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Quali sono i migliori ETF della Russia? Gli ETF Russia offrono esposizione al mercato azionario russo, consentendo agli investitori di accedere a un'economia ricca di risorse naturali, in particolare petrolio e gas, senza dover acquistare direttamente azioni di società russe. La Russia, infatti, è uno dei principali attori globali nei settori energetico e minerario, rendendo i suoi ETF un'opzione attraente per chi cerca diversificazione geografica e settoriale.
In questo post presentiamo i 5 migliori ETF sulla Russia, che possono essere sfruttati per investire in questo paese.
Il mercato finanziario russo è dominato da colossi del settore energetico come Gazprom, Rosneft e Lukoil. L'indice principale è il MOEX (Moscow Exchange Index), che rappresenta le maggiori aziende quotate in Russia. Nonostante le recenti turbolenze politiche ed economiche, il mercato russo rimane un'opportunità per gli investitori che vogliono trarre vantaggio dalla volatilità e dal potenziale di crescita a lungo termine.
L'indice MOEX è il principale benchmark per il mercato russo, composto dalle maggiori società quotate, molte delle quali operano nel settore energetico e minerario. Altri indici includono il RTS (Russian Trading System Index), denominato in dollari e utilizzato per valutare il mercato in termini internazionali.
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Ecco un'analisi aggiornata sugli ETF russi citati, considerando i dettagli più recenti disponibili online:
Questo ETF fornisce esposizione alle azioni russe tramite ADR (American Depositary Receipts) e GDR (Global Depositary Receipts), negoziati su mercati esteri. È progettato per seguire l'andamento del mercato azionario russo, garantendo un accesso relativamente stabile ai titoli russi anche in contesti di mercato complessi. Tuttavia, è attualmente soggetto a forti limitazioni e la sua liquidità è stata compromessa in seguito alle sanzioni internazionali. Sebbene storicamente vantasse bassi costi di gestione e una buona capacità di tracking, il suo futuro rimane incerto per via delle restrizioni geopolitiche.
Questo ETF replica passivamente l'indice MSCI Russia. Prima delle sanzioni, rappresentava una scelta solida per chi cercava un'esposizione diversificata e a basso costo alle principali aziende russe. Nonostante le difficoltà di mercato, Lyxor è noto per la gestione efficiente e per l'aderenza agli indici di riferimento. Tuttavia, le prospettive future dipendono da eventuali miglioramenti nei rapporti economici globali.
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Progettato per ridurre il rischio di concentrazione, questo ETF applica un limite di peso alle società con maggiore capitalizzazione. Questo approccio offre maggiore stabilità agli investitori rispetto agli ETF che non utilizzano limiti settoriali. In passato, il prodotto era apprezzato per la gestione del rischio, ma le condizioni di mercato attuali ne limitano la fruibilità.
Questo ETF utilizza swap per replicare la performance dell'indice MSCI Russia, offrendo un'elevata precisione nella replica dell'indice. La struttura basata su strumenti derivati può risultare interessante per gli investitori con una maggiore propensione al rischio, ma in un contesto di sanzioni e restrizioni valutarie globali, il suo funzionamento effettivo è stato ridimensionato. Nonostante ciò, i costi di gestione contenuti e la storica efficienza di tracking lo rendevano un'opzione competitiva.
Il quinto ETF è un po' più aggressivo ed è un'idea di investimento aggiuntiva.
Un'opzione originale per esporsi al mercato russo è l'ETF VanEck Russia Small-Cap ETF (RSXJ). Questo strumento si distingue perché concentra il suo portafoglio su società russe di piccole e medie dimensioni, offrendo un'esposizione meno convenzionale rispetto agli ETF focalizzati su grandi aziende o settori dominanti come l'energia. RSXJ è ideale per investitori alla ricerca di diversificazione attraverso società meno conosciute ma con potenziale di crescita significativo, specialmente nei settori tecnologico e manifatturiero.
Per esempio, include aziende attive nella produzione industriale, beni di consumo e nuove tecnologie, che possono beneficiare del tentativo del mercato russo di diversificare la propria economia. Tuttavia, presenta rischi più elevati rispetto agli ETF focalizzati su società consolidate, a causa della volatilità delle small-cap.
In Italia, piattaforme come Freedom24, Fineco e Degiro rappresentano valide opzioni per chi desidera investire in ETF russi, offrendo un accesso semplificato e vantaggioso a questo mercato di nicchia. Queste piattaforme non solo consentono di negoziare ETF con costi competitivi, ma mettono anche a disposizione strumenti di analisi avanzati per supportare gli investitori nelle loro scelte strategiche.
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Gli ETF più grandi tendono ad avere maggiore liquidità, con spread più bassi e costi di negoziazione ridotti. I TER (Total Expense Ratio) degli ETF russi variano tra lo 0,25% e lo 0,65%, rendendoli opzioni competitive rispetto ai fondi attivi.
La liquidità è uno dei fattori più importanti da considerare quando si sceglie un ETF, in particolare nel contesto degli ETF russi. Gli investitori dovrebbero dare priorità a fondi con volumi di negoziazione elevati. Questa caratteristica non solo garantisce una maggiore facilità di compravendita, ma riduce anche il rischio di spread bid-ask elevati, che possono influire negativamente sulla redditività delle transazioni.
Un altro aspetto cruciale è rappresentato dai costi di gestione. Il TER (Total Expense Ratio) deve essere attentamente valutato, poiché incide direttamente sulla performance complessiva dell'investimento. ETF con TER elevati possono erodere i rendimenti a lungo termine, rendendo fondamentale optare per strumenti con costi contenuti.
Infine, è necessario prestare attenzione alla composizione settoriale degli ETF russi, che sono spesso fortemente concentrati nel settore energetico, con un focus su società attive nella produzione e nell'esportazione di petrolio e gas. Per ridurre il rischio, una strategia valida potrebbe essere quella di diversificare il portafoglio includendo ETF che abbracciano altri settori o aree geografiche. In questo modo, gli investitori possono mitigare gli effetti delle fluttuazioni settoriali e bilanciare i rendimenti complessivi.
Con la ripresa delle economie globali e l’aumento della domanda di energia previsto per il 2025, gli ETF russi potrebbero beneficiare di una performance positiva, trainata in particolare dal settore energetico. Attualmente, le esportazioni di petrolio e gas costituiscono circa il 45% delle entrate del bilancio federale russo e rappresentano una parte sostanziale dei fondi sottostanti agli ETF russi, come l'iShares MSCI Russia ADR/GDR UCITS ETF. Tuttavia, gli analisti prevedono un aumento dei prezzi globali delle materie prime tra il 2024 e il 2025, spinto dalla ripresa della domanda in Asia e dai tagli alla produzione imposti dall’OPEC+. Questo contesto potrebbe offrire un vantaggio competitivo agli ETF russi, nonostante le difficoltà geopolitiche.
La Russia sta puntando a diversificare la propria economia per ridurre la dipendenza dal settore energetico, una strategia che potrebbe rappresentare una svolta per gli investitori a lungo termine. Il governo russo ha avviato programmi di sviluppo per settori come la tecnologia e l'agricoltura, entrambi identificati come aree strategiche per il futuro.
Secondo recenti analisi di mercato, il PIL russo potrebbe crescere moderatamente entro il 2025, con un tasso previsto del 1,5-2%, a condizione che non vi siano escalation delle sanzioni internazionali. Questo scenario positivo potrebbe tradursi in migliori performance per gli ETF russi, soprattutto se i settori non energetici riusciranno a guadagnare rilevanza.
Inoltre, l’apertura a nuovi mercati emergenti, come la Cina e l’India, potrebbe rafforzare le esportazioni russe e mitigare l’impatto delle restrizioni commerciali imposte dall'Occidente. Gli ETF russi che incorporano aziende orientate verso questi mercati potrebbero beneficiare di rendimenti superiori rispetto agli indici tradizionali.
Speriamo che con questo post tu possa conoscere i 5 migliori ETF della Russia.
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