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La teoria della scatola di Darvas è una strategia di trading sviluppata da Nicolas Darvas che si concentra su azioni che utilizzano picchi e volumi come indicatori chiave. Questa metodologia si distingue per la sua semplicità apparente, ma racchiude in sé principi profondi che, applicati correttamente, possono offrire risultati concreti.
La teoria della scatola di Darvas era una strategia di trading inventata dall'investitore autodidatta Nicolas Darvas, che puntava alle azioni con prezzo e volume come indicatori. Questo rende la teoria della scatola di Darvas simile all'analisi tecnica.
La teoria della scatola Darvas nasce dall’esperienza di Nicky Darvas, un famoso ballerino e trader ungherese, che sviluppò questa strategia alla fine degli anni Quaranta, in un’epoca in cui il trading di azioni stava iniziando a espandersi anche in Italia. La sua idea si basava sull’osservazione dei pattern di prezzo e sulla capacità di individuare momenti di consolidamento e di rottura, che potevano essere sfruttati per entrare e uscire dal mercato con una certa attendibilità.
Darvas si focalizzò sui livelli di supporto e resistenza, utilizzando l’analisi grafica per definire “scatole” che racchiudevano i movimenti del prezzo, con la convinzione che, una volta superati i confini stabiliti dalla box, si potevano prevedere movimenti di trend verso nuove direzioni. La sua metodologia si diffuse rapidamente tra i trader di tutto il mondo, anche grazie alla sua semplicità e alla possibilità di applicarla anche senza strumenti complicati.
Per operare in modo adeguato con questo metodo è importante usare un broker con una piattaforma performante. Ad esempio uno di questi.
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La teoria della scatola di Darvas è essenzialmente una strategia di momentum. Usa la teoria del momentum di mercato e l'analisi tecnica per determinare quando entrare e uscire dal mercato, e usa l'analisi fondamentale per determinare cosa comprare o vendere. Se il prezzo esce dalla scatola, è un segno di breakout. In questo modo, il Darvas box aiuta i trader a determinare il prezzo per entrare e uscire dal mercato.
Nel 1956, Darvas trasformò un investimento di 10.000 dollari in 2 milioni di dollari in un periodo di 18 mesi utilizzando questa teoria. Mentre viaggiava come ballerino, Darvas otteneva copie del Wall Street Journal e del Barron's, ma guardava solo i prezzi delle azioni per prendere le sue decisioni. È stato detto che Darvas era meno contento dei profitti che ha fatto che della facilità e della tranquillità che ha ottenuto dall'implementazione del suo sistema. Gli scettici della tecnica di Darvas attribuiscono il suo successo al fatto che ha operato in un mercato molto rialzista. Dicono anche che i suoi risultati non possono essere raggiunti se questa tecnica viene usata in un mercato orso.
L'idea principale della filosofia di trading di Darvas è quella di concentrarsi sui settori in crescita. Si tratta di industrie che dovrebbero sovraperformare il mercato. Darvas ha selezionato alcuni titoli di questi settori e ha monitorato i loro prezzi ogni giorno. Ha cercato segni che le azioni fossero pronte a fare una forte mossa. L'indicatore principale che usava per cercare questi segni era il volume. Un aumento significativo del volume ha aumentato la probabilità di un grande movimento. Darvas ha cercato un volume insolito in una manciata di aziende in settori che si aspettava crescessero.
La vera forza di questa tecnica sta nel fatto che permette di seguire le tendenze emergenti, evitando di essere travolti da oscillazioni di breve termine. Le scatole vengono adattate in tempo reale, allargando o restringendo i confini in base alla volatilità e ai pattern di prezzo che si formano. Se, ad esempio, il prezzo rompe la parte superiore della box, si attiva un segnale di acquisto, mentre se rompe quella inferiore, si potrebbe pensare a una vendita o a una riduzione dell’esposizione.
In sostanza, il metodo si basa sulla capacità di riconoscere e sfruttare i momenti di consolidamento per anticipare i movimenti di mercato successivi.
Per creare le scatole, bisogna innanzitutto riconoscere con precisione le zone di supporto e resistenza, ovvero quei livelli dove il mercato ha storicamente trovato ostacoli o punti di appoggio. Questi livelli si evidenziano analizzando i grafici nel tempo, cercando punti di massimo e di minimo significativi, che si ripetono nel corso del movimento. La forza di una scatola deriva dalla capacità di disegnare questi confini in modo accurato, tenendo conto anche della volatilità e delle oscillazioni naturali del mercato.
Si può usare anche l’analisi di volumi, per capire se il movimento di supporto o resistenza è supportato da una forte partecipazione del mercato oppure è più fragile. La realizzazione di una box, quindi, non è un’operazione automatica: richiede attenzione, capacità di interpretazione e un buon occhio per i dettagli. Quando i livelli sono posizionati correttamente, la scatola diventa uno strumento potente per pianificare ingressi e uscite con maggiore sicurezza.
È chiaro che risulta estremamente importante comprendere come usare la scatola di Darvas nelle proprie operazioni di trading. Vediamolo nelle sue diverse fasi
Segnali di entrata e uscita
Per operare con successo, uno dei passaggi fondamentali è la corretta interpretazione dei segnali di ingresso e di uscita. Quando il prezzo supera con decisione il limite superiore della scatola, è spesso preferibile aprire una posizione long, convinti che il trend sia pronto a proseguire. Al contrario, la rottura del supporto inferiore suggerisce di considerare una vendita o di ridurre l’esposizione, per contenere eventuali perdite.
Tuttavia, per evitare false rotture, molti trader preferiscono attendere la conferma del movimento con volumi elevati o con la presenza di altri indicatori tecnici di conferma. La chiave del successo sta anche nel saper gestire con attenzione le proprie uscite, impostando stop loss e take profit in modo strategico, in modo da proteggere i guadagni e limitare i rischi. La disciplina nel rispettare questi segnali e nel seguire le regole del metodo è ciò che può fare la differenza tra un trader professionista e uno che si lascia travolgere dalle emozioni.
Quando comprare e vendere all’interno della box
Operare all’interno della scatola, senza aspettare la rottura, può sembrare controintuitivo, ma in realtà rappresenta una strategia di “trading in congestione”. Durante questa fase, è possibile cogliere piccoli movimenti di prezzo, grazie a tecniche di scalping o di trading intraday, mantenendo comunque un occhio attento ai livelli di supporto e resistenza.
La regola generale prevede di entrare quando il prezzo mostra segnali di indecidibilità, oscillando vicino ai confini, ma senza ancora superarli, oppure di attendere la rottura ufficiale per entrare con più convinzione. La gestione delle posizioni e la rapidità di reazione sono essenziali in questa fase, senza mai perdere di vista il rispetto dei livelli di supporto e resistenza.
Ricordarsi che le scatole sono punti di equilibrio temporaneo, e che un movimento deciso oltre i confini rappresenta spesso l’inizio di un nuovo trend.
Gestione dello stop loss e take profit
Per limitare i rischi, l’uso di stop loss e take profit rappresenta l’elemento imprescindibile in ogni strategia di trading. Quando si apre una posizione in prossimità di una rottura, è consigliabile impostare lo stop loss appena sotto o sopra il limite della box, a seconda della direzione scelta. Questa misura permette di contenere le perdite nel caso il mercato si muova in senso opposto alle aspettative.
Per quanto riguarda invece il take profit, si può indicare un livello di uscita che si trovi a una certa distanza dalla rottura, cercando di bilanciare rischio e rendimento. La gestione corretta di queste uscite aiuta a mantenere il controllo sulle operazioni e ad evitare decisioni impulsive. Se si applica con rigore, questa tecnica permette anche di saper capitalizzare i movimenti di trend più duraturi, proteggendo i risultati già ottenuti e preparando il terreno per eventuali nuove operazioni di successo.
Modalità di differenziazione tra volatilità normale e significativa
La capacità di distinguere tra una volatilità ordinaria e una più incisiva è fondamentale per adattare la strategia alla situazione di mercato. In condizioni di mercato tranquillo, le scatole tendono a essere più strette, con movimenti più contenuti, ideali per operazioni di breve termine o di consolidamento.
Quando invece si verifica una fase di forte movimento, con volumi elevati e variazioni rapide, le scatole si allargano e l’operatività diventa più rischiosa ma anche più potenzialmente redditizia. In questi casi, diventa decisivo impostare regole di adattamento automatico della dimensione delle box, per evitare di farsi sorprendere da falsi segnali o di operare troppo vicino ai livelli di supporto e resistenza.
La conoscenza della volatilità e la capacità di interpretarla correttamente possono trasformare un semplice metodo in uno strumento molto più efficace e affidabile, capace di sfruttare le condizioni di mercato più favorevoli con maggiore sicurezza.
La semplicità di applicazione, unita alla chiarezza dei segnali generati, ha fatto sì che la teoria della Darvas Box diventasse molto amata tra coloro che cercano un metodo pratico e diretto per operare nei mercati. Non richiede strumenti complessi o conoscenze approfondite di analisi quantitativa; bastano pochi elementi grafici e una buona capacità di lettura del movimento dei prezzi. Inoltre, la possibilità di applicare questa strategia a diversi mercati – azionario, forex, criptovalute – la rende versatile e adattabile alle diverse esigenze degli operatori.
Chi ha seguito le orme di Darvas, ha spesso evidenziato come questa tecnica permette di minacciare meno l’emotività, dato che fornisce segnali chiari e di facile interpretazione. Non meno importante, la teoria incoraggia a mantenere una disciplina nel trading: attendere la rottura per agire, evitando decisioni impulsive e legate alle oscillazioni di breve termine.
Per ottenere il massimo dalla teoria della scatola Darvas, è essenziale inserire questa strategia all’interno di un piano di trading ben strutturato. La disciplina nel seguire i segnali di ingresso e uscita, nel rispettare i livelli di stop e nel mantenere un atteggiamento psicologico equilibrato sono elementi imprescindibili. È consigliabile testare questa metodologia prima su conti demo o con operazioni di piccola entità, per sviluppare confidenza e affinare le proprie tecniche.
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Inoltre, l’utilizzo di strumenti complementari come gli indicatori tecnici aiuta a rafforzare le decisioni e a ridurre il margine di errore. Nel tempo, la costanza e l’analisi critica delle proprie operazioni porteranno a migliorare la capacità di leggere il mercato e di adattarsi ai vari scenari.
Ricordarsi che il successo nel trading non arriva dall’improvvisazione, ma dalla preparazione e dalla disciplina quotidiana.
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