Borsa
Comprare azioni prima del dividendo implica conoscere bene ogni dettaglio che riguarda i dividendi.
In finanza, un dividendo è la parte degli utili di una società che viene distribuita agli azionisti, come remunerazione per il capitale investito. In pratica, è una quota degli utili netti che la società decide di distribuire ai suoi proprietari, ovvero gli azionisti, in base al numero di azioni che detengono.
Per comprendere al meglio il meccanismo di stacco e incasso del dividendo, occorre avere ben chiare 3 date fondamentali: data di stacco, ex-dividend, record date.
Per questo è molto importante tenere d'occhio il calendario dei dividendi della Borsa italiana.
Facciamo un esempio pratico per capire meglio: se una società ha una data di stacco il 15 luglio e una data di pagamento il 20 luglio, chi compra il titolo il 14 luglio o prima riceverà il dividendo alla data di pagamento, perché il titolo era in suo possesso alla data di registrazione. Chi compra il titolo il 15 luglio o successivamente non riceverà il dividendo. Si troverà poi i soldi del dividendo sul proprio conto il giorno 20 luglio.
Ecco come si può presentare online la tabella delle date relative ai pagamenti (fonte nasdaq.com):
Il processo di distribuzione dei dividendi prevede diverse fasi: l'approvazione del bilancio da parte dell'assemblea degli azionisti, la decisione sulla distribuzione degli utili, la determinazione dell'importo e delle modalità di pagamento, e infine l'effettivo pagamento agli azionisti.
Ecco i passaggi più nel dettaglio:
Ora che abbiamo fatto queste importanti precisazioni, possiamo rispondere alla vera e propria domanda: conviene comprare prima del dividendo?
Direi che possiamo rispondere capendo quali sono i vantaggi, quali sono i rischi di investire in dividendi e facendo un esempio pratico.
Investire comporta rischi di perdite.
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Investire comporta un rischio di perdita.
I principali vantaggi dell'investire in azioni che distribuiscono dividendi sono il reddito passivo generato dalla ricezione regolare dei dividendi e il potenziale di apprezzamento del capitale, ovvero la crescita del valore delle azioni nel tempo. Infatti, il dividendo va a incrementare il total return di un’azione che non è quindi dovuto solo dall’apprezzamento del valore.
La distribuzione regolare dei dividendi mensili può poi essere interpretata come un segnale della buona salute finanziaria dell'azienda e della sua capacità di generare profitti.
L'effetto ex-dividendo si verifica quando il prezzo di un'azione diminuisce in corrispondenza della data di stacco del dividendo, ovvero il giorno in cui gli acquirenti dell'azione non hanno più diritto a ricevere il dividendo appena distribuito dalla società. Questo calo di prezzo è una conseguenza diretta della riduzione del patrimonio netto della società a seguito della distribuzione del dividendo.
In teoria, il prezzo dell'azione dovrebbe diminuire di un importo pari al dividendo netto per azione, poiché l'azienda ha distribuito una parte della sua cassa (della sua liquidità) agli azionisti. Ovviamente il fatto che l’azienda si privi di qualcosa (di una parte della liquidità) fa diminuire il valore dell’azienda stessa.
Tuttavia, questa diminuzione potrebbe essere inferiore o superiore all’importo del dividendo, anzi, lo sarà quasi certamente. Questo accade perché le azioni rimangono titoli quotati in borsa, soggetti alla volatilità del mercato. Ipoteticamente, in una fase di mercato particolarmente vigorosa, lo stacco del dividendo potrebbe essere totalmente compensato dal rialzo del prezzo dell’azione.
È importante però ricordare quanto detto all’inizio dell’articolo: i dividendi sono tassati, quindi in una ipotetica fase di mercato “piatta” incasseresti un dividendo netto inferiore al calo dell’azione.
Ipotizziamo di avere 1 azione ALFA che prima dello stacco quota 100 euro. L’azienda ha sede in Italia (tassazione del dividendo pari al 26%). Il 21 luglio stacca un dividendo di 4 euro (yield del 4%).
Se, per ipotesi, il mercato non si muove, il 21 luglio l’azione quoterà 96 (100 della seduta precedente meno 4 di dividendo). Il giorno di pagamento del dividendo (ipoteticamente il 23 luglio) riceveremo 2,96 euro di dividendi, ovvero i 4 euro tassati al 26%.
Per avere una situazione neutrale, l’azione dovrebbe guadagnare all’incirca l’1.10% per crescere da 96 post stacco a 97,05 e compensare pertanto le tasse pagate sul dividendo.
Questo ci fa capire come raramente è conveniente acquistare un’azione poco prima dello stacco del dividendo.
La vera domanda è quindi: quando comprare azioni da dividendo? Non si può rispondere in modo preciso.
La strategia del dividend investing consiste nel costruire un portafoglio di investimenti, tipicamente azioni, focalizzato su aziende che distribuiscono regolarmente una parte dei loro profitti agli azionisti sotto forma di dividendi. L'obiettivo principale è generare un flusso di reddito passivo e, potenzialmente, ottenere una crescita del capitale nel tempo.
In altre parole, invece di puntare solo sulla crescita del valore dell'azione (capital gain), il dividend investing cerca di ottenere profitti anche attraverso i dividendi, che possono rappresentare una fonte di reddito stabile e prevedibile.
Quando si vanno ad acquistare azioni di questo tipo non è necessario guardare se lo stacco del dividendo è imminente. Deve essere tutto calato all’interno una strategia molto più ampia che deve comprendere anche la valutazione aziendale al fine di poter acquistare un’azione a un prezzo giusto, se non addirittura conveniente. Il momento giusto per comprare potrebbe essere anche un giorno molto distante dal giorno di stacco del dividendo. Oppure anche molto vicino. Dipende dalle dinamiche di mercato.
In generale, non c'è un vantaggio netto a vendere le azioni prima o dopo lo stacco del dividendo, a parità di condizioni. Tuttavia, la scelta può dipendere da diversi fattori, tra cui la presenza di eventuali minusvalenze da compensare e le commissioni di negoziazione:
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