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Growth investing: cos’è e come funziona

Il growth investing si concentra su aziende con alto potenziale di crescita, offrendo alti ritorni ma anche alti rischi. Scopri i principi, vantaggi e rischi di questa strategia di investimento.
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Il growth investing può essere definito, in breve, come il processo di allocazione dei capitali in aziende che hanno un elevato potenziale di crescita, come società small caps e startup. Queste sono società con ritmi di crescita di gran lunga maggiori rispetto alla media. Quindi, alti ritorni potenziali a cui si associano però anche alti rischi di perdita del capitale. Nel corso di questa breve guida andremo ad approfondire il concetto, parlando poi anche della differenza con un'altra modalità di investimento: il value investing.

Growth investing: cos'è

Si tratta di una strategia di investimento basata sulle società che hanno alto potenziale di crescita, generalmente in settori in rapida espansione, come, ad esempio, quello della realtà virtuale, delle biotecnologie, della robotica e dell'intelligenza artificiale. Quindi, uno dei primi passi che l'investitore compie nell'analizzare l'azienda su cui investire è quello dell'individuazione dei settori di attività che presentano la crescita più elevata. All'interno, poi, di tali settori è necessario individuare le società potenzialmente più performanti. E ciò avviene attraverso l'analisi fondamentali, analizzando vari fattori, fra cui price earning (P/E), le performance delle azioni, il rendimento, i margini di profitto, le performance storiche dell'azienda oltre che l'analisi della concorrenza.

Growth investing: come funziona

Il metodo del Growth investing si basa su alcuni principi fondamentali:

  1. Selezione delle azioni: La scelta delle giuste azioni è fondamentale nel growth investing. Gli investitori cercano di identificare le aziende che mostrano segni di crescita elevata in termini di vendite, utili o flusso di cassa. Questo può implicare l'analisi dei bilanci, l'esame delle tendenze del settore e la comprensione dei prodotti o dei servizi dell'azienda. Gli investitori cercano anche segnali che l'azienda possa sostenere questa crescita nel lungo termine, come una solida gestione, un marchio forte o un vantaggio competitivo duraturo.
  2. Ritorno sull'investimento: la maggior parte dei growth investor è interessata alla crescita del prezzo delle azioni piuttosto che al rendimento dei dividendi. L'idea è che le aziende in crescita reinvestiranno i loro utili per espandere ulteriormente il business, il che dovrebbe portare a un aumento del prezzo delle azioni nel tempo.
  3. Tempo di detenzione: Il growth investing spesso richiede un orizzonte temporale a lungo termine. Le aziende in crescita possono richiedere tempo per svilupparsi e raggiungere il loro pieno potenziale. Gli investitori devono essere pazienti e disposti a tenere le azioni per un periodo di tempo più lungo per realizzare un ritorno significativo sull'investimento.
  4. Tolleranza al rischio: il growth investing può comportare un livello di rischio relativamente elevato. Questo perché le aziende in crescita possono essere più vulnerabili alle fluttuazioni del mercato e alle variazioni economiche rispetto alle aziende più stabili. Inoltre, dal momento che queste aziende spesso hanno prezzi delle azioni elevati rispetto ai loro guadagni attuali (un alto rapporto prezzo/utili), c'è il rischio che l'azienda non possa soddisfare le alte aspettative di crescita.
  5. Ricerca: La ricerca è un elemento chiave del growth investing. Gli investitori devono monitorare attentamente le tendenze di settore, le condizioni economiche generali e le specifiche dell'azienda. Questo può includere l'analisi dei bilanci, la comprensione dei prodotti o servizi dell'azienda, l'analisi delle tendenze del mercato e del settore, e la valutazione della gestione dell'azienda.

Il successo nel growth investing richiede quindi un'attenta selezione delle azioni, pazienza e la capacità di tollerare un certo grado di volatilità e rischio.

Investire in azioni growth può essere molto gratificante, ma richiede un'attenta selezione delle azioni e una comprensione delle tendenze di mercato emergenti. Se sei un investitore interessato al growth investing, i settori della farmaceutica e delle energie rinnovabili possono offrire ottime opportunità. Per aiutarti a navigare in questi settori complessi, abbiamo curato una serie di articoli dettagliati sulle migliori azioni farmaceutiche e le migliori azioni di energia rinnovabile.

Vantaggi e svantaggi dell'investing for growth

La strategia di growth investing comporta vari vantaggi e svantaggi. Vediamoli.

Vantaggi del growth investing

  1. Alta crescita potenziale delle azioni: c'è una correlazione diretta fra il potenziale movimento di prezzo dell'azione e il potenziale di crescita dell'azienda. Ovviamente maggiore è la crescita maggiori sono i ritorni finanziari. Quindi, uno dei primi vantaggi è proprio l'alto potenziale di ritorno economico;
  2. Apprezzamento del capitale: a differenza di altre modalità di investimento, l'apprezzamento del capitale potenziale è ai massimi livelli laddove le aziende finiscano effettivamente per crescere.

Rischi del growth investing

  1. Possibilità di sbagliare previsione: Non è detto che un'azienda che cresce ad un ritmo esplosivo continui a farlo nel corso del tempo. Del resto, dopo una sbornia di crescita, c'è la possibilità che la stessa azienda finisca per cadere bruscamente. Quello che sembra un astro nascente può rivelarsi, in un secondo momento, solo una cometa passeggera;
  2. Margine di sicurezza minore: questa modalità di investimento riguarda principalmente aziende a piccola e media capitalizzazione, che sono quelle con più potenziale di crescita ma allo stesso tempo meno sicure. Il rischio di fallimento di tali società è, per lo stesso motivo, più elevato.

Growth vs value investing

Growth investing e Value investing sono due strategie di investimento fondamentali con filosofie molto diverse: mentre gli investitori growth cercano di capitalizzare le aziende con alti tassi di crescita, gli investitori value cercano di trovare occasioni in aziende che ritengono siano sottovalutate dal mercato.

Del value investing abbiamo parlato già in modo approfondito. Qui ci interessa distinguere fra queste due strategie di investimento, le quali, tuttavia, presentano più di un'analogia, tant'è che risulta difficile tracciare dei confini netti. In generale potremmo dire che nel growth investing si guarda principalmente al tasso di crescita di un'azienda con una minore attenzione all'economicità del titolo, al prezzo di mercato. Questo comporta una volatilità tendenzialmente maggiore nella strategia growth e rischi tendenzialmente più elevati.

Dividend growth investing

"Growth Investing" e "Dividend Growth Investing" sono due strategie di investimento distinte che si concentrano su obiettivi differenti. Entrambe le strategie cercano la crescita, però mentre il growth investing si concentra sulla crescita del prezzo delle azioni, il dividend growth investing si concentra sulla crescita dei dividendi e sulla stabilità del reddito.

Il Dividend Growth Investing si concentra sull'investimento in aziende che non solo pagano dividendi, ma che hanno anche una storia di crescita costante dei loro dividendi nel tempo. Gli investitori di dividend growth sono interessati sia al flusso di reddito regolare fornito dai dividendi che all'eventuale apprezzamento del prezzo delle azioni. Questo tipo di strategia può essere particolarmente attraente per gli investitori che cercano un reddito stabile, come i pensionati.

Trader più famosi nel growth investing

Principali investitori 

All'interno dell'elenco degli investitori in crescita ci sono i seguenti trader:

  1. Rowe Price: secondo Rowe, la strategia deve focalizzarsi sempre e comunque sulle azioni in crescita e può essere considerato come il creatore della strategia di growth investing;
  2.  Phil Arthur Fisher che pubblicò nel 1958 un libro intitolato: "Common Stocks and Uncommon Profit" è conosciuto come uno dei grandi pionieri degli investimenti in crescita. Tra i suoi investimenti c'è l'acquisizione di quote di Motorola, che ha tenuto fino alla sua morte;
  3. Peter Lynch è uno dei grandi investitori che ha investito nella crescita; il loro slogan o motto è "investi in ciò che sai", in questo caso fallo in base a mercati in crescita da cui ci si aspetta un profitto. 

Conclusione

Abbiamo visto come il growth investing è uno tra i migliori stili di investimento e presenta potenzialmente degli alti vantaggi ma anche degli alti livelli di rischio. Alla fine devi valutare tu se questa modalità si adatta bene alle tue esigenze o se sia, piuttosto, preferibile approcciare altre modalità di investimento, magari con minori ritorni potenziali ma più sicure e stabili. Nello scegliere, poi, dovrai prendere in considerazione sia fattori oggettivi, come ad esempio il ciclo economico, che fattori soggettivi, come ad esempio il tuo tipo psicologico.

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