Brokers
In questa recensione comparativa mettiamo a confronto WeBank vs Fineco, due istituti bancari che offrono, oltre a servizi di tipo bancario, anche piattaforme di trading attraverso cui attuare le proprie strategie di investimento. Andremo a coprire i principali aspetti: la regolamentazione, i costi, i servizi offerti dalle rispettive piattaforme, le differenze, i vantaggi e gli svantaggi e le recensioni da parte dell'utenza.
L'obiettivo è quello di aiutarti a comprendere quelle che sono le principali caratteristiche dei due servizi, posto che la scelta finale è soggettiva e dipende da quelle che sono le tue esigenze e necessità.
Come anticipato, la scelta fra una piattaforma e l'altra di investimento non dipende solo ed esclusivamente da fattori oggettivi ma anche e soprattutto da fattori soggettivi. Quindi, quello che cercheremo di fare in questo articolo non è decretare un vincitore assoluto, ma piuttosto operare un'analisi comparativa fra le due piattaforme.
A seconda di quello che è il tuo profilo come investitore potresti, ad esempio, prestare maggiore attenzione all'aspetto delle commissioni, se intendi effettuare un gran numero di transazioni, oppure a quello dell'intuitività, se ad esempio compi i primi passi nel mondo del trading online, oppure le funzionalità avanzate offerte da ciascuno di questi due servizi o anche l'offerta di prodotti disponibili. Ogni investitore è, del resto, un individuo unico e porta con sé esigenze particolari.
Prima di addentrarci nel vivo dell'analisi, può risultare utile avere una tabella che riassuma le caratteristiche di ciascun broker, che troverai di seguito.
Fineco | WeBank | ||||
⚖️ Regolamentazione | Consob | Consob | |||
💰 Deposito minimo | No | No | |||
📊 Prodotti | Azioni, ETF, Forex, fondi, obbligazioni, opzioni, futures, CFD | Azioni, obbligazioni, ETF, CW, Certificates, Derivati | |||
🎯 Conto demo | No | No | |||
Scopri di più → |
Per quanto riguarda le recensioni su TrustPilot, possiamo osservare come Webank abbia un punteggio decisamente più basso, pari a 2,2, a fronte dei 4,8 di Fineco. Se la differenza è sicuramente rilevante, bisogna evitare di giungere a conclusioni affrettate. In primo luogo, infatti, si tratta in entrambi i casi di servizi che offrono anche servizi bancari oltre che di trading, e la maggior parte delle recensioni negative lamentano problemi con lo sportello o le carte di credito, che hanno poco a che fare con la piattaforma di trading.
In secondo luogo, FinecoBank può contare su molte più recensioni (circa 41300) rispetto a Webank (che si ferma a 565). E un campione più ampio è anche tendenzialmente più equilibrato.
Uno dei fattori fondamentali per valutare un servizio di trading è sicuramente quello della sicurezza. Verifichiamo quindi l'affidabilità di Fineco e Webank rispetto al profilo della regolamentazione.
Fineco è uno degli istituti più solidi operanti in campo banking ed investimenti. Va da sé l'iscrizione al fondo nazionale di Garanzia e del Fondo Interbancario di tutela dei depositi, essendo poi iscritta al Registro Unico degli intermediari Assicurativi e Riassicurativi presso l'IVASS.Viene sottoposta alla vigilanza della Banca d'Italia e della Consob. Inoltre l'istituto è estremamente rinomato, con una base di utenza di circa 1,3 milioni.
Webank fa parte del gruppo Banco BPM. Vengono offerti sia servizi di banking che servizi di trading. Quindi, sotto questo profilo è simile a Fineco, potendo contare su una licenza bancaria, e tutte le garanzie che ne derivano, oltre ad essere ovviamente sotto vigilanza prudenziale della Consob. Inoltre, la piattaforma di trading, dalla sua costituzione, non ha mai subito violazioni informatiche importanti, ad ulteriore riprova della sicurezza del servizio a 360 gradi, sia sotto il profilo legislativa che sotto quello informatico.
Dopo avere visto le due opzioni sotto il profilo della sicurezza e della regolamentazione, andiamo adesso ad analizzare il profilo dei costi e delle commissioni di questi due servizi di trading online.
Vediamo quali sono i costi per accedere al trading con Fineco.
Analizziamo la struttura dei costi e delle commissioni di Fineco. Innanzitutto, occorre fare una premessa fondamentale: per operare sulla rispettiva piattaforma di trading online, è necessario possedere un conto corrente Fineco. Questa è, in effetti, la prima voce di spesa che dobbiamo prendere in considerazione per la quantificazione delle nostre attività di investimento. A meno che, ovviamente, non si disponga già di un conto corrente. Il costo per il conto è di 6,95 euro mensili.
Il conto trading però ha un sistema commissionale che è ottimo per chi investe piccole cifre perchè si basa sul controvalore dell'ordine. e sei un trader che muove 2000€ sul mercato hai una commissione di 3,80€. Se muovi 1500€ hai una commissione di 2,95€
Investire comporta rischi di perdite.
Il secondo profilo da analizzare è quello che riguarda e invece le commissioni applicate alle operazioni di negoziazioni degli strumenti finanziari. In questo caso non c'è un importo fisso, ma questo varia a seconda dello strumento con cui si opera. Il principio è che maggiore è il denaro investito, più ridotta è la rispettiva commissione. Scendendo più nello specifico, per quanto riguarda Azioni, obbligazioni, ETF e certificati in Italia e Europa sotto i 99 euro di commissioni generate nel mese andremo a pagare 19 euro di commissione, mentre si pagano 9,95 euro nella fascia 100-1500 euro al mese, e 6,95 dai 1500 euro fino a 2500 euro mensili, per poi pagare la commissione più ridotta, pari a solo 2,95 euro dopo questa fascia.
Relativamente invece ad azioni, obbligazioni, ETF e certificati in Stati Uniti e Canada, pagando dai 12,95 dollari/25,00 dollari canadesi, riducibili a 3,95 dollari/10,00 dollari canadesi a seconda del capitale investito.Infine, le commissioni di futures e opzioni partono da 8,95 euro, nella fascia di investimento più bassa, fino a 0,95 nella fascia di investimento più alta.
Vediamo ora quali sono i costi per accedere al trading con Webank.
La struttura delle commissioni e dei costi di Webank trading appare forse come più complessa. Il primo costo da prendere in considerazione è quello relativo alla piattaforma proprietaria T3. Il canone mensile è pari a 30 euro, il quale però si riduce a zero se si effettuano operazioni per almeno 50 euro di commissione nel mese di calendario. Ovviamente questo va a scoraggiare, da un lato, i piccolissimi investitori, i quali si ritrovano ad affrontare, a fronte di un importo investito relativamente ridotto, una spesa di canone mensile piuttosto rilevante.
La seconda tipologia di costo da considerare è quello per la quotazione in tempo reale. In particolare, il canone mensile da pagare è fra i 5 e i 20 euro per i mercati esteri, mentre è gratuito per il mercato italiano
Ci sono poi, come abbiamo visto per Fineco, dei costi che si ricollegano alle operazioni di negoziazione effettuate all'interno della piattaforma. Nello specifico ci sono due tipologie di piani fra cui è possibile scegliere: costo fisso e costo variabile. All'interno di ogni tipologia di piano, ci sono 5 fasce diverse a cui si viene assegnati a seconda della quantità di denaro investito: maggiori le commissioni applicate nel mese precedente (quindi, maggiore l'attività del trader), minori sono le commissioni. Il primo livello va da 0 a 500 euro. Il secondo da 500 a 1000 euro. Il terzo da 1000 a 1500 euro. Il quarto da 1500 a 2000 euro. Il quinto da 2000 euro in poi.
Ad esempio, la commissione fissa va da 12 euro a 2,75 per azioni, obbligazioni ed ETF sul mercato Italiano ed UE, con fasce intermedie di 8, 6 e 4 euro. Mentre per il profilo variabile si va dallo 0,19% allo 0,13% nella quinta fascia per azioni, obbligazioni ed ETF sul mercato italiano ed UE. Per le azioni USA invece i costi salgono, da 15,9$ a 6,9$, a prescindere che ci scelga il profilo fisso o quello variabile. Per i derivati A da 9 euro a 3 euro. Mentre per le azioni Londra da 12,5£ a 7,5£ e cosi via.
Ulteriore punto da tenere in considerazione è che il mancato raggiungimento dell'operatività nel mese non determina un immediato declassamento alla classe di appartenenza. La regola è che si può scendere di massimo una classe al mese. Quindi, ad esempio, se nel mese di Settembre generiamo commissioni per 2000 euro, mentre nel mese di Ottobre generiamo commissioni per soli 500 euro, la classe a cui verremmo assegnati è la quarta e non la seconda.
Ecco una spiegazione dettagliata delle piattaforme.
La piattaforma di trading per Fineco è PowerDesk. La nostra opinione è positiva: si tratta di una piattaforma ricca di funzionalità, con numerosi strumenti di analisi, sia tecnica che funzionale. Come, ad esempio, grafici, quotazioni in tempo reale e prodotti per il monitoraggio costante dell'andamento dei propri investimenti finanziari. Con PowerDesk è possibile l'accesso a MTA, SeDeX, Nasdaq, Amex, Nyse, Euronext (Francia, Olanda, Portogallo) Xetra, Ibex, Lse (Sets), Virt-x, Hex25, Idem, Eurex, CME, Forex, TLX, EuroTLX, Mot e EuroMot.
Lo strumento è inoltre estremamente organizzato dal punto di vista visivo, ed è possibile visualizzare tutti i dati e le informazioni necessarie grazie ad una struttura orizzontale, senza la necessità di andare ad effettuare alcun tipo di configurazione. Affianco a PowerDesk è poi disponibile, da qualche anno, anche FinecoX. Piattaforma estremamente intuitiva, adatta a chi muove i primi passi nel mondo del trading e degli investimenti. In conclusione, Fineco offre un ampissimo ventaglio di alternative in grado di soddisfare le più diverse esigenze, sia quelle degli investitori più esperti che quelle degli investitori alle prime armi.
Dal punto di vista operativo Webank offre l'innovativa piattaforma T3. Anche qui abbiamo un ampissimo ventaglio di alternative e possibilità, con strumenti di analisi complessi, possibilità di trading automatico, funzionalità multi-device e ampie possibilità di personalizzazione in relazione alle proprie esigenze personali, il tutto in un ambiente intuitivo, user-friendly, adatto a tutte le tipologie di utenti ed investitori.
Disponibile anche la versione mobile, e con l'app Trading T3 Webank si ampliano ulteriormente le proprie possibilità di investimento. Eliminazione totale delle barriere spaziali e temporali: potrete fare trading ovunque vi troviate, monitorare costantemente i propri investimenti, senza perdere tempo prezioso.
Abbiamo offerto una panoramica generale delle caratteristiche dei due broker, ma quali sono le principali differenze?
Per quanto riguarda la piattaforma, dal punto di vista tecnico, Fineco è forse superiore, offrendo fra l'altro la possibilità di operare sul Forex. Quindi, maggiori opportunità operative. Webank, d'altro canto, risulta essere una piattaforma comunque valida e, soprattutto, con ampie possibilità di personalizzazione. Nonostante ci siano piattaforme più intuitive di quelle offerte da Fineco e Webank per gli investitori alle prime armi, restano in ogni caso ottime alternative per chiunque intenda effettuare operazioni di investimento in autonomia.
Tirando le somme, possiamo dire che si tratta in entrambi i casi di servizi di trading validi, sicuri e regolamentati, che offrono un ampio ventaglio di possibilità di investimento e trading. Il profilo più problematico, soprattutto per quanto riguarda Fineco, è quello relativo alle commissioni elevate per i piccoli investitori. D'altro canto, anche Webank presenta un canone relativamente importante sotto la soglia di 50 euro di commissioni generate. Dal punto di vista tecnico, il giudizio è invece positivo per entrambi.
Queste informazioni sottolineano l'importanza di approcciare al trading online con una solida conoscenza dei mercati, una strategia ben definita, e una consapevolezza dei rischi coinvolti.
Vantaggi
Fineco
Webank
Svantaggi
Fineco
Webank
Non sei ancora convinto? Leggi altre comparative di Fineco:
Investire comporta il rischio di perdite.
XTB
Il 76% dei conti perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.
Il 68 % dei clienti perde denaro nel trading di CFD.
Il 74% dei conti degli investitori perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.
Il 75,5% dei conti degli investitori perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.
Investire comporta il rischio di perdite.
XTB
Il 76% dei conti perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.
Il 68 % dei clienti perde denaro nel trading di CFD.
Il 74% dei conti degli investitori perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.
Il 75,5% dei conti degli investitori perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.