Come operare con i CFD su materie prime

Una delle opzioni più popolari per il trading di materie prime è l’utilizzo dei contratti per differenza, o CFD.

I CFD consentono agli investitori di guadagnare sui movimenti dei prezzi delle materie prime, senza la necessità di possedere fisicamente l’attività sottostante. Questa forma di trading è diventata sempre più popolare negli ultimi anni, grazie alla sua flessibilità e alla possibilità di guadagnare da un’ampia gamma di mercati.

In questo articolo, esploreremo i vantaggi e gli svantaggi del trading su materie prime con i CFD, nonché le strategie e le tattiche utilizzate dai trader professionisti per massimizzare i loro profitti e minimizzare i rischi.

Cosa sono i CFD su materie prime 

La storia dei CFD risale al 1974 quando nel Regno Unito si sviluppano al fine di ottenere profitti dall’oro. Tuttavia la crescita e la diffusione di questa particolare tipologia di contratto è avvenuta soprattutto negli anni novanta. I CFD sono strumenti finanziari derivati in quanto il suo valore e la sua performance deriva da una o più attività sottostanti. L’acronimo sta ad indicare i contratti per differenza che, nel caso delle materie prime, consentono di aprire una posizione su una specifica commodity come petrolio, natural gas, oro, argento, grano, soia, mais, caffè, cacao, cotone e molte altre, senza dover necessariamente possedere fisicamente l’asset. 

Caratteristiche dei CFD

I CFD rappresentano una delle diverse opportunità per investire in materie prime. Eccone alcune caratteristiche:

  • Sono tipologie di contratti in strumenti derivati in base ai quali viene scambiata la differenza di valore di una certa materia prima.
  • Il trader specula sull’aumento o sul calo dei prezzi con l’obiettivo di ottenere un profitto.
  • Sostanzialmente il CFD è un contratto in cui due parti si accordano per scambiare denaro in base alla variazione di valore di un asset.
  • Inoltre, i CFD sono contratti standardizzati e velocemente negoziabili.
  • E’ certamente un prodotto altamente speculativo.

Nel trading di CFD, si assume una posizione corta (vendita) se si pensa che i prezzi scenderanno o una posizione lunga (compra) se si pensa che i prezzi saliranno.

POSIZIONE CORTA O SHORTPOSIZIONE LUNGA O LONG
Vendere.Comprare.
Prevedi che il prezzo scenderà.Prevedi che il prezzo aumenterà.

Leggi di più su: posizione long e short.

Come funziona la leva nei CFD

I CFD sono prodotti con leva finanziaria. Per aprire una posizione bisogna depositare una percentuale del valore totale dell’operazione.

Attraverso la leva finanziaria è inoltre possibile moltiplicare i profitti, tuttavia, si aumenta chiaramente anche il rischio sull’eventuale perdita. Con la leva 1:20, ad esempio, con 100 euro abbiamo la possibilità di investirne 2000. Sostanzialmente la leva finanziaria è un meccanismo tale che consente di investire solo una parte del valore su cui si negozia. Volendo effettuare un altro esempio, con la leva 1:5 è possibile aprire una posizione pari ad un quinto del capitale nominale. Con 1000 euro di capitale ed una leva 1:5 è possibile aprire una posizione con soli 200 euro. Il capitale che concretamente viene richiesto per l’operatività viene chiamato margine.  E’ il capitale che il broker conserva per coprire le nostre possibili perdite, di solito è una percentuale dell’operazione e che può variare secondo il broker e il bene sottostante. Volendo sintetizzare, il margine rappresenta la somma richiesta dal broker per aprire una posizione. Esiste anche il cosiddetto  margine di mantenimento, che è il versamento aggiuntivo che potrebbe essere richiesto qualora il mercato prendesse una direzione a noi sfavorevole.

Lo spread nei CFD

Quando si fa trading utilizzando i CFD si paga lo spread, che è la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. Si entra in un’operazione di acquisto utilizzando il prezzo di acquisto quotato e si esce utilizzando il prezzo di vendita quotato. A seconda dei broker, più lo spread è ridotto, meno il prezzo deve muoversi a tuo favore prima che tu possa ottenere un profitto o, se il prezzo si muove contro di te, una perdita. I CFD sono scambiati attraverso dei contratti standard ed il prezzo o la size di un contratto varia a seconda della materia prima sottostante. 

Qui trovi una lista dei broker con gli spread più bassi.

Principali materie prime per il CFD trading

Tra le commodities più scambiate sui mercati finanziari è bene ricordare:

  • Petrolio greggio, Brent o WTI
  • Oro
  • Argento
  • Rame
  • Platino
  • Gas naturale
  • Grano
  • Mais
  • Soia
  • Zucchero
  • Caffè

Piattaforme per il trading di CFD di materie prime 

Esistono diverse piattaforme che offrono la possibilità e l’opportunità di effettuare trading sulle materie prime.

ActivTrades

ActivTrades è decisamente interessante. È un broker storico che offre la possibilità di operare attraverso due piattaforme di trading, ActivTrader o Metatrader, oltre ad avere un servizio di assistenza disponibile 24 ore su 24.

commodities cfd

Attiva dal 2001, ActivTrades è una piattaforma di trading online regolamentata dalla FCA (Financial Conduct Authority) nel Regno Unito. Ecco alcuni dei vantaggi di fare trading di CFD con ActivTrades:

  1. Sicurezza: ActivTrades è una piattaforma di trading sicura e affidabile, regolamentata dalla FCA del Regno Unito.
  2. Ampia scelta di mercati: ActivTrades offre una vasta gamma di mercati tra cui scegliere, tra cui azioni, valute, materie prime, indici e criptovalute.
  3. Spread competitivi: ActivTrades offre spread competitivi sulle materie prime e su altri strumenti finanziari. Questo significa che gli utenti possono beneficiare di commissioni ridotte.
  4. Piattaforma di trading avanzata: ActivTrades offre una piattaforma proprietaria di trading avanzato, ActivTrader, o la possibilità di connettersi con MetaTrader 4 (MT4), con numerosi strumenti di analisi tecnica e grafici avanzati.
  5. Servizio clienti: ActivTrades offre un servizio clienti professionale e reattivo, disponibile 24 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, tramite chat, telefono o email.

In sintesi, ActivTrades è una piattaforma di trading regolamentata e affidabile, con una vasta gamma di mercati e spread competitivi. Grazie alla sua piattaforma di trading avanzata, al servizio clienti reattivo e alla piattaforma mobile, ActivTrades può essere una scelta ideale per chiunque voglia fare trading di CFD su materie prime e altri asset finanziari.

ActivTrades

8.25/ 10

Mercati

Italia, Europa, USA

Protezione del saldo negativo con supporto 24 ore.

Assicurazione speciale fino a £ 1.000.000.

Formazione gratuita

Deposito minimo:

€0.00

Esempio di trading CFD con materie prime

Vediamo come aprire e monitorare una posizione di CFD su materia prima passo a passo.

Come selezionare la materia prima per i CFD

In borsa si possono operare su una vasta gamma di materie prime, anche se la quantità e il tipo di materie prime disponibili possono variare in base alla piattaforma di trading e al mercato in cui si opera. Una delle più diffuse insieme all’oro e al petrolio è il gas. Immaginiamo di voler investire sul gas quotato sul mercato americano. Ebbene, uno dei modi più convenienti per iniziare a fare trading gas naturale è attraverso i contratti per differenza. Il natural gas viene scambiato in lotti e nel caso della materia prima oggetto del nostro trading un lotto equivale a 10000 MMBtu (Milioni di unità termiche britanniche). E’ possibile acquistare o vendere anche non necessariamente attraverso un lotto ma anche con una posizione decisamente più piccola.

Come decidere se aprire una posizione long o short

Fatta questa premessa, apriamo il grafico che troviamo sulla piattaforma di trading, selezionando Henry Hub Natural Gas Future.

cfd su commodities

Visualizzando la schermata, ad esempio quella riferita agli ultimi mesi, ci accorgiamo di trovarci dinanzi ad una lunga fase di ribassi. Candele rosse generate da settimane di vendite da parte degli operatori. Quindi ci siamo trovati dinanzi ad una lunga fase short. Le posizioni ribassiste sono quelle effettuate dagli operatori che ritengono  che il mercato del natural gas è destinato a scendere di prezzo. Tale strategia è utile per speculare sul ribasso della quotazione della suddetta materia prima. Continuando ad osservare il grafico: cosa fare a questo punto? E’ possibile un cambio di scenario, un cambio di tendenza, una ripresa dei prezzi ? Bisognerebbe andare ad intercettare, leggere, carpire, studiare il perché di una possibile fase long, prima di aver chiaro le ragioni dei precedenti ribassi. Altrimenti si naviga a vista. 

Cosa ha influito sui prezzi del gas

Le ragioni che alimentano le oscillazioni sulle materie prime sono sempre molteplici ed oltre all’analisi tecnica, decisamente necessaria ed utile per poter tradare, è importante conoscere altri aspetti.

  • Una domanda decisamente non esaltante negli Stati Uniti ha accompagnato il prezzo del gas naturale verso la parte bassa del grafico. Questo potremmo affermare volendo scrivere in estrema sintesi le ragioni, o meglio una delle ragioni, che ha alimentato la continua fase short del future Henry Hub, generata anche dalle stesse previsioni di una domanda di riscaldamento inferiore in queste ultime settimane rispetto a quanto previsto in precedenza. Le scorte di gas degli Stati Uniti sono attualmente al di sopra della media quinquennale (2018-2022) per questo periodo dell’anno. Gli Stati Uniti hanno gas in deposito più che sufficiente per il resto dell’inverno, un altro fattore che pesa sui prezzi. 

Ma torniamo alla domanda iniziale. Cosa fare in questo momento? È possibile rivedere il natural gas tentare di risalire la china?

Ecco alcune delle vere ragioni che potrebbero innescare momentanei rimbalzi sulla quotazione…tuttavia, porre sempre molta attenzione ai facili entusiasmi…

  • I livelli di produzione sono elevati, superando anche i 100 miliardi di piedi cubi al giorno, senza dimenticare i livelli di stoccaggio…quindi, ricapitolando, dopo aver perso circa il 65% dai massimi di dicembre dello scorso anno, quando la quotazione ha superato i 7 dollari per un milione di British Thermal Unit, i futures sul gas naturale degli Stati Uniti sono saliti di circa il 4% nella giornata di venerdì dopo che la prima nave è arrivata all’impianto di esportazione di gas naturale liquefatto (GNL) di Freeport LNG in Texas da quando l’impianto è stato chiuso a causa di un incendio nel giugno 2022.
  • Inoltre,  i prezzi del gas sono aumentati anche a causa dell’aumento delle esportazioni di GNL da altri impianti statunitensi e dalle previsioni di un clima più freddo e una maggiore domanda di riscaldamento a fine febbraio. Diminuiscono oltre le attese gli stoccaggi settimanali. Secondo l’Energy Information Administration (EIA), divisione del Dipartimento dell’Energia americano, gli stoccaggi  sono risultati in diminuzione di 217 BCF. Le scorte totali sono comunque a 2.366 miliardi di piedi cubi, risultando in aumento del 10,9% rispetto a un anno fa e in crescita del 5,2% rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Senza dilungarci ulteriormente, tale premessa è utile per capire l’importanza di conoscere il mercato o, quanto meno, le ragioni di specifici movimenti, prima di aprire una posizione. 

cfd commodity trading

Aprire una posizione long

Bene. Immaginiamo di voler aprire sul natural gas una posizione long, volendo quindi acquistare natural gas aspettandoci un contesto rialzista. Accediamo al nostro conto di trading ed apriamo la piattaforma. Una molto diffusa, soprattutto per chi inizia, è la MetaTrader, di facile utilizzo e molto intuitiva. Nella parte a sinistra della piattaforma c’è la tabella Market Watch con tutti i vari simboli. Andiamo a cliccare su NGasMar23 ed andiamo su nuovo ordine e successivamente su acquista.

Impostare stop loss e stop limit

Possiamo anche decidere di inserire uno stop loss per limitare eventuali perdite nel caso la quotazione dovesse continuare a scendere…questo ordine stabilisce una soglia di perdita decisa dall’investitore. E’ possibile inserire anche uno stop limit che consiste in un tipo di ordine che va ad impostare un prezzo limite oltre al prezzo di stop…Lo stop loss e lo stop limit sono strumenti utili per la gestione del rischio al fine di limitare le perdite. Nel nostro caso, quello dell’acquisto del natural gas, immaginiamo di aver aperto la posizione long in area 2,4 dollari con l’obiettivo di portare a casa un profitto se la quotazione dovesse superare tale livello e salire ad esempio a 2,5 dollari. Al contrario, se la posizione dovesse scendere ed andare contro la nostra operazione, attraverso l’inserimento di uno stop loss, inserito magari in area 2,3 dollari, noi sostanzialmente diciamo al nostro broker che, nel caso in cui il natural gas dovesse toccare i 2,3 dollari, il trade deve essere chiuso evitando in tal modo di subire ulteriori perdite se il prezzo scende ancora più in basso… Dopo aver aperto una posizione long o short, a seconda della nostra analisi, è importante monitorarla.

Premesso che non c’è un limite di tempo nel detenere un trade con i CFD ma, senza dubbio, risulta assolutamente rilevante saper gestire un’operazione di acquisto o di vendita. Bisogna avere una strategia oppure magari identificando il punto di uscita dalla posizione. Nel caso del Natural Gas se pensiamo ad una risalita della quotazione ed apriamo una posizione in area 2,4 dollari, potremmo inserire un take profit in area 2,5 dollari. Se la materia prima raggiunge il livello da noi previsto, il broker chiuderà la nostra posizione a 2,5 dollari portando così a casa un profitto.Per i trader neofiti gestire una posizione può risultare complesso. Sono tanti i fattori da considerare.

Monitorare la posizione di trading

  • Bisogna avere una strategia, dopo aver analizzato la materia prima in questione. In realtà non esiste la migliore strategia di trading. Ogni operatore identifica la sua, partendo anche dall’assunto che c’è una netta differenza tra investire e speculare… Quando si apre una posizione risulta fondamentale anche la capacità di reazione a fronte di oscillazioni improvvise e di breve temine, monitorare ad esempio il margine, così come la capacità di saper bene interpretare i dati macroeconomici.
  • E’ importante considerare anche il rapporto rischio rendimento e quindi la quantità di capitale che possiamo perdere nel caso il trade dovesse andare contro le nostre aspettative. Viene anche considerata come misura del compromesso tra il rendimento atteso ed il livello di rischio associato all’investimento. Nel nostro caso abbiamo aperto l’operazione cliccando su ask o buy (quindi acquistiamo, andiamo long) ed una volta ottenuto il profitto, se il prezzo continua a salire, chiudiamo la nostra posizione.
  • I CFD non hanno una data di scadenza, tuttavia, fuori dagli orari di negoziazione ci si imbatte nei costi di finanziamento overnight. Questa commissione viene conosciuta anche come rollover che è un pagamento applicato se si mantiene una posizione aperta durante la notte. Gli interessi dipendono dal valore del contratto e sono calcolati su base giornaliera. Pertanto, il trade viene chiuso nel momento in cui dopo aver aperto una posizione di acquisto, nel nostro esempio il natural gas, inseriamo sostanzialmente un ordine di vendita di pari entità. Ad esempio, se abbiamo acquistato 10 contratti sul natural gas la posizione viene chiusa con un ordine di vendita pari a 10 contratti relativi alla suddetta commodity. I prezzi di vendita sono più bassi rispetto ai prezzi di mercato e, allo stesso tempo, quelli di acquisto sono leggermente più alti. Questa differenza rappresenta lo spread.
  • Uno dei vantaggi dei CFD è quello relativo all’utilizzo della leva che consente la possibilità di ottenere un profitto elevato. Attraverso la leva finanziaria è possibile quindi moltiplicare i profitti ma si aumenta il rischio sull’eventuale perdita. Con la leva 1:20, ad esempio, con 100 euro abbiamo la possibilità di investirne 2000. Sostanzialmente la leva finanziaria è un meccanismo tale che consente di investire solo una parte del valore su cui si negozia. Volendo effettuare un altro esempio, con la leva 1:5 è possibile aprire una posizione pari ad un quinto del capitale nominale. Con 1000 euro di capitale ed una leva 1:5 è possibile aprire una posizione con soli 200 euro. Il capitale che concretamente viene richiesto per l’operatività viene chiamato margine. 

Quanto si può guadagnare con i CFD

Tanto. Non esiste un limite predefinito al guadagno attraverso l’utilizzo di questo strumento finanziario. Ma attenzione ai facili entusiasmi…I fattori da considerare sono molteplici.

Conoscere il mercato

Innanzi tutto un vero trader professionista ha investito tanto in formazione, dalla conoscenza dell’analisi tecnica sino ai singoli aspetti che influiscono sulle oscillazioni dei prezzi. È fondamentale conoscere il mercato. Quello delle materie prime è sicuramente affascinante ma decisamente complesso poiché oltre all’analisi tecnica, è necessario avere la consapevolezza di tutto quello che accade attraverso la lettura di dati e report, ai fattori macroeconomici, alla stagionalità, agli aspetti geopolitici ecc ecc…un trader professionista può guadagnare davvero tanto ma prima di arrivare agli obiettivi auspicati è rilevante un costante studio e lavoro quotidiano.

Formazione

Alla base del trading è fondamentale investire prima di tutto in formazione, altrimenti il mercato non perdona ed eventuali iniziali facili guadagni possono inesorabilmente trasformarsi in poco tempo in perdite, con tutte le conseguenze affiancate magari anche da veri e propri momenti di frustrazione. Il trading non è un gioco ed il mercato non ha un andamento casuale e, allo stesso tempo, è fondamentale capire la struttura del mercato.  Un trader è un professionista e non opera a caso. Quante esclamazioni ho ascoltato in relazione all’idea che il mercato mi va contro!!! Non è esatto. Piuttosto non sopportiamo l’idea che spesso siamo noi ad andare contro noi stessi. Un operatore di Borsa non può indossare i panni di Vladimiro ed Estragone della celebre opera di Samuel Beckett “Aspettando Godot”. Non si può aspettare passivamente che qualcosa si palesi. Il mercato è azione e disciplina. Altrimenti non perdona. Tornando alla domanda iniziale, anche con i CFD si può guadagnare davvero tanto ma prima di arrivare a questo invito sempre tutti a formarsi, altrimenti questa splendida professione può rilevarsi un percorso irto di ostacoli…

Come il clima influenza il prezzo delle materie prime

L’agricoltura sarà uno dei settori più esposti ai cambiamenti climatici. E’ quanto si apprende da numerosi studi. Gli eventi derivanti dal contesto metereologico continueranno ad essere interpretati dal mercato come un fattore di forti oscillazioni dei prezzi, soprattutto in caso di fenomeni estremi che possono andare dalla siccità ad eventi atmosferici catastrofici. Tra i molteplici fattori che influenzano il prezzo delle materie prime c’è senza dubbio il clima. Sei miliardi di danni i danni calcolati nell’estate del 2022, pari un calo del 10% della produzione agroalimentare nazionale. E’ questo il costo che ha dovuto scontare l’agricoltura italiana a causa della peggiore siccità registratasi in Europa da 500 anni a cui vanno aggiunti gli effetti catastrofici legati alla scarsità d’acqua. Tutto questo contribuisce all’aumento dei prezzi.

Il caso dello zucchero

Pensiamo ad esempio a quanto accaduto allo zucchero negli ultimi mesi. Graficamente  ha superato i 21 centesimi di dollaro per libbra. Alla crisi energetica si è poi aggiunta la siccità dell’estate scorsa, che ha compromesso in parte il raccolto.  Senza dimenticare che alla fine del 2021, in particolare, le gelate che hanno colpito il Sud America hanno danneggiato i raccolti in Brasile e in quel periodo hanno alimentato timori sulla carenza di offerta mondiale. Chiaramente non è la sola ragione…Pensiamo ad esempio a ciò che può accadere ad altre materie prime agricole ed a specifici raccolti come grano, mais e soia in caso di siccità ma anche in caso di forti piogge, temperature rigide…

Il clima non influenza solo le agricole quotate alla Borsa di Chicago. Si legge ad esempio nel  Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan, pubblicato lo scorso maggio 2022, che i prezzi canadesi, che presentano aumenti importanti all’origine sia spot che su consegna differita a settembre, sono spinti dalle condizioni di siccità nell’Alberta meridionale e nel Montana, le quali stanno diventando sempre più importanti. Gli esempi sono decisamente infiniti. Si possono verificare dei contraccolpi anche su altre commodities, basti pensare ai prezzi del natural gas del mercato a stelle e strisce durante la stagione degli uragani. Il Sabine Pass di Cheniere Energy Inc., il Cameron LNG di Sempra Energy in Louisiana e il terminale di Freeport LNG Development nel sud-est del Texas – rappresentano circa il 75% della capacità di esportazione di GNL degli Stati Uniti, sono spesso al centro dell’attenzione in quanto in questi particolari periodi dell’anno le tempeste possono impedire l’avvicinamento delle navi destinate al trasporto del gas naturale liquefatto. Nel mese di agosto del 2020 sia il Sabine Pass che i terminali di esportazione Cameron hanno chiuso le operazioni prima che l’uragano Laura arrivasse verso gli impianti.

Qui trovi altri strumenti per investire in materie prime e qui gli indicatori per il trading di materie prime.

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