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La dichiarazione dei redditi è uno strumento con il quale il contribuente ha la possibilità di dichiarare il proprio reddito all'amministrazione fiscale. In questo articolo vi diremo tutto sulla dichiarazione dei redditi di quest'anno: quando si fa, scadenza, precompilata e tutte le FAQ.
Il 18 marzo è il termine entro cui i datori di lavoro o l’ente di previdenza devono rilasciare la certificazione relativa ai redditi percepiti nell'anno precedente alla dichiarazione. Come avviene già dal 2016, poi, dal 30 aprile di ogni anno l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione il modello 730 precompilato (per i lavoratori dipendenti), sia per chi lo vuole consegnare da solo tramite il sito dell'Agenzia delle Entrate, sia per chi si rivolge a Caf e professionisti.
NOTA. Parleremo di modello redditi PF e modello 730: il primo viene utilizzato solitamente dai titolari di partita Iva e da coloro che devono dichiarare redditi e altri proventi prodotti all'estero mentre il secondo, più comunemente conosciuto come dichiarazione dei redditi, è quello usato dai lavoratori dipendenti e dai pensionati.
Le scadenze fiscali per l'anno 2024, includono diverse date importanti e novità per quanto riguarda la dichiarazione dei redditi sia per i dipendenti e pensionati che per i titolari di partita IVA. Ecco un riassunto delle scadenze e delle principali novità:
1. Dichiarazione precompilata per partite IVA: a partire dal 2024, l'Agenzia delle Entrate fornirà una dichiarazione precompilata anche ai titolari di partita IVA, basata sui redditi dell'anno precedente e sugli oneri detraibili e deducibili. La disponibilità di questa dichiarazione precompilata è prevista entro il 30 aprile 2024.
2. Modello 730 online: la messa a disposizione del modello 730 online avverrà anch'essa entro il 30 aprile 2024, permettendo ai contribuenti di accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata.
3. Scadenza unica per la dichiarazione dei redditi: la scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi è stata unificata al 30 settembre 2024 per tutti i contribuenti, sia per i dipendenti e pensionati che utilizzano il modello 730 sia per i titolari di partita IVA che utilizzano il modello Redditi. Le date del 2 maggio e del 30 giugno per la presentazione cartacea del modello redditi PF attraverso un ufficio postale, nonché la precedente scadenza del 30 novembre per la presentazione telematica, non sono più applicabili per l'anno 2024.
4. Proroga per i titolari di partita IVA: a seguito dell'introduzione del concordato preventivo biennale, esclusivamente per l'anno in corso, la scadenza per la trasmissione del modello Redditi per i titolari di partita IVA è stata prorogata al 15 ottobre 2024.
Queste modifiche sono state introdotte per semplificare le procedure e il linguaggio fiscale, rendendo più agevole per i contribuenti la compilazione e l'invio delle dichiarazioni dei redditi. Le novità includono anche l'estensione delle tipologie di reddito che possono essere indicate nella dichiarazione semplificata, la possibilità di trasmettere la dichiarazione dei redditi senza sostituto d'imposta per tutti i contribuenti, e l'introduzione di nuovi quadri per la gestione di specifiche situazioni fiscali.
La dichiarazione dei redditi si presenta sotto forma di vari modelli. In particolare:
Tra questi modelli i più rilevanti sono:
Entro il 31 marzo 2024 occorre presentare la dichiarazione dell’imposta sulle transazioni finanziarie (Tobin tax) dell’anno precedente.
La dichiarazione dei redditi deve essere presentata:
Dal 30 aprile l'Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di dipendenti e pensionati il modulo 730 precompilato sul sito web dell'Agenzia delle Entrate. Per gli altri c'è la possibilità di presentarlo attraverso il Caf (centro di assistenza fiscale) o altri professionisti abilitati.
Per preparare il modello 730 precompilato, l'Agenzia delle Entrate utilizza le seguenti informazioni:
I dati contenuti nella Certificazione Unica che viene inviata all‘Agenzia delle Entrate:
Gli oneri deducibili comunicati all'Agenzia delle Entrate, quali:
Altri dati presenti nel registro fiscale: ad esempio, le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti anagrafici), pagamenti e compensazioni effettuati con il modello F24.
Il modello precompilato 730 viene messo a disposizione del contribuente, a partire dal 30 aprile di ogni anno, in un'apposita sezione del sito web dell‘Agenzia delle Entrate.
Per accedere a questa sezione è necessario disporre del codice PIN, che può essere richiesto online, accedendo al sito web dell'Agenzia ed inserendo alcuni dati personali, oppure in un ufficio dell'Agenzia delle Entrate, presentando la domanda insieme a un documento di identità. In alternativa si può utilizzare:
Nella sezione del sito web dedicata al 730, si può vedere in dettaglio un prospetto con l'indicazione sintetica delle entrate e delle uscite presenti nel 730 precompilato e le principali fonti utilizzate per la redazione della dichiarazione.
Se le informazioni in possesso dell'Agenzia delle Entrate sono incomplete, non vengono inserite direttamente nella dichiarazione ma vengono riportate nel prospetto corrispondente per consentire al contribuente di verificarle ed eventualmente indicarle nel 730. Ad esempio, l'atto di compravendita di un immobile può apparire nel registro fiscale, ma la cui destinazione è sconosciuta (non occupato, dato in prestito, ecc.).
La stessa tabella evidenzia anche le informazioni che sono incoerenti e quindi richiedono la verifica da parte del contribuente. Ad esempio, gli interessi passivi dichiarati dalla banca non sono inclusi nel 730 precompilato se superiori a quello indicati nella dichiarazione dell'anno precedente (gli interessi passivi pagati per i mutui generalmente diminuiscono negli anni).
Per tutte le informazioni, vai alla sezione “i passi da seguire“ della pagina web dell'Agenzia delle Entrate.
Il contribuente può accedere alla dichiarazione anche tramite il suo sostituto d'imposta che gli presta assistenza fiscale oppure tramite un CAF (centro di assistenza fiscale) o un professionista abilitato.
Chi presenta la dichiarazione al proprio sostituto d’imposta deve consegnare, oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1, che mostra la possibilità di attribuire l'8, il 5 e il 2 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche. Il sostituto d'imposta consegnerà al contribuente una copia della dichiarazione elaborata (con il modello 730-3) per assicurarsi che sia stata compilata correttamente. È consigliato che i contribuente controlli attentamente questo documento, al fine di cogliere eventuali errori prima che si manifestino sulle imposte dovute a fine anno.
Allo stesso modo, chi si rivolge a un CAF o a un professionista abilitato (consulente del lavoro, commercialista) deve consegnare oltre alla delega per l’accesso al modello 730 precompilato, il modello 730-1, il modello 730-1, che mostra la possibilità di attribuire l'8, il 5 e il 2 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche.
Il contribuente deve esibire al CAF o al professionista abilitato i documenti per compilare la dichiarazione e il CAF ha il dovere di verificarne la conformità. È importante sapere che i documenti relativi alla dichiarazione del 2022 devono essere conservati fino al 31 dicembre 2027 perché l'agenzia delle Entrate li può richiedere.
Il CAF o il professionista consegna al contribuente una copia della dichiarazione, modello 730-3, redatti sulla base dei dati e dei documenti presentati dal contribuente. Anche in questo caso si consiglia di controllare con attenzione che il modello sia stato compilato con tutti i documenti presentati per evitare errori.
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