Trading
I giovani trader, da poco affacciati sui mercati finanziari, dovrebbero conoscere lo spread trading. Uno dei suoi vantaggi, una volta comprese le varie tecnicalità, è che probabilmente risulta il metodo più semplice per speculare sui mercati finanziari.
Nella finanza operativa lo spread può assumere diversi significati. In linea generale, lo spread si riferisce alla differenza tra due prezzi, tassi o rendimenti, cioè il differenziale tra i prezzi, quindi di domanda e offerta, di un titolo o di un'attività, come un'azione, un'obbligazione, un cambio o una commodity.
Questo è noto come spread BID-ASK, che tradotto significa spread DENARO-LETTERA e si riferisce al divario tra i prezzi di domanda, cioè da parte degli acquirenti e di offerta, ossia dalla parte dei venditori.
Lo spread può anche riferirsi alla differenza di una posizione di trading assunta da un trader, vale a dire la differenza tra una posizione corta (cioè di vendita) in un contratto future o in una valuta e una posizione lunga (cioè di acquisto) in un'altra.
Oltre a questo primo esempio, lo spread può anche essere riferito alla differenza tra l'importo pagato da un dealer, all'emittente di un titolo sul mercato primario, rispetto al prezzo a cui lo stesso dealer lo vende al pubblico.
Ma lo spread, oltre a codificare una definizione dai risvolti operativi, può anche essere considerato come un barometro per misurare il grado di liquidità di un mercato. Lo spread BID-ASK, già descritto sopra, polarizza più di altri l’attenzione dei trader, perché è influenzato da una serie di fattori:
Nell’attività di trading professionale, solitamente le operazioni di spread vengono effettuate su opzioni o contratti futures. Queste operazioni vengono eseguite per produrre un'operazione netta complessiva con un valore positivo chiamato, appunto, spread.
Definito in senso generale lo spread, cerchiamo adesso di contestualizzare i vari tipi di spread e le relative implicazioni operative. Proviamo a semplificare il concetto.
Lo spread trading consiste nell’apertura di una posizione di acquisto e una di vendita su due strumenti differenti, in quantità predeterminate. Questi due asset nel gergo vengono chiamati legs, cioè gambe, nel senso che ciascun componente dell’operazione, cioè le gambe, deve camminare insieme ad un altro.
In sintesi, l’apertura di posizioni opposte osserva un differenziale, definito per l’appunto SPREAD.
Per fare spread trading si acquista uno strumento (LONG) e se ne vende un altro (SHORT), contemporaneamente, per determinate quantità. La scelta dell’asset e le quantità dipendono dalle strategie di trading che si vogliono realizzare. Ad oggi, gli asset maggiormente utilizzati sono le materie prime, per varie ragioni riguardanti prezzi e stagionalità. Ad ogni modo, si può scegliere qualsiasi tipologia di asset.
Ad esempio, come potete nei grafici di oro e argento: una strategia di spread trading comunemente usata, prevede la selezione di due asset dello stesso settore, perché la maggior parte delle volte dovrebbero esprimere un andamento coerente, cioè muoversi nella stessa direzione. Ad esempio, si possono scegliere due azioni di uno stesso settore Si potrebbero ad esempio scegliere due pezzi da novanta tra i titoli bancari, come Intesa Sanpaolo e Unicredit. Tra poco, nell’esempio pratico, utilizzeremo proprio questi due titoli.
Abbiamo detto che vanno presi due asset dello stesso settore poiché abbiamo la necessità che si muovano nella stessa direzione. Ebbene, per guadagnare con lo spread trading occorre acquistare il titolo più forte e vendere quello più debole tra i due. Una posizione composta per cercare di ottenere un profitto dalla differenza di performance dei due asset negoziati.
Quindi, la bravura dello SPREAD TRADER deve essere quella di saper individuare due titoli dello stesso settore che vadano nella stessa direzione, ma con intensità differenti, aprendo una posizione LONG sul titolo più forte, cioè meglio impostato in termini di forza relativa e una SHORT quello più debole.
Sembra facile vero? Vero, ma ovviamente ci sono delle puntualizzazioni da fare.
Non esiste una sola modalità per applicare lo spread trading agli investimenti. Detto questo, si potrebbe pensare che sia sufficiente aprire una posizione di acquisto e una di vendita su due asset correlati e attendere. Così non è, perché acquistare e vendere contemporaneamente è sicuramente il concetto di base di questa strategia ma, come sappiamo, il mercato deve sottostare ad alcune dinamiche e non sempre due asset hanno la stessa evoluzione.
Ecco perché potresti trovarti prevalentemente davanti a due situazioni diverse, applicando di conseguenza due strategie diverse:
In questa situazione la forza relativa di un asset è maggiore rispetto a quella di un secondo asset.
Ciò significa che con il passare del tempo le due linee di prezzo aumenteranno la propria distanza, assumendo una formazione divergente sul grafico.
In termini pratici, se le azioni ALFA hanno una crescita costante del 5% a settimana le azioni BETA hanno una crescita costante del 2%, con il passare del tempo la distanza tra i due valori sarà sempre maggiore. In questo caso lo spread trading si attiverà, molto semplicemente, andando LONG sul più forte e SHORT su quello meno forte.
Questa situazione si presenta invece quando due asset, cioè l’azione ALFA e l’azione BETA, di uno stesso settore, si trovano in condizioni opposte; vale a dire che una, l’ALFA, sta sovraperformando, mentre l’altra, la BETA, sta sottoperformando, rispetto ad un valore medio espresso dall’indice di settore.
Ciò significa che l’evoluzione futura porterà, con ogni probabilità, l’azione ALFA a scendere, proprio perché più in alto e viceversa.
Applicando l’analisi tecnica classica, per affinare il lavoro, si potrebbero individuare i livelli sui quali attivare stop loss e take profit, entrando SHORT sull’azione più performante (ALFA) e andando invece LONG su quella meno performante.
Così costruita, questa strategia, assumerà un andamento convergente proprio perché il mercato tenderà a riallineare le quotazioni su valori piè equilibrati e comunque in linea con l’indice di settore.
Per operare con lo Spread trading è necessario comunque individuare gli strumenti giusti da tradare. A tal fine cerchiamo di analizzare un esempio pratico.
Osservando il grafico comparativo tra i titoli presi in esame, abbiamo selezionato un periodo di validazione, preventivo all’attivazione dell’operazione di spread trading, ricompreso nell’area verde. Osservando attentamente si può vedere come dai minimi di inizio maggio, Unicredit non li abbia doppiati nel luglio successivo, mentre Bca Intesa ne ha segnati di nuovi. Confrontando i minimi si quindi apprezzato un doppio minimo ascendente per Unicredit e discendente per Bca Intesa.
Abbiamo quindi usato il titolo Unicredit come il titolo più forte, cioè sul quale andare LONG, e di conseguenza siamo andati SHORT su Banca Intesa, confezionando un’operazione tesa ad intercettare il differenziale che sarebbe seguito nel periodo successivo. Sempre dal grafico si percepisce visivamente che si è andati incontro ad una operazione di Spread Trading divergente, con ritmi diversi di ascesa che hanno confermato lo stato di “titolo più forte” per Unicredit e quello “più debole” di Bca Intesa.
Arrivando fino ad oggi, l’operazione avrebbe avuto questo risultato.
E’ consigliabile esporsi su entrambe le side per un importo simile
Risultato netto: 4.290 – 2.722 = 1.568 €
Gli investimenti comportano sempre il rischio di perdita del capitale.
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