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Analisi top-down e bottom-up: metodologia ed esempi

L’analisi top-down parte dal macro al micro, mentre l’analisi bottom-up inizia dai dettagli aziendali. Scopri le fasi, esempi e vantaggi di entrambi gli approcci per investimenti consapevoli.
Analisi top down e bottom up (1)

Cosa sono l'analisi top-down e l'analisi bottom-up? Se siete soliti investire avrete sentito almeno una volta i termini Analisi Top-down o Bottom-up. Si tratta di termini molto popolari, non solo nel settore degli investimenti ma anche, ad esempio, in ambito economico e aziendale. Ma nonostante questo la maggior parte degli investitori tende comunque a confondere i due concetti. Noi siamo qui per chiarire le idee, spiegandoti con esempi cosa si intende con analisi top-down e bottom-up nel settore della finanza e degli investimenti.

Approccio con analisi top-down (dall'alto verso il basso)

L'analisi "Top-Down" parte dal macro (globale) e scende al micro (specifico).

Fasi dell'analisi top-down

Per sviluppare questa analisi fondamentale, è necessario seguire i seguenti passaggi:

  1. Analisi macroeconomica internazionale: analizzare il ciclo economico a livello internazionale è importante, in quanto questo influenza inevitabilmente la situazione finanziaria dell'Italia;
  2. Analisi macroeconomica nazionale: con particolare riguardo ai singoli settori economici, per individuare quelli in crescita e quelli in decrescita;
  3. Analisi della situazione aziendale: in questa fase si scende giù, andando a guardare gli aspetti che caratterizzano la singola azienda e la sua situazione finanziaria;
  4. Studio delle variabili di contesto: infine, l'analisi deve essere contestuale, con un occhio di riguardo a vari fattori, fra cui redditività aziendale, quota di mercato, efficienza dei costi, barriere all'ingresso, successo negli investimenti passati, leva sulla qualità del prodotto, evoluzione del profitto e prezzo target.

Approccio con analisi bottom-up (dal basso verso l'alto)

Quest’analisi è l'esatto opposto di "Top-Down", poiché il processo inizia con i dettagli e le parti più piccole dell'azienda. Cioè, si avvicina al processo decisionale da una posizione individuale e quindi passa attraverso variabili più globali.

Alcune fasi che si possono seguire quando si effettua un’analisi bottom-up per valutare il valore di un’azienda sono:

Fasi dell'analisi bottom-up

In questo processo di analisi è necessario seguire questi passaggi:

  1. Valutazione aziendale: la prima cosa da fare è analizzare l'azienda studiandone la posizione competitiva, tenendo conto delle variabili indicate al punto 3.
  2. Analisi di settore: si va quindi ad analizzare il settore e a cui appartiene l'azienda in un'ottica dinamica, per analizzare opportunità, rischi e competitors.
  3. Analisi macroeconomica: a questo punto si sale di nuovo su, andando quindi ad analizzare quello che è il più ampio contesto macroeconomico all'interno del quale l'azienda si inserisce.
  4. Analisi della storia finanziaria dell'azienda: ciò include la revisione dei rendiconti finanziari, come lo stato patrimoniale, il conto economico e il flusso di cassa, al fine di avere una visione delle prestazioni passate dell'azienda.
  5. Analisi delle operazioni dell'azienda: esaminare come funziona l'azienda, i suoi processi di produzione e distribuzione, i suoi canali di vendita e i suoi rapporti con fornitori e clienti.
  6. Identificare i punti di forza e di debolezza dell'azienda: valutare l'efficienza dei suoi processi, la qualità dei suoi prodotti o servizi, l'efficacia del suo team di gestione e la solvibilità finanziaria dell'azienda.
  7. Stima del valore futuro dell'azienda: utilizza la storia dell'azienda e le sue operazioni per stimare il valore futuro dell'azienda. Ciò può includere la proiezione del rendiconto finanziario e il calcolo dei multipli di valutazione.
  8. Confronta l'azienda con altre del settore: le informazioni dell'azienda vengono confrontate con quelle dei suoi colleghi nello stesso settore per identificare le caratteristiche distintivo, negativi o positivi, che i loro concorrenti non hanno.
  9. Analizzare le condizioni di mercato: con riferimento al mercato finanziario in cui è quotato il titolo, se magari ci troviamo di fronte ad un mercato ribassista o a Mercato rialzista. Se analizzassimo una società quotata alla borsa statunitense, dovremmo guardare l'indice S&P 500, ad esempio. 
  10. Analizzare gli indicatori macroeconomici: il passo successivo è valutare le variabili macroeconomiche come il tasso di disoccupazione, l’inflazione, i tassi di interesse, la crescita economica (variazione del PIL) tra gli altri, poiché potrebbero avere un impatto sull’azienda.

Entrambi questi tipi di analisi li puoi eseguire con dati fondamentali associati all'andamento del prezzo che puoi vedere con le piattaforme di trading semplici offerte dai seguenti broker.

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Esempi di analisi bottom-up

Supponiamo di voler analizzare la società di X. Il primo passo è analizzare i suoi rendiconti finanziari, come lo stato patrimoniale, il conto economico e il flusso di cassa. Possiamo anche osservare indici finanziari come il PER, il livello di leva finanziaria, il valore contabile dell'azienda, tra gli altri.

L'obiettivo è raccogliere quante più informazioni possibili per proiettare quale sarà il livello di reddito stimato per i periodi futuri. Ciò dipenderà dai piani dell’azienda e dalle aspettative aziendali.

L’azienda potrebbe trovarsi di fronte a grandi opportunità o, al contrario, ad alcune minacce che potrebbero influenzarne le prestazioni. Sarà quindi fondamentale valutare il settore e fare un confronto con i competitor. 

Supponendo che l’azienda si dedichi all’esportazione di bevande in bottiglia, è necessario analizzare quali aziende sono i suoi concorrenti, qual è la domanda prevista per i suoi prodotti, le tendenze del mercato, le preferenze dei consumatori, ecc.

Il prossimo passo sarà valutare il mercato finanziario in cui è quotato. Se ad esempio la società è quotata alla Borsa Italiana, è necessario valutare la performance dell'indice FTSE MIB.

Infine, bisogna tenere conto delle variabili macroeconomiche che abbiamo già citato, come l’inflazione, la disoccupazione e la crescita economica. Questi indicatori ci permettono di sapere se l’economia entrerà in una fase di espansione o di contrazione. Se quest'ultimo viene anticipato, la domanda dei prodotti offerti dall'azienda potrebbe diminuire.

Approccio misto tra top down e bottom up

La maggior parte delle volte l'approccio degli investitori rispetto alle operazioni di analisi di un'azienda è fondamentalmente misto. La flessibilità, nelle operazioni di analisi finanziarie, è fondamentale. E flessibilità vuol dire adattare la metodologia di analisi a quelle che sono le proprie esigenze personali. Ad esempio, alcuni dati macroeconomici potrebbero assumere una maggiore o minore rilevanza a seconda di quelli che sono i propri obiettivi di investimento. Quindi un'operazione preliminare da fare, come singolo investitore o società, è quella di chiedersi quale sia il proprio obiettivo di investimento e, in relazione a questo, quali sono i dati, micro o macro, che possono assumere una certa rilevanza e quali invece possono essere messi temporaneamente da parte.

Esempi di analisi top-down e bottom-up

Quello che segue è un esempio di analisi "Top-down" e "Bottom-up" presso un'azienda italiana dedicata alla produzione di dischi freno per auto e moto sportive di lusso.

  • Innanzitutto è necessario effettuare uno studio sul valore di questo settore automobilistico e verificare quante realizzeranno progetti uguali a questo, quindi studio della concorrenza.
  • Queste informazioni vanno poi messe in relazione con i dati macroeconomici e i cicli economici del Paese, in questo caso l'Italia. Quindi, verifica dei principali indicatori macroeconomici (esportazioni, PIL, dati occupazionali, importazioni, produzione industriale), per verificare l'impatto che il contesto macro può avere sull'azienda che si prende in considerazione.

Tale analisi verrà effettuata dall'alto verso il basso, partendo da una valutazione della situazione macroeconomica (mercato internazionale) e poi valutando l'economia nazionale e locale; seguita dall'analisi di variabili specifiche dell'azienda, come abbiamo detto prima: posizione competitiva, quota di mercato, qualità del prodotto, redditività, tra gli altri.

Conclusioni

In conclusione, top down e bottom up descrivono due approcci diversi all'analisi finanziaria, i quali sono però finalizzati al raggiungimento dello stesso obiettivo: prendere decisioni di investimento consapevoli. Importante è, come abbiamo visto, mantenere una certa flessibilità nel considerare quale delle due tipologie adattare. Più che seguire rigidamente l'una o l'altra metodologia, ciò che è importante è selezionare correttamente le informazioni scegliendo quelle che soddisfano i nostri obiettivi finanziari.

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