Fondi

La carenza di dati governativi ufficiali e di qualità sta obbligando gli investitori a procedere a tentoni? Alcuni commentatori finanziari seguiti da Fisher Investments Italia ritengono di sì, specialmente a seguito dei problemi di alto profilo riscontrati da alcune importanti agenzie di statistica.
In Gran Bretagna, il basso tasso di partecipazione ai sondaggi e la carenza di personale hanno provocato ritardi nella pubblicazione di molte relazioni dell’Office for National Statistics (ONS), incluse quelle sulle vendite al dettaglio. In Germania, un errore tecnico ha causato un contrattempo (1). Negli Stati Uniti, i media finanziari che seguiamo si sono lamentati dei ritardi nelle relazioni su occupazione e inflazione a causa del blocco delle attività governative (chiusura delle agenzie governative causata dalla mancata approvazione da parte dei legislatori di disegni di legge volti a finanziare le attività operative, noto anche con il termine inglese shutdown) (2).
I commentatori che seguiamo suggeriscono che l’assenza di questi dati offuschi il quadro economico per gli investitori, rendendo più difficili le decisioni economiche. Ma facciamo un passo indietro. Le agenzie di statistica nazionali non hanno il monopolio dei dati economici - anche il settore privato produce una vasta quantità di informazioni utili - e, cosa ancora più importante, siamo dell’avviso che gli investitori sbaglino a fare affidamento su una sola fonte.
Fisher Investments Italia recensisce i dati economici per diverse ragioni. Pur avendo natura retrospettiva, riteniamo che tali dati diano un’idea generale di tendenze, comportamenti e condizioni economiche recenti. Siete alla ricerca di informazioni su un settore o segmento economico specifico, ad esempio la domanda dei consumatori? Potete riferirvi a dati quali le vendite al dettaglio o ad altri indicatori delle spese per consumi. Volete vedere il quadro più ampio? Gli indicatori economici ampi come il prodotto interno lordo (PIL, un indicatore statale della produzione economica) possono fare al caso vostro.
Inoltre, riteniamo che sia vantaggioso per gli investitori confrontare questi dati con il sentiment generale, per verificare l’esistenza di discrepanze tra aspettative e realtà economica. Le recensioni di Fisher Investments Italia sulla storia del mercato mostrano che è proprio questa discrepanza a muovere maggiormente i listini, pertanto un potenziale divario - in qualunque direzione - può aiutare gli investitori nelle loro decisioni di portafoglio.
Alla luce di quanto sopra, comprendiamo i timori sulla mancanza di dati governativi di qualità. Tuttavia, non riteniamo che gli investitori stiano procedendo a tentoni, poiché i dati del settore privato possono aiutare a colmare tale divario.
Ad esempio, in mancanza dei dati dell’ONS sulle vendite al dettaglio nel Regno Unito, si può utilizzare l’indice dei pagamenti con carta di credito di Barclays per ottenere informazioni sui trend di spesa dei consumatori britannici (3), oppure i dati sulle vendite al dettaglio separate dal settore dei servizi pubblicati dalla Confederation of British Industry (CBI) (4). Studiando i rapporti sui posti di lavoro statunitensi, prodotti dal Bureau of Labor Statistics, ampiamente seguiti, si possono ottenere informazioni sui trend dell’occupazione da ADP, fornitore di servizi di gestione buste paga operante su scala globale, che dispone di oltre due decenni di dati sulle buste paga del settore privato (5).
Fisher Investments Italia sa che le società di ricerca privata monitorano anche gli stessi argomenti seguiti dalle agenzie di statistica nazionali. Ad esempio, gli indici dei direttori degli acquisti (PMI, indagini mensili che rilevano l’ampiezza dell’attività economica) del fornitore di dati S&P Global forniscono informazioni di alto livello sui settori manifatturiero e dei servizi di numerosi Paesi. Questi indicatori analizzano diversi aspetti dell’attività economica, come produzione, nuovi ordini, livelli occupazionali, costi, prezzi e scorte. Bisogna però tenere presente che i PMI indicano solo l’ampiezza della crescita o della contrazione, non la loro entità. Ciononostante, riteniamo che offrano un’istantanea tempestiva delle condizioni economiche recenti.
L’esistenza di questi rapporti avvalora un punto importante: a nostro avviso, per gli investitori è controproducente basarsi su una sola fonte di dati. Anche se non vi fossero ritardi nei dati governativi e gli investitori disponessero istantaneamente di tutte le informazioni pubblicamente disponibili, non riteniamo che ciò equivarrebbe a conoscere tutto quello che c’è da sapere sull’economia.
Questo perché, secondo le recensioni di Fisher Investments Italia sulla storia del mercato, nessuna serie di dati è di per sé perfetta. Vale la pena ripeterlo: i dati governativi ufficiali presentano problemi ben noti. Tralasciando la politica, il già menzionato basso tasso di partecipazione ai sondaggi sui dati britannici è un problema di lunga data (6). Anche il Bureau of Labor Statistics statunitense ha segnalato tale problema (7). Inoltre, le agenzie di statistica rivedono regolarmente le proprie serie di dati - una prassi standard volta a tenere conto delle informazioni nuove e più complete - il che significa che le stime iniziali non sono definitive (8). Anche i dati del settore privato presentano limitazioni. Alcuni indicatori di nicchia riguardano una piccola parte dell’economia e a nostro avviso potrebbero non essere in grado di rispecchiare i trend più ampi. Altri sono stati introdotti più o meno di recente, il che rende più difficili i confronti tra passato e presente. Altri ancora non sono destagionalizzati, il che può causare distorsioni nei dati complessivi.
Dunque, piuttosto che concentrarsi su una singola fonte o serie di dati, consigliamo agli investitori di analizzare una moltitudine di dati. Secondo Fisher Investments Italia, una prospettiva più ampia può fornire agli investitori un’idea approssimativa dei trend economici e del loro rapporto con il sentiment e le previsioni generali, permettendo di valutare se il sentiment degli investitori sia eccessivamente positivo o negativo.
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NOTE
1. “Germany Can’t Get its Hands on Important Economic Indicators Because of a Tech Update That’s Been in the Works for 5 Years,” Prarthana Prakash, Fortune, 24/09/2024. Accesso tramite Yahoo! Finance.
2. Per inflazione si intende un aumento generalizzato dei prezzi a livello dell’intera economia.
3. Fonte: Barclaycard, al 13/10/2025.
4. Fonte: Confederation of British Industry, al 13/10/2025.
5. Fonte: ADP, al 13/10/2025.
6. “UK’s Data Agency Has 'Deep Seated' Issues, Review Finds,” Robert Cuffe, BBC, 26/06/2025.
7. Fonte: US Bureau of Labor Statistics, al 13/10/2025. Tassi di risposta di famiglie e aziende, da aprile 2015 ad aprile 2025.
8. Fonte: Office for National Statistics britannico, Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti e Bureau of Economic Analysis degli Stati Uniti al 13/10/2025.