paesi asiatici restano una buona opportunità di investimento in quanto presentano potenziali di crescita più ampi rispetto a paesi già sviluppati come l'Italia, l'UK o la Germania.

Migliori azioni asiatiche

I migliori titoli asiatici da acquistare nel 2023 sono:

AZIONETICKER
AlibabaBABA
BaiduBIDU
TencentTME
YoudaoDAO
Xiaomi1810.HK
PetrochinaPTR
Trip.comTCOM
China Southern AirlinesZNH
TikTokN/D
Ant FinancialN/D

Migliori ETF per investire nelle Borse asiatiche

Per individuare i migliori ETF per investire nelle borse asiatiche è innanzitutto necessario localizzare la zona su cui si intende investire. In questo quadro, il paese per cui il mercato degli ETF è più sviluppato in assoluto è sicuramente il Giappone, trattandosi di un'economia sviluppata da decenni. Oltre ad ETF targettizzati su singoli paesi, come per l'appunto il Giappone, è possibile anche trovare strumenti finanziari con una portata più ampia, ad esempio estesa all'intero continente asiatico. Altri parametri da tenere in considerazione sono la dimensione dell'ETF, la sua popolarità e le performance. Inoltre, alcuni ETF potrebbero ricomprendere al proprio interno solo stati sviluppati. Per tale ragione, potrebbero ricomprendere anche stati, come la Nuova Zelanda, che si collocano nell'Oceano Pacifico e non rientrano nel territorio asiatico. Infine è necessario verificare la possibilità di investire con l'ETF selezionato sul territorio UE. Vediamo adesso i migliori ETF per investire nelle borse asiatiche.

iShares Core MSCI Pacific ex Japan UCITS ETF (Acc) 

Replica l'indice MSCI Pacific ex Japan, quindi i mercati azionari dell'area del Pacifico escluso il Giappone. Copre Australia, Hong Kong, Singapore e Nuova Zelanda. Il rendimento negli ultimi 5 anni è stato del +12,52%, ha una dimensione di 2.270 mln, con un indicatore sintetico di spesa dello 0,20% annuo. L'ETF ha ISIN IE00B52MJY50 e ticker CSPXJ.

Amundi MSCI Emerging Markets Asia UCITS ETF EUR (C)

L'ETF in questione replica l'indice MSCI Emerging Markets Asia, quindi le società a media ed alta capitalizzazione dei mercati emergenti dell'Asia. L'indice di spesa è dello 0,20% annuo, la replica è di tipo sintetico e il patrimonio totale è pari a 1.007 mln di Euro. Il rendimento a 5 anni è del 10,58%. L'ISIN è LU1681044480 mentre il ticker è AASI.

Xtrackers CSI 300 Swap UCITS

Replica l'indice replica l'indice CSI 300, quindi i 300 titoli azionari con la più ampia capitalizzazione di mercato. Il TER è di 0,50% annuo, la replica è di tipo sintetico, con un patrimonio di 2.346 mln di Euro e un rendimento a 5 anni dello +53,31%. ISIN LU0779800910 e ticker XCHA.

Xtrackers Nifty 50 Swap UCITS ETF 1C

L'ETF replica l'indice Nifty 50, quindi 50 titoli azionari di 22 settori dell'economia indiana. Il TER è dello 0,85% annuo, il patrimonio gestito è pari a 138 milioni di euro, rendimento a 5 anni pari a +44,75%. ISIN LU0292109690 e ticker XNIF.

iShares Nikkei 225 UCITS ETF (Acc)

Replica l'indice Nikkei 225, borsa valori di Tokio. La dimensione del fondo è di euro 250 mln, la replica è fisica, il rendimento a 5 anni è del +19,68% e ha un TER dello 0,48%,

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