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Ordine di Stop loss: significato e come usarlo nel trading

Lo Stop loss è uno strumento di gestione del rischio che limita le perdite. Scopri come funziona, i suoi tipi e come impostarlo per proteggere il tuo portafoglio.
stop loss

Capire lo stop loss significato è fondamentale per chiunque si avvicini al trading. Si tratta di uno strumento di gestione del rischio che consente di limitare le perdite e proteggere il capitale da movimenti imprevisti del mercato. In pratica, lo stop loss permette all’investitore di stabilire un livello di prezzo oltre il quale una posizione viene chiusa automaticamente, evitando che un crollo improvviso comprometta l’intero investimento.

In questa guida analizziamo cos’è lo stop loss, come funziona, i diversi tipi disponibili e i pro e contro del suo utilizzo.

Stop loss significato

Un ordine di stop loss è un ordine di trading che si attiva quando il prezzo di un’attività raggiunge un livello fissato in precedenza dall’investitore. L’ordine rimane “dormiente” finché non viene toccata la soglia definita; a quel punto entra in azione e chiude la posizione, bloccando così le perdite.

In parole semplici: lo stop loss è come un “freno di emergenza” che si aziona automaticamente per evitare che una perdita si trasformi in un danno più grande.

Esempio pratico: se acquistiamo un’azione a 100 $ e fissiamo uno stop loss a 70 $, l’ordine chiuderà automaticamente la posizione se il prezzo scenderà a quel livello. In questo modo, la perdita massima sarà limitata a 30 $.

Come funziona lo Stop loss trading?

Il funzionamento dello stop loss trading è semplice: l’ordine rimane attivo ma non eseguito finché non viene raggiunto il livello scelto. A quel punto si trasforma in un ordine di mercato (o limite) ed entra in esecuzione.

Se compriamo un titolo a 100 € e fissiamo lo stop loss a 80 €, la posizione si chiude con una perdita del 20% massimo.

Se un titolo acquistato a 100 € sale a 800 €, possiamo fissare uno stop loss a 780 €: in questo modo ci assicuriamo i profitti già accumulati anche in caso di ribassi improvvisi.

Lo stop loss è quindi utile sia per contenere le perdite, sia per consolidare i guadagni.

Caratteristiche dello stop loss

Tra le caratteristiche principali degli ordini stop loss:

  • È possibile cancellarli, ma non modificarli: in caso di variazione va inserito un nuovo ordine.
  • Non possono essere inviati “a mercato” o “al miglior prezzo”: occorre sempre fissare un livello preciso.
  • Sono disponibili per titoli, warrant e principali indici internazionali.
  • Non viene effettuata una trattenuta immediata: l’ordine si attiva solo quando la condizione è raggiunta.
  • È possibile inserire più ordini di stop loss sullo stesso titolo, a protezione di diverse posizioni.

Stop loss e take profit

Accanto allo stop loss esiste il take profit, un ordine che si attiva per proteggere i guadagni. Se lo stop loss limita le perdite, il take profit blocca i profitti quando il prezzo raggiunge il livello desiderato.

Esempio: compriamo un’azione a 100 $ e ci aspettiamo che salga a 160 $. Possiamo fissare un take profit proprio a 160 $. Se il prezzo raggiunge quella soglia, l’operazione si chiude automaticamente con il guadagno prefissato.

OrdineFunzioneObiettivo
Stop-lossChiude la posizione in perditaProteggere il capitale da cali eccessivi
Take profitChiude la posizione in guadagnoBloccare i profitti e ridurre il rischio di inversioni

Tipi di ordini stop loss

Esistono diverse tipologie di ordini stop loss, ciascuna con funzioni specifiche. La distinzione principale è tra ordini di vendita (che chiudono una posizione long) e ordini di acquisto (che chiudono una posizione short).

Stop loss statico

  • Stop loss di vendita statico: è il più utilizzato. Si tratta di un ordine che obbliga a vendere se il prezzo scende sotto un livello prestabilito. Tipicamente si posiziona al di sotto di un supporto, secondo l’analisi tecnica, per proteggere l’investitore da un ribasso prolungato.
  • Stop loss di acquisto statico: meno frequente, si utilizza quando l’investitore è in posizione di vendita. L’ordine scatta se il prezzo rompe al rialzo una resistenza, chiudendo lo short e impedendo perdite crescenti in caso di rialzo inatteso.

Stop loss dinamico

  • Stop loss di vendita dinamico: si applica a una posizione long. Se il prezzo sale, il livello di stop loss viene spostato progressivamente verso l’alto, garantendo parte dei profitti. In caso di inversione, la posizione viene chiusa salvaguardando i guadagni accumulati.
  • Stop loss di acquisto dinamico: si applica a una posizione short. Se il prezzo scende, lo stop loss viene abbassato progressivamente, consolidando i profitti derivanti dal ribasso. Se invece il prezzo rimbalza, l’ordine chiude la posizione evitando che il guadagno venga eroso.ento, quando il prezzo scende. In questo modo, ci assicureremo il profitto in caso di un improvviso aumento del prezzo delle azioni.

Stop loss garantito

  • Stop loss di vendita garantito: funziona come un ordine di vendita statico, ma con l’assicurazione che l’esecuzione avverrà esattamente al prezzo scelto, anche in caso di gap o alta volatilità.
  • Stop loss di acquisto garantito: si utilizza su posizioni short. Garantisce la chiusura della posizione a un livello preciso di acquisto, anche se il mercato si muove bruscamente contro l’investitore.

Come impostare lo stop loss?

Impostare lo stop loss in modo adeguato è essenziale per una buona gestione del rischio. L’ordine si attiva quando la condizione di prezzo prestabilita viene raggiunta, ma occorre fare attenzione ad alcuni aspetti pratici:

  • In titoli poco liquidi, l’attivazione potrebbe non avvenire istantaneamente.
  • C’è spesso un leggero disallineamento tra prezzo limite e prezzo di attivazione: serve a garantire che l’ordine venga eseguito almeno al livello previsto.
  • È possibile combinare stop loss e take profit sulla stessa operazione, definendo in anticipo sia la perdita massima accettata sia il rendimento atteso.

Consigli pratici:

  • Posiziona lo stop loss sotto i supporti (se sei in acquisto) o sopra le resistenze (se sei in vendita).
  • Evita stop troppo stretti: rischiano di farti uscire per semplici oscillazioni.
  • Evita stop troppo larghi: potresti perdere più capitale del previsto.
  • Rivedi periodicamente i livelli scelti, adattandoli alla volatilità del titolo.

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Esempio di stop loss

Infine, vediamo un semplice esempio di come funziona questo tipo di strumento.

Immaginiamo di voler acquistare 100 azioni di Apple e di emettere un ordine di acquisto che verrà eseguito quando raggiungeranno il valore di 25 euro per azione.

Se l'ordine viene eseguito e abbiamo già le azioni, possiamo impostare uno stop loss in modo che, in caso di calo improvviso, la posizione venga chiusa quando l'azione raggiunge i 20 euro.

In questo modo, sappiamo già che impostando questo stop loss, la perdita massima che stiamo assumendo è di 500 euro. Quindi, se l'operazione viene chiusa a 20 dollari per azione, il calcolo (5 euro per 100 azioni) ci dice che potremmo perdere fino a un massimo di 500 euro.

Vantaggi e svantaggi

Pro

  • Protegge il capitale da crolli improvvisi
  • Aiuta a rispettare la disciplina di trading
  • Automatizza la gestione del rischio
  • Riduce lo stress emotivo del trader

Contro

  • Può chiudere operazioni che si sarebbero poi riprese
  • Rischio di stop prematuri in mercati molto volatili
  • Richiede di essere posizionato con criterio
  • Non sempre garantisce il prezzo desiderato (slippage)

Lo stop loss è uno strumento essenziale per chi vuole fare trading in modo consapevole. Sapere come impostarlo correttamente significa imparare a proteggere il capitale e a mantenere la disciplina, evitando che emozioni e improvvisi movimenti di mercato compromettano i risultati.

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