Fondi
Le previsioni economiche sono oggetto di grande attenzione da parte delle pubblicazioni recensite da Fisher Investments Italia. Sebbene riteniamo che tali previsioni abbiano uno scarso potere predittivo, a nostro avviso possono comunque offrire informazioni importanti per gli investitori, ovvero un segnale di ciò che i mercati potrebbero aver già scontato.
Una previsione economica è in genere un tentativo di prevedere l'espansione o la contrazione del prodotto interno lordo (PIL, una misura della produzione economica prodotta dal governo) e il relativo tasso. Può anche includere previsioni di altre misure economiche popolari, come l'inflazione o la disoccupazione. Abbiamo riscontrato che queste proiezioni possono essere molto ampie, come ad esempio prevedere il tasso di crescita economica globale in un determinato arco temporale (come l'anno o il trimestre successivo), oppure possono concentrarsi in modo più specifico su un singolo Paese o area geografica. Secondo l'esperienza di Fisher Investments Italia, queste stime possono riflettere le aspettative degli economisti per mesi o addirittura anni, sulla base di una serie di dati, tra i quali inflazione, commercio, geopolitica etc.
Le previsioni economiche sono pubblicate da una serie di organizzazioni, che vanno da enti sovranazionali come il Fondo Monetario Internazionale (FMI), la Banca Mondiale, l'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e la Commissione Europea; ai responsabili della politica monetaria, come la Banca Centrale Europea (BCE) e la Banca d'Inghilterra (BoE); agli economisti del settore privato presso grandi banche o società di ricerca indipendenti.
Secondo quanto recensito da Fisher Investments Italia, tuttavia, le previsioni economiche non sono predittive. Infatti, riteniamo che la notorietà delle organizzazioni citate, l'utilizzo di grandi quantità di dati e persino la decisione di utilizzare i punti decimali (che a nostro avviso conferiscono una falsa aura di precisione) siano in parte alla base dell'errata percezione che queste proiezioni siano autorevoli e preveggenti. A nostro avviso, tuttavia, non sono altro che opinioni, a prescindere dal numero di modelli matematici che le sostengono. In primo luogo, sono gli esseri umani a creare queste previsioni e non possiedono una sfera di cristallo sul futuro, ma le loro previsioni sono piuttosto soggette a pregiudizi e a idee destinate a mutare. Inoltre, abbiamo osservato che molti economisti sono addestrati a utilizzare ipotesi e modelli simili, il che può portare organizzazioni diverse a considerare gli stessi dati, spesso gli uni degli altri, nella formulazione delle prospettive economiche aumentando, a nostro avviso, la probabilità di trascurare altri dati o sviluppi.
Inoltre, secondo l'esperienza di Fisher Investments Italia, le previsioni tipicamente cambiano se e quando si rendono disponibili nuove informazioni. Si consideri il World Economic Outlook del FMI per il 2022. Nell'ottobre 2021, il gruppo ha previsto che la ripresa post-pandemia avrebbe guidato la crescita economica globale annua del 4,9% l'anno successivo (1). Eppure, per tutto il 2022, il FMI ha continuamente rivisto al ribasso le sue stime. Nel gennaio 2022, il FMI ha abbassato le previsioni al 4,4% a causa degli effetti macroeconomici previsti dalla variante Omicron del COVID-19, dei prezzi elevati dell'energia, delle difficoltà della catena di approvvigionamento e dell'inflazione (2). La previsione di gennaio è stata abbassata nell'aprile 2022, al 3,6%, con il FMI che ha affermato che la guerra in Ucraina e l'inflazione avevano pesato ulteriormente sulle sue aspettative di crescita globale. Il FMI ha aggiornato nuovamente le previsioni per il 2022 a luglio (al 3,2%) e le ha lasciate invariate per il resto dell'anno (3). Da allora, però, il FMI ha riportato una crescita economica mondiale del 3,5%, dunque leggermente migliore (4). Questo aggiornamento regolare sulla base di nuove informazioni non è ad appannaggio solo del FMI: le sue previsioni e le successive revisioni rispecchiano grosso modo l'evoluzione delle prospettive dell'OCSE, della Banca Mondiale e di altri Paesi per il 2022 (5). Non stiamo suggerendo che non debbano aggiornare le loro previsioni, ma gli investitori dovrebbero essere consapevoli che le previsioni iniziali non sono immutabili e, a conti fatti, potrebbero differire dalle previsioni finali e ancor più dalla realtà.
Fisher Investments Italia sa che le previsioni economiche dei responsabili della politica monetaria cambiano anche in base a nuove informazioni. Un esempio? Le proiezioni macroeconomiche della BCE per il PIL reale (corretto per l'inflazione) dell'Eurozona nel 2009. Nel settembre 2008 - utilizzando i dati raccolti poche settimane prima del fallimento della banca statunitense Lehman Brothers, un momento fondamentale della crisi finanziaria globale - la BCE ha previsto che la crescita del PIL dell'Eurozona si sarebbe attestata in media tra lo 0,6% e l'1,8% nel 2009 (6). Questa stima è scesa a una lieve contrazione nel dicembre 2008, in seguito alla crisi finanziaria globale che ha colpito le economie di tutto il mondo (7). Nei mesi successivi, la BCE ha rivisto continuamente le sue previsioni per il 2009, stimando una contrazione da un irrisorio -2,2% a un ampio -5,1% (8). A dicembre 2010, quasi un anno dopo la fine del periodo in questione, la BCE ha riferito che il PIL reale dell'Eurozona nel 2009 aveva subito una contrazione del 4,1% (9).
Queste previsioni, secondo la recensione di Fisher Investments Italia, non predicono la realtà in modo affidabile, soprattutto per i periodi più lontani nel tempo. Tuttavia, riteniamo che le previsioni economiche possano ancora essere utili per gli investitori, ma non come molti pensano. A nostro avviso, questi report possono rivelare ciò che gli altri pensano e osservano, e su cosa si concentrano le aspettative in un determinato momento e riteniamo che ciò possa essere utile per gli investitori. Pensateci: secondo la nostra esperienza, i mercati tendono a muoversi in anticipo rispetto a eventi ampiamente previsti. Prevedono eventi mediatici, opinioni e anche le stesse previsioni, che spesso ottengono un'ampia copertura da parte degli organi finanziari che seguiamo. Al contempo, abbiamo riscontrato che i titoli si muovono soprattutto in base al divario tra aspettative e realtà. Per questo motivo, riteniamo che gli investitori possano utilizzare le previsioni economiche come un modo per monitorare l'andamento delle aspettative di consenso e confrontare l'allineamento con le condizioni economiche effettive. Ad esempio, se una previsione ampiamente condivisa prevede una recessione ma il PIL si espande, seppur moderatamente, ciò potrebbe essere sufficiente a superare le aspettative e quindi a risollevare le azioni, secondo la recensione di Fisher Investments Italia.
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Fisher Investments Italia è la denominazione commerciale utilizzata dalla succursale di Fisher Investments Ireland Limited operante in Italia (“Fisher Investments Italia”). Fisher Investments Ireland Limited, una società a responsabilità limitata costituita in Irlanda, è iscritta, insieme alla sua denominazione commerciale Fisher Investments Europe, al Companies Registration Office (“”Registro delle imprese””) irlandese con i numeri 623847 e 629724. Fisher Investments Europe è regolamentata dalla Banca Centrale d’Irlanda e ha sede legale presso: 2 George’s Dock, 1st Floor, Dublin 1, D01 H2T6 Irlanda Fisher Investments Europe affida una parte degli aspetti dell’attività giornaliera di consulenza di investimento e gestione di portafoglio e delle funzioni di trading alle proprie affiliate.
Il presente documento contiene le opinioni generali di Fisher Investments Europe e non deve essere considerato alla stregua di una consulenza personalizzata in materia di investimento o di natura fiscale, né tantomeno come un riflesso delle performance dei clienti. Non è possibile garantire che Fisher Investments Europe manterrà queste opinioni, che potrebbero cambiare in qualsiasi momento in base a nuove informazioni, analisi o riconsiderazioni. Nulla nel presente deve essere inteso come una raccomandazione o una previsione delle condizioni di mercato. Al contrario, è da intendersi come l’illustrazione di una tesi. Le condizioni di mercato attuali e quelle future potrebbero presentare numerose differenze rispetto a quelle qui illustrate. Inoltre, non si forniscono garanzie in merito all’esattezza delle ipotesi formulate negli esempi qui presenti.
NOTE:
1. Fonte: Fondo Monetario Internazionale, al 10/08/2023. “World Economic Outlook, October 2021: Recovery During A Pandemic,” 12/10/2021.
2. Ibidem. “World Economic Outlook Update, January 2022: Rising Caseloads, A Disputed Recovery, and Higher Inflation,” 25/01/2022.
3. Ibidem. “World Economic Outlook Update, July 2022: Gloomy and More Uncertain,” 26/07/2022, e “World Economic Outlook, April 2022: War Sets Back The Global Recovery,” 19/04/2022. “World Economic Outlook, October 2022: Countering the Cost-of-Living Crisis,” 11/10/2022.
4. Ibidem. “World Economic Outlook Update, July 2023: Near-Term Resilience, Persistent Challenges,” 25/07/2023.
5. Fonte: Fondo Monetario Internazionale, Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e Banca Mondiale, al 10/08/2023.
6. Fonte: Banca Centrale Europea, al 10/08/2023. “Monthly Bulletin, September 2008.”
7. Ibidem. “Past Macroeconomic Projections.”
8. Ibidem.
9. Ibidem.
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