Fondi
Avrai certamente sentito parlare di ETP, ETF, ETN o ETC. Di che si tratta? Sono la stessa cosa o ci sono delle differenze? In questo articolo vedremo cosa sono gli ETP e quali sono i vantaggi che si hanno nell’utilizzare questi strumenti.
ETP è la sigla utilizzata per indicare Exchange Traded Product e ne avrai sicuramente già sentito parlare, o magari avrai sentito delle sue sottocategorie: ETF, ETC ed ETN.
Si tratta di uno strumento di investimento che tenta di replicare un indice, detto solitamente “indice sottostante”. La particolarità dell’andamento consiste ovviamente nel fatto che replicando l’indice sottostante, non ne superano mai la performance.
Gli ETP vengono scambiati come se si trattasse di azioni, hanno solitamente costi bassi e nel caso delle materie prime è persino possibile “acquistare” il bene materiale.
Tra i vantaggi degli ETP troviamo la semplicità d’uso, dato che invece di operare su diverse azioni di differenti società appartenenti allo stesso settore o indice, è possibile operare con un ETP avente un indice sottostante che comprende le società di tuo interesse.
Uno degli aspetti che spesso portano ad operare con ETP consiste nel fatto che vi sono società o titoli normalmente non accessibili. Ciò vuol dire che se vuoi operare con una società con cui non ti è possibile operare, ti è possibile farlo “indirettamente” operando con un ETP avente un indice sottostante che include la società di tuo interesse.
Le ETP si differenziano in 3 tipologie, aventi lievi ma sostanziali differenze.
Parlando di ETF ci si riferisce agli Exchange Traded Fund, la cui finalità è quella di replicare un asset o un insieme di asset finanziari, come ad esempio un indice.
Sono molto popolari in quanto i costi sono bassi e vengono gestiti passivamente.
Gli ETC, Exchange Traded Commodity, potrebbero essere considerati come degli ETF ma solo sulle materie prime. Il funzionamento è il medesimo e viene replicato un indice sottostante di materie prime o potrebbe essere direttamente replicato l’andamento di un paniere di materie prime.
Tra le materie prime vi sono ad esempio l’oro e il palladio, e di entrambi è possibile sfruttare ETP che permettano di contrattare sinteticamente (scambiando opzioni e contratti futures) o fisicamente (negoziando fisicamente la materia prima).
Seppur gli ETC siano specifici, non sono gli unici a replicare indici sottostanti sulle materie prime. Ad esempio, è possibile trovare diversi ETF per oro, palladio o altre materie prime.
Gli ETN, Exchange Traded Notes, possono essere visti come degli ETF in versione “titolo di debito”. Gli ETN pagano agli investitori un ammontare pari al rendimento previsto, alla data di scadenza, dell’indice sottostante.
Si tratta quindi di uno strumento simile alle obbligazioni in quanto alla scadenza gli investitori vengono rimborsati, seppure senza ricevere interessi.
ETF | ETC | ETN | |||
Fondo diversificato, di solito replica un indice di riferimento. | Fondo che può investire in un singolo elemento fisicamente o con contratti derivati. | Fondo che è simile ad un'obbligazione che replica un indice. |
Qui trovi un approfondimento sulle differenze tra ETF, ETC ed ETN.
Le ETP sono certamente uno strumento utilissimo e da attenzionare. Delle 3 tipologie gli ETF sono certamente quelli più economici e semplici da usare, e pertanto sono anche più diffusi ed utilizzati. Ti consigliamo di tenere le ETP in seria considerazione, specialmente per quanto riguarda le materie prime. Il fine dell’investimento non deve necessariamente essere il guadagno, potrebbero rivelarsi molto utili per arricchire il proprio portafoglio o per un investimento a lungo termine.
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