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Le pubblicazioni finanziarie recensite da Fisher Investments Italia si chiedono spesso se l’instabilità politica farà perdere la rotta ai mercati. Si tratta di una preoccupazione comprensibile. Governi deboli a un passo dal crollo, e la possibilità che nuovi volti, provenienti soprattutto dalle fila di partiti emergenti o in precedenza marginali, salgano al potere, possono far pensare a grandi e imminenti cambiamenti e l’incertezza che ne deriva finisce per pesare sulle azioni.
Con l’ascesa di politici e partiti populisti nel corso degli anni 2010 e nei primi anni 2020, si è diffusa l’idea che un loro eventuale ingresso nel governo avrebbe comportato l’adozione di misure legislative radicali. Eppure, come spiegheremo, l’instabilità politica non è un fattore di per sé negativo per i mercati.
Si prega di notare che i commenti di Fisher Investments Italia sono imparziali e, ai fini della nostra ricerca di oggi, la nostra analisi verte esclusivamente sulle implicazioni economiche e di mercato della politica, in particolare per i Paesi Sviluppati. Tuttavia, i sistemi politici variano in tutto il mondo. In alcuni Paesi il potere politico è concentrato nelle mani di un unico partito o addirittura di un singolo individuo. In questi casi, l’instabilità politica potrebbe generare maggiori incognite, poiché non è chiaro chi potrebbe riempire un eventuale vuoto di potere.
Nelle recensioni di Fisher Investments Italia sulla maggior parte delle economie sviluppate con democrazie rappresentative, però, la tipica struttura politica limita i poteri di ciascun ramo del governo, in misura e modi diversi.
Negli ultimi tempi l’instabilità è parsa una caratteristica intrinseca della politica europea, ma non è una novità. L’Italia è da sempre l’emblema dei frequenti cambi di governo. Prima che Giorgia Meloni diventasse Presidente del Consiglio nel 2022, in Italia si erano succeduti 68 governi dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, con una media di un nuovo esecutivo ogni 13 mesi (1). In Spagna, nei Paesi Bassi e in Francia abbiamo assistito a cadute di governo di alto profilo negli ultimi anni. In Asia, il Giappone è noto per i frequenti cambi di premier. Shinzo Abe, che ha svolto un secondo mandato come Primo Ministro dal dicembre 2012 al settembre 2020, ha rappresentato un’eccezione. Da quando si è dimesso, infatti, in Giappone si sono alternati quattro diversi premier fino a ottobre 2025.
Nelle pubblicazioni finanziarie recensite regolarmente da Fisher Investments Italia, molti commentatori sostengono che i frequenti ricambi politici siano negativi per i mercati. La prospettiva di un cambiamento, infatti, suscita incertezza ed erode la fiducia delle imprese, con il rischio che gli investitori, non sapendo come evolveranno le politiche, adottino un atteggiamento attendista.
Oggi riscontriamo questa dinamica in gran parte dell’Europa e del mondo sviluppato, nel modo in cui le persone reagiscono all’ascesa di nuovi partiti populisti, ossia presumendo che questi politici, qualora dovessero andare al potere, inevitabilmente manterranno le promesse estreme fatte in campagna elettorale, ribaltando lo status quo.
L’esperienza ci insegna che i timori di instabilità politica derivano da alcuni assunti e in particolare dall’idea che i nuovi politici introdurranno realmente cambiamenti radicali.
Abbiamo spesso constatato che quando gli investitori non sono personalmente d’accordo con un dato politico o partito, presumono che il loro operato sarà negativo anche per i mercati. Noi riteniamo tuttavia che questo sia un presupposto sbagliato e radicato in un pregiudizio, che può causare errori d’investimento. I funzionari neoletti potrebbero salire al potere grazie al loro carisma personale e alle promesse fatte in campagna elettorale, ma la loro capacità di attuare il cambiamento promesso potrebbe essere messa alla prova. Le recensioni di Fisher Investments Italia sulla recente storia politica dell’Europa lo dimostrano.
Nei Paesi Bassi, ad esempio, il Partito della Libertà, di stampo populista, ha ottenuto il maggior numero di voti alle elezioni generali del 2023, grazie soprattutto alla popolarità del suo leader Geert Wilders. Questo partito, però, non disponeva della maggioranza parlamentare per governare e per quasi sei mesi ha dovuto negoziare con altri tre partiti per formare un governo di coalizione. L’esecutivo è durato meno di un anno prima di crollare, preparando il terreno per le elezioni dell’ottobre 2025.
I Paesi Bassi non sono un caso isolato. In tutta Europa, dalla Francia all’Italia, abbiamo osservato i nuovi governi venire meno agli impegni presi in campagna elettorale o moderarsi una volta in carica. I volti alla guida dei Paesi possono cambiare, ma leggi e norme tendono a rimanere stabili, ed è questo ciò che interessa maggiormente alle azioni, a nostro avviso.
Le recensioni di Fisher Investments Italia sul comportamento dei mercati azionari rivelano che, più che della persona o del partito al comando, i mercati si preoccupano soprattutto delle politiche e della probabilità che le idee politiche diventino realtà. I cambi di legislazione possono influire più direttamente sui fattori che influenzano gli utili aziendali, le vendite e l’attività economica nel suo complesso. Riteniamo che gli investitori farebbero bene a concentrarsi meno su chi è alla guida e più su ciò che il governo può (e non può) fare.
Potrebbe ad esempio essere utile chiedersi se il partito al potere detiene una maggioranza consistente nella legislatura. In caso affermativo, ciò potrebbe aumentare le probabilità che il nuovo governo adotti normative radicali in grado di creare vincitori e vinti, alimentando potenzialmente l’incertezza che pesa sul sentiment. Un’altra domanda da porsi riguarda la capacità della legislatura di sopravvivere alle difficoltà legali. Oltre ai tribunali nazionali, la Corte di giustizia europea può rilevare una violazione di un trattato dell’Unione Europea da parte di una legge nazionale e dichiarare illegale la modifica.
Non stiamo dicendo che gli investitori dovrebbero ignorare i ricambi politici. Monitorare il rischio di nuove leggi o norme è una pratica d’investimento accorta. Tuttavia, il contesto è fondamentale, in quanto un nuovo volto non implica necessariamente un grande e imminente cambiamento.
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NOTE
1. “Italy Has Its 68th Government in 76 Years. Why Such a High Turnover?” Andrea Carlo, EuroNews, 11/10/2022.