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Trade Republic vs Fineco è una domanda ricercata se operi dall’Italia e vuoi decidere tra un broker low-cost e una banca/broker integrata. In questo articolo cercheremo di rispondere alle domande che probabilmente più ti fai analizzando in dettaglio commissioni, piattaforme, mercati disponibili, fiscalità italiana, sicurezza e pro/contro di entrambi, per aiutarti a scegliere con consapevolezza.
Pro Trade Republic
Contro Trade Republic
Pro Fineco
Contro Fineco
Quando si valuta quale piattaforma scegliere tra Trade Republic vs Fineco, il primo elemento da considerare è il costo complessivo delle operazioni di trading. Pertanto, facciamo una breve carrellata.
Tieni conto che le spese possono variare in base al tipo di investimento (per esempio, azioni, ETF, PAC), alla frequenza di quanto fai trading e ai costi accessori come cambio valuta o inattività.
Panoramica sintetica dei principali costi per entrambi i broker:
Trade Republic
Il valore degli investimenti può variare e si può ricevere meno dell'importo iniziale.
Fineco
Investire comporta rischi di perdite.
Per i nuovi clienti è disponibile una promozione Fineco con fino a 100 ordini di trading senza commissioni utilizzando il codice OM100RA, offerta soggetta a termini e condizioni consultabili sul sito ufficiale della banca.
Entrambi i broker consentono di depositare e prelevare fondi tramite bonifico SEPA, con tempi medi di 1-2 giorni lavorativi.
| Trade Republic visita il sito>> | Fineco visita il sito>> | ||
| Depositi gratuiti tramite IBAN personale. | Bonifici SEPA in entrata e uscita gratuiti. | ||
| Prelievi gratuiti sopra la soglia minima stabilita (circa 100 €). | Possibilità di gestire i fondi anche tramite carta di debito Fineco. | ||
| Nessuna commissione di mantenimento conto o di inattività. | Nessun canone per il conto trading base. | ||
| - | Costi da verificare solo per prelievi in valuta estera o da conti non SEPA. |
| Trade Republic visita il sito>> | Fineco visita il sito>> |
| Depositi gratuiti tramite IBAN personale. | Bonifici SEPA in entrata e uscita gratuiti. |
| Prelievi gratuiti sopra la soglia minima stabilita (circa 100 €). | Possibilità di gestire i fondi anche tramite carta di debito Fineco. |
| Nessuna commissione di mantenimento conto o di inattività. | Nessun canone per il conto trading base. |
| - | Costi da verificare solo per prelievi in valuta estera o da conti non SEPA. |
Pertanto, entrambe le soluzioni garantiscono flessibilità e sicurezza nei trasferimenti, con una differenza, che Fineco offre l’integrazione completa con funzioni bancarie tradizionali.
La user experience rappresenta un fattore da considerare per una scelta tra Fineco trading e Trade Republic.
Da un lato, Trade Republic è interamente basata su app mobile, semplice e immediata. D'altro canto, Fineco ci offre un ecosistema completo con piattaforma web, desktop e mobile (ideale per chi desidera più strumenti di analisi e personalizzazione).
FinecoX è la piattaforma di trading Fineco, pensata e sviluppata per chi desidera un’esperienza professionale.

Infatti, potrai accedere a mercati globali con strumenti come:
Questa piattaforma è il risultato dell'evoluzione dell'ormai dimessa Powerdesk ed è disponibile sia su web che app mobile, con una dashboard modulare personalizzabile e strumenti di analisi tecnica in tempo reale.
L’app di Trade Republic è costruita con una logica “mobile first”. Cerchiamo di spiegare cosa significa. Si traduce in registrazione rapida, interfaccia pulita, ordini eseguibili in pochi tap e PAC automatici, che puoi configurare direttamente dallo smartphone.
L’obiettivo? Ridurre al minimo la complessità delle operazioni e rendere l’investimento accessibile anche agli utenti meno esperti.

In questo senso, Trade Republic privilegia la semplicità. D'altra parte, FinecoX punta sulla completezza.
Riguardo a prodotti e mercati, con Trade Republic e Fineco abbiamo l'imbarazzo della scelta, soprattutto con offerte per il nostro Paese, pensati a grandi e piccoli investitori. Ma hanno pensato anche alla famiglia, come nel caso dell'apertura di un conto Fineco.
In linea di massima, Trade Republic vs Fineco:
Offre una grande varietà e scelta molto ampia e in Italia: azioni, ETF, obbligazioni, derivati (opzioni, futures), CFD, fondi e piani di accumulo.
Investire comporta rischi di perdite.
L’accesso ai mercati internazionali è esteso, coprendo Europa, USA, UK e Asia, con possibilità di operare in diverse valute.
Trade Republic consente di investire in azioni, ETF, ETC e criptovalute, risultando interessante anche per chi vuole usare Trade Republic per criptovalute in ottica di lungo periodo. L’offerta si concentra sull’essenziale, cioè con PAC automatizzati e importi minimi ridotti, ma non include strumenti derivati complessi come futures o opzioni.
Il valore degli investimenti può variare e si può ricevere meno dell'importo iniziale.
In Italia la fiscalità sugli investimenti è stato sempre uno degli aspetti più delicati della gestione del conto. Nella scelta tra broker esteri e banche italiane dobbiamo anche considerare questi aspetti.
Le differenze principali riguardano la gestione delle imposte su plusvalenze e minusvalenze.
Trade Republic è sostituto d'imposta e ha introdotto per i clienti italiani il regime amministrato (dal 2024 per i nuovi conti).
Tenete presente che in passato, gli utenti operavano in regime dichiarativo, cioè, era necessario inserire manualmente i dati in dichiarazione dei redditi e calcolare imposte e compensazioni.
Oggi questo è cambiato, perché il nuovo sistema riduce la complessità per l’investitore italiano, ma è sempre consigliato verificare il regime applicato al proprio conto.
Essendo una banca italiana, Fineco opera automaticamente in regime amministrato, trattenendo le imposte (26% su capital gain e dividendi) e gestendo le compensazioni tra plus e minusvalenze.
Questo permette una totale semplificazione fiscale, aspetto rilevanti per noi clienti italiani. Perciò non deve fare nulla, perché la stessa banca calcola e versa le tasse per suo conto.
Quindi, chi cerca semplicità fiscale potrebbe preferire Fineco, mentre chi cerca maggiore autonomia può valutare Trade Republic.
La sicurezza del capitale e dei titoli custoditi è un altro aspetto da considerare per fare una scelta ponderata.
Fineco: è una banca italiana regolamentata da Banca d’Italia e Consob, con fondi protetti fino a 100.000 € dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi. È inoltre quotata in Borsa e dispone di una solida struttura patrimoniale.
Trade Republic: invece, è una fintech tedesca supervisionata da BaFin e Banca Centrale Europea, con titoli custoditi da partner come HSBC Germania e liquidità protetta fino a 100.000 €.
Suggerimento: per entrambi i broker, è consigliabile attivare l’autenticazione a due fattori (2FA), usare password robuste e controllare regolarmente la custodia titoli e i documenti informativi.
Investire comporta rischi di perdite.
Il valore degli investimenti può variare e si può ricevere meno dell'importo iniziale.
Dopo questa panoramica comparativa, per avere una visione completa di ognuno dei due broker, ti invitiamo a leggere la recensione completa di Fineco e le opinioni su Trade Republic per scegliere con quale operare.
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