Fondi
Nell'analisi della storia dei mercati effettuata da Fisher Investments Italia, abbiamo riscontrato che un ciclo di mercato completo si compone di due periodi principali: un mercato rialzista (lungo periodo di ampia ascesa dei titoli azionari) e un mercato ribassista (calo tipicamente prolungato e guidato dai fondamentali di entità pari o superiore al 20%). Di conseguenza, potrebbe essere logico che gli investitori cerchino di partecipare solo ai mercati rialzisti, evitando quelli ribassisti. Sebbene ciò possa sembrare semplice, nella nostra esperienza è straordinariamente difficile nella pratica perché i cicli di mercato non seguono un andamento regolare. Capire cosa guida i cicli di mercato può aiutare gli investitori a gestirli, anche se nessuno è in grado di farlo perfettamente.
Abbiamo scoperto che i cicli di mercato non sono fissi come le stagioni o gli orologi, il che rende difficile prevederne i movimenti. Tuttavia, sulla base dell'analisi di Fisher Investments Italia dei fattori fondamentali sottostanti ai mercati, ovvero domanda e offerta di titoli azionari, riteniamo che la direzione a lungo termine dei titoli dipenda principalmente dal divario tra la realtà e le aspettative per gli utili che generano. La nostra ricerca mostra che l'offerta di titoli azionari è relativamente stabile nel breve termine, pertanto, pur valendo la pena monitorare eventuali cambiamenti improvvisi, riteniamo che i fattori che determinano la domanda tendano a predominare nel prossimo futuro.
La valutazione della domanda può essere difficile, ma a nostro avviso chi investe in azioni è interessato soprattutto ai probabili utili delle società quotate. Se gli utili futuri (realtà) si rivelano superiori a quelli già scontati dai mercati (aspettative), abbiamo osservato che i mercati tendono a salire. In particolare, riteniamo che il sentiment prevalente degli investitori influenzi notevolmente le previsioni sugli utili e che si evolve ciclicamente, anche se di rado in modo uniforme. Il celebre investitore Sir John Templeton era solito dire: «I mercati rialzisti nascono dal pessimismo, crescono nello scetticismo, maturano nell’ottimismo e muoiono di euforia». Secondo l'interpretazione di Fisher Investments Italia, il divario tra realtà e aspettative è solitamente più ampio quando le persone sono più pessimiste. Questo divario si riduce quando gli investitori lo diventano meno, facendo salire la domanda e i prezzi delle azioni. Al contrario, dalla nostra analisi si evince che se le aspettative diventano così elevate che la realtà non riesce a superarle (ad esempio, ciò che abbiamo osservato durante la bolla delle dot-com nel 2000 negli Stati Uniti), o se sviluppi imprevisti (ad esempio, i lockdown) fanno sì che gli utili si discostino molto dalle previsioni; in questo caso è probabile che si avvi un ciclo di mercato ribassista.
Come possono gli investitori osservare questa dinamica e agire di conseguenza? Pur non essendo infallibili, le analisi di Fisher Investments Italia sulla storia dei cicli di mercato rivelano alcune caratteristiche comuni: in particolare, la durata e l'entità dei mercati rialzisti superano di gran lunga quelle dei mercati ribassisti. Utilizzando l'indice S&P 500 americano per la sua lunga serie di dati, le azioni hanno affrontato 14 mercati rialzisti e 14 mercati ribassisti dal 1929 al 2022. Tuttavia, i mercati rialzisti sono durati in media 60 mesi e hanno reso il 178%, contro i 20 mesi e il -40% dei mercati ribassisti. Poiché i mercati rialzisti hanno sempre seguito i mercati ribassisti, e in media sono stati più lunghi e più forti di questi ultimi, il mercato è nel complesso cresciuto nel tempo. Dal 1926, il rendimento totale annualizzato dell'indice S&P 500 è stato del 10%, includendo tutti i mercati ribassisti che si sono succeduti.
Sebbene i rendimenti possano variare notevolmente su periodi più brevi, l'S&P 500 non ha mai registrato un periodo negativo di 20 anni. Riteniamo che da questa osservazione storica scaturisca una lezione importante: i rendimenti positivi sono tanto più probabili quanto più a lungo si mantengono i propri investimenti. Sebbene possa essere utile per evitare il più possibile i mercati ribassisti, Fisher Investments Italia non ritiene che sia necessario: catturare i rendimenti dei mercati rialzisti è più che sufficiente a compensare le occasionali flessioni dei mercati. Come dice un vecchio adagio d'investimento: "Ciò che conta davvero è il tempo in cui si è investiti nel mercato, non il timing di mercato".
Naturalmente, i rendimenti di mercato non sono uniformi, nemmeno durante i mercati rialzisti. Possono essere volatili e irregolari e soggetti a correzioni imprevedibili (brevi e bruschi ribassi da -10% a -20% guidati dal sentiment). Secondo la nostra esperienza, questi episodi spesso inducono gli investitori a concentrarsi sulle oscillazioni a breve termine. Per noi, tuttavia, il rischio maggiore per molti investitori è quello di non vedere il rialzo dei mercati rialzisti nel lungo periodo. Sebbene non sia facile affrontare il mercato in periodi difficili, riteniamo utile pensare alla volatilità a breve termine come al “prezzo da pagare per i rendimenti a lungo termine” delle azioni. Le ricerche di Fisher Investments Italia dimostrano che investire con successo significa rimanere nel mercato per ottenere il massimo dai periodi di rialzi.
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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (""Registro delle imprese"") irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.
Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.
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[i] “Bull Markets Are Born on Pessimism, Grow on Skepticism, Mature on Optimism, and Die on Euphoria,” Barry Popik, The Big Apple, 15/12/2010.
[ii] Fonte: FactSet, al 6/6/2023. Sulla base del rendimento totale dell'indice S&P 500, gennaio 1926 - maggio 2023. Valori espressi in dollari USA. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro e l’euro potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti.
[iii] Ibid.
[iv] Ibid.
[v] Fonte: FactSet, al 6/6/2023. Rendimento totale dell'indice S&P 500, gennaio 1926 - maggio 2023. Valori espressi in dollari USA. Le fluttuazioni valutarie tra il dollaro e l’euro potrebbero provocare variazioni al rialzo o al ribasso del rendimento degli investimenti. Il rendimento annualizzato corregge il tasso di crescita effettivo nell'arco di un determinato periodo di tempo per riflettere la variazione che avrebbe avuto in un anno.
[vi] Vedi nota ii.
[vii] “Investors Nearing Retirement Show Patience With Markets,” Matthew Sommer, Kiplinger, 21/3/2023.
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