Borsa
Quando si parla di investimenti, una delle paure più diffuse è il crollo dei mercati. Molti preferiscono evitare il rischio, rifugiandosi in strumenti considerati più sicuri come conti deposito o buoni fruttiferi postali. Ma cosa significa esattamente "crollo dei mercati"? E come dovrebbe comportarsi un investitore davanti a questi momenti di turbolenza?
Non esiste una definizione unica e oggettiva. In generale, si considera un calo fino al -20% come una correzione fisiologica del mercato, mentre oltre questa soglia si parla di bear market. Tuttavia, spesso il termine “crollo” viene usato in modo improprio anche per descrivere cali temporanei e contenuti, generando allarmismi ingiustificati.
In realtà, la percezione del rischio è soggettiva: per alcuni un ribasso del 5% è già una crisi, per altri serve un -40% per far scattare l’allarme. In questo senso, il “crollo” è spesso una questione più psicologica che tecnica.
Vediamo cosa è successo storicamente sul mercato azionario statunitense, prendendo come riferimento l’indice S&P 500, che rappresenta le 500 maggiori aziende quotate in America, dal 1950 ad oggi:
Questi dati dimostrano che i crolli profondi sono rari, ma non impossibili. E quando si verificano, possono generare panico diffuso. In queste fasi, le emozioni spesso prevalgono sulla razionalità: l’investitore medio si lascia influenzare da notizie negative e finisce per vendere nel momento peggiore, contribuendo al cosiddetto panic selling.
Proprio nei momenti più bui, però, nascono le occasioni migliori. Gli investitori pazienti e consapevoli – quelli che potremmo definire "ottimisti razionali" – sanno che:
Chi riesce a mantenere la calma, ad avere una visione di lungo periodo e una strategia ben definita, può trarre vantaggio dalle fasi di crisi.
Investire significa esporsi a rischi e accettare una certa dose di volatilità. Nell’arco di vent’anni, un orizzonte temporale ragionevole per un investimento in azioni, è realistico aspettarsi:
Il primo consiglio è semplice ma fondamentale: non farsi trovare impreparati. Ecco alcune linee guida utili:
In conclusione, il crollo dei mercati fa parte del gioco. Chi lo accetta e impara a gestirlo con consapevolezza e metodo, trasforma un rischio percepito in un’opportunità concreta di crescita patrimoniale.
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