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Azioni italiane ed europee ad alto dividendo

In questo articolo trovate tutto ciò che serve per identificare, valutare e investire in azioni ad alto dividendo in Italia e Europa nel 2026., con rendimenti stimati e date di pagamento per massimizzare i tuoi guadagni.
Dividendo azionario su carta strappata.

Azioni ad alto dividendo Europa al 2026. Questa risorsa mostra come trovare e valutare le azioni europee con i dividendi più interessanti, calcolare il rendimento netto dopo imposte e costruire portafogli orientati al reddito. Troverai tabelle aggiornate con i migliori titoli e ETF europei per dividendi, una metodologia ripetibile per selezionare i payer più sostenibili e esempi pratici di portafoglio per profili conservativi, bilanciati e opportunistici. L'approccio privilegia dati verificabili, controllo del rischio e trasparenza fiscale. Se cerchi "azioni ad alto dividendo Europa" questo articolo ti guiderà con risposte operative, strumenti pratici e riferimenti alle principali fonti di mercato.

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I migliori dividendi 2026 in Europa

Executive summary: In questo articolo trovate tutto ciò che serve per identificare, valutare e investire in azioni ad alto dividendo in Europa nel 2026.

Metriche. La tabella seguente contiene le colonne più importanti per confrontare e filtrata per yield, paese e settore.

Top 15 azioni ad alto dividendo Europa

TickerSocietàDividend Yield (%)Paese
RUIRubis~7 - 7.7Francia
DISd’Amico Intl Shipping~10+Italia
STGScandinavian Tobacco Group~9.7 - 9.9Danimarca/Svezia
SNNS.N. Nuclearelectrica~8.7Romania
CABKCaixaBank~5.9 - 6.4Spagna
ERGERG~5.6Italia
BRE2Bredband2~4.3 - 4.9Svezia
BAERJulius Bär~4.0 - 4.9Svizzera
ALVAllianz~4.4Germania
ZURNZurich Ins.~4.3 - 4.4Svizzera
HPOL BHEXPOL B~4.3 - 5.1Svezia
HOLNHolcim~4.1 - 4.6Svizzera
DKSHDKSH Holding~4.1 - 4.3Svizzera
SGKNSt. Galler Kantonalbank~3.8Svizzera
CMBNCembra Money Bank~4.2 - 4.7Svizzera

All’interno dei principali indici continentali spiccano alcuni “payer” storici come le azioni dell'Eurostoxx50. Nella lista trovi trovi una selezione di società con dividendo per azione previsti per l’anno.

Azioni italiane alto dividendo

In questo periodo dell'anno arrivano i tanto attesi pagamenti delle società quotate in Borsa Italiana corrispondenti all'ultimo trimestre. Chi è azionista si aspetta di ottenere i migliori dividendi 2026 in Italia e sapere quando è il suo turno di riscuotere.

Lista dei migliori dividendi italiani 2026

Le azioni che staccano cedole generose interessano sia a chi è già in portafoglio sia a chi sta costruendo una strategia orientata al reddito. Per muoversi con criterio serve un quadro chiaro di importi e date di stacco.

Di seguito troverete il calendario 2026 dei titoli ad alto dividendo a piazza Affari, pagati dalle società quotate nella Borsa Italiana. Disclaimer informativo: non necessariamente troverai in questa lista azioni che staccano dividendi mensili, ma quelli che hanno una quota più alta.

Ricorda che ammontare e tempistica del pagamento dipendono dalle decisioni di ciascuna società (policy, utili, assemblea) e possono differire tra acconti e saldi.

La tabella riassume le società italiane più rilevanti per i dividendi nel 2026:

Dividendo sostenibile / strutturale

(cash flow prevedibile, payout controllato)

TitoloSettoreDividend Yield stimatoTipo dividendoNote
Snam (SRG)Utility gas~6,0%RicorrenteRegolato, molto stabile
Terna (TRN)Utility elettrica~4,5 - 5,0%RicorrenteCrescita lenta ma sicura
Italgas (IG)Utility gas~5,0%RicorrenteOttima visibilità
A2AMulti-utility~5,5 - 6,0%RicorrenteBuon mix utility
HeraMulti-utility~5,0%RicorrenteStorico solido
Enel (ENEL)Utility~5,5 - 6,0%RicorrenteTurnaround in corso
Poste Italiane (PST)Servizi finanziari~5,3 - 6,0%RicorrenteCash flow forte
Generali (G)Assicurazioni~4,5%CrescenteDividend policy chiara

👉 Questi sono i veri “dividend core” italiani.

Dividendo alto ma ciclico

(buono oggi, meno certo domani)

TitoloSettoreDividend Yield stimatoTipo dividendoNote
Eni (ENI)Energia~6,5 - 7,0%MistoDipende dal petrolio
Intesa Sanpaolo (ISP)Banca~7,0%VariabileSolida ma ciclica
UniCredit (UCG)Banca~5 - 6% + buybackStraordinarioPiù capitale che dividendo
Banco BPM (BAMI)Banca~8 - 9%OpportunisticoOttimo ciclo, rischio
BPER (BPE)Banca~7%OpportunisticoSimile a BPM

👉 Qui il dividendo è legato al ciclo economico.

Yield molto alto / rischio

(attenzione: non “income investing” puro)

TitoloSettoreDividend Yield stimatoTipo dividendoNota chiave
BMPSBanca>9 - 10%Non strutturaleStoricamente instabile

👉 Yield alto ≠ buon dividendo.

Per essere sempre al corrente sulle date di stacco di tutti i dividendi, ti consiglio di monitorare il calendario dei dividendi della Brosa Italiana e le comunicazioni ufficiali delle singole aziende.

Per concentrarsi sui titoli con i dividendi più alti nel 2026 a piazza Affari, è necessario selezionare titoli che hanno pagato cedole elevate ai loro proprietari (in gergo tecnico chiamati stakeholder), con ottime stime previsionali; in questo caso, in Italia avremmo queste società.

In un contesto macroeconomico difficile e in aumento del rischio geopolitico, ci si aspetta ora che i dividendi europei rimangano resilienti con pagamenti ordinari aggregati.


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VIDEO

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FTSE MIB: azioni italiane ad alto dividendo

Oltre alle tabelle sopra, ci sono altre aziende quotate nel FTSE MIB che da sempre offrono degli ottimi dividendi. Basato su stacchi cedole e classifiche dividend yield aggiornate (marzo-novembre 2025):

Banche e finanziari

  • Banca MPS, yield tra i più alti nel listino (~11-12%).
  • Banco BPM, yield elevato (~10%).
  • BPER Banca, yield alto (~8-9%).
  • Intesa Sanpaolo, yield importante (~7%).
  • Unicredit, dividend yield >5% con acconti distribuiti.
  • Banca Mediolanum spesso comparsa tra i top due o tre per yield.

Energia / Utility / altri settori

  • Enel: dividendo confermato e aumentato per il 2025.
  • Eni: confermato dividendo e aumento.
  • Snam, Terna, A2A, Hera: distribuiscono cedole regolari (Snam e Terna spesso 5-6% stimati).
  • Inwit, Tenaris, Recordati, Azimut e altri staccano dividendi, ma con yield più variabile o in base al prezzo

Comparativa broker per investitori dividend-focused (Italia/Europa)

La scelta del broker influisce sul rendimento netto, per cui considerate commissioni per trade, costi di custodia, modalità di accredito dividendi e supporto fiscale sui prelievi esteri.

Guida rapida: se incassi molte cedole, preferire broker con accredito automatico e supporto fiscale. Se invece fai poche operazioni, confrontare costi per singolo ordine.

Scalable Capital:

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Metodo di selezione e screening: regole pratiche per identificare azioni ad alto dividendo in Europa

La seguente è una procedura pratica per replicare lo screening:

1. Filtri iniziali: capitalizzazione minima €1 mld e forward yield >= 3,5% (soglia regolabile in base al profilo di rischio).

2. Sostenibilità del dividendo: payout ratio medio 3 anni <65% per utilities/industrials. <50% per banche/assicurazioni. Coverage = utile operativo o FCF / dividendo >1.1.

3. Solvibilità: Debt/EBITDA entro limiti settoriali (es. <3 industrials, <4 utilities), interest coverage >3.

4. Crescita del DPS: controllare CAGR DPS 3-5 anni o assenza di riduzioni significative.

5. Qualità degli utili: cash flow operativo / utile netto >0.8. Attenzione alle voci non ricorrenti.

6. Event-driven check: verificare operazioni straordinarie, vendite di asset o cambi normativi che possano alterare il payout.

7. Valutazione e screening finale: confrontare P/E vs mediana settore, stimare rendimento totale atteso (dividendo + crescita) e applicare controllo qualitativo su governance e buybacks.

Regole anti-dividend trap: i segnali di allarme includono payout improvviso >80%, flussi di cassa negativi e riduzioni ripetute degli utili.

Checklist operativa: 7 controlli pre-acquisto per azioni ad alto dividendo

1. Payout ratio storico e forward: calcolare la media su 3 anni e confrontare con il settore (Fonte: bilanci annuali).

2. Cash flow operativo vs dividendi: assicurarsi che il free cash flow copra i dividendi (FCF/Dividend >1.1 suggerito).

3. Solvibilità: analizzare Debt/EBITDA e interest coverage. Usare semaforo (verde/giallo/rosso) per decisione rapida.

4. Trend utili e outlook settoriale: leggi guidance e report degli analisti.

5. Politica dei dividendi: verificare se esiste una payout policy pubblica e l'uso di buybacks.

6. Liquidità e flottante: controlla spread medio e volumi per evitare slippage.

7. Eventi societari prossimi: M&A, ristrutturazioni o cambi regolatori che possono impattare il payout.

Per ogni punto consultate sempre che sia possibile, fonte primaria (bilanci, trimestrali, conference call) e assegna un semaforo per decidere l'ingresso.

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Esempi di portafoglio dividend yield: tre modelli

Vi presentiamo tre modelli operativi con peso indicativo e regole di gestione, che vi saranno molto utili

1) Conservativo (target yield netto 2.5 - 3.5%)

  • Asset allocation: 60% blue-chip europee (utility, telco, consumer staples), 30% obbligazioni/ETF obbligazionari, 10% liquidità.
  • Regole: peso singolo max 5%
    • Reinvestimento cedole opzionale
    • Ribilanciamento annuale.
  • Quando vendere: taglio dividendo >25% o deterioramento persistente del cash flow.

2) Bilanciato (target yield netto 3.5 - 5%)

  • Asset allocation: 50% blue-chip ad alto dividendo, 30% ETF dividend europei, 20% titoli opportunistici (banche regionali, REIT).
  • Regole:
    • Controllo semaforico per i titoli opportunistici
    • Ribilanciamento annuale
    • Reinvestimento parziale delle cedole.
  • Gestione rischio: stop loss o review se payout ratio sale oltre le soglie settoriali.

3) Opportunistico (target yield lordo 5%+)

  • Asset allocation: 60% titoli ad alto yield selezionati, 30% ETF ad alto yield, 10% cash reserve per opportunità.
  • Regole:
    • Monitoraggio stretto di Debt/EBITDA e FCF/Dividend
    • Limite peso singolo 7–8%.
  • Trigger di vendita: riduzione dividendo ripetuta o coverage <1.0 per più di un anno.

Simulazioni: valutate sempre scenari 3 - 5 anni con reinvestimento cedole per stimare rendimento totale. In questo caso, usare calcolatori TWR / IRR per comparare strategie.

Perché investire in azioni con alti dividendi?

L’idea è semplice: costruire reddito passivo oggi e far lavorare l’interesse composto reinvestendo le cedole. In genere parliamo di aziende consolidate, con politiche di distribuzione prevedibili.

Detto questo, la qualità conta: oltre al rendimento, valuta payout, solidità finanziaria e crescita del DPS. Alcune imprese non pagano dividendi perché reinvestono gli utili per crescere: non è un difetto, è una scelta strategica.

Ricordate sempre che investire in dividendi è un investimento a lungo termine, perché nel breve potrebbero essere soggetti ad alta volatilità (anche quando il titolo in cui si è investito è considerato sicuro).

Pro

  • Reddito regolare: flussi periodici utili per integrare il cash flow.
  • Interesse composto: il reinvestimento delle cedole accelera la crescita del capitale nel lungo termine.
  • Stabilità relativa: molte payer sono business maturi con utili relativamente prevedibili.

Contro

  • Interesse composto: il reinvestimento delle cedole accelera la crescita del capitale nel lungo termine.
  • Stabilità relativa: molte payer sono business maturi con utili relativamente prevedibili.

Tassazione dei dividendi in Italia

Innanzitutto, dobbiamo chiarire che la tassazione dei dividendi è regolata nella categoria dei c.d. redditi da capitale, i quali sono disciplinati dall'art. 44 e 45 del Tuir.

Calcolo del rendimento netto dei dividendi - esempi per paesi europei:

  • Persone fisiche non in regime d’impresa: ritenuta del 26% alla fonte, normalmente operata dalla società come sostituto d’imposta; non è necessario dichiarare il reddito in sede di dichiarazione dei redditi.
  • Società di persone: aliquota IRPEF su una base imponibile pari al 58,14%.
  • Società di capitali: base imponibile del 5%.

Calcolo del rendimento netto: esempi di tassazione per paesi europei principali

Di seguito citiamo esempi pratici (Yield netto = Yield lordo * (1 - ritenuta paese) + eventualmente credito d'imposta applicabile):

  • Italia: ritenuta standard 26%. Esempio: titolo con gross yield 4,5%
    • Net ≈ 4,5% * (1 - 0,26) = 3,33%.
  • Germania: ritenuta alla fonte standard circa 25% (più eventuali addizionali). Esempio semplificato: 4,0% gross.
    • Net ≈ 3,0%.
  • Regno Unito: spesso nessuna ritenuta alla fonte per non residenti, ma il residente paga secondo la normativa domestica. Esempio pratico richiede verifica fiscale personale.
  • Spagna / Paesi Bassi: ritenute variabili. Spesso è possibile applicare credito d'imposta in Italia. I calcoli specifici vanno fatti caso per caso.

Esempio numerico passo-passo (titolo A): prezzo €10, dividendo annuo €0,45, gross yield 4,5%. Ritenuta Italia 26%, cedola netta ricevuta = €0,45 * (1 - 0,26) = €0,333; net yield = 0,333 / 10 = 3,33%.

Metriche quantitative per monitorare il rischio dividendo

Indicatori da monitorare e soglie suggerite:

  1. Payout ratio (trailing 12M e forward): soglia consigliata <65% per settori maturi.
  2. Dividend coverage (FCF annuo / dividendo annuo): >1.1 raccomandato.
  3. Trend DPS (CAGR 3 - 5 anni): preferire crescita o stabilità.
  4. Debt/EBITDA: <3 per industrials, <4 per utilities (guideline).
  5. Cash conversion ratio (CFO / Net income): >0.8 indica qualità degli utili.

Trigger di revisione trimestrale: se una metrica passa in zona rossa (es. FCF/Dividend <1), cercate di avviare analisi e considerate riduzione dell'esposizione.

Confronto ETF dividendi mensili vs azioni dirette per flussi cedolari

Gli ETF che distribuiscono mensilmente semplificano la gestione del reddito e offrono diversificazione. In questo caso, valutare sempre TER, tracking error, dimensione del fondo e policy di distribuzione (distributing vs accumulating).

Vantaggio ETF: meno lavoro di selezione, riduzione del rischio idiosincratico e reinvestimento più semplice per piccoli investitori.

Svantaggio ETF: TER e potenziale diluizione del rendimento per via dei costi; esposizione meno personalizzabile.

Esempi per operazioni (da verificare al momento dell'acquisto):

  • iShares STOXX Europe Select Dividend (ETF distributivo), SPDR S&P Euro Dividend Aristocrats (ETF distributivo), Xtrackers MSCI Europe High Dividend.

Per ciascuno controllare sempre TER, dividend yield trailing e dimensione del fondo prima di investire.

Pertanto, gli investitori che desiderano un flusso di reddito più regolare senza selezionare singole azioni, possono decidersi per gli ETF che distribuiscono dividendi mensili o trimestrali. Per approfondire, puoi consultare le nostre pagine dedicate: ETF con dividendi mensili, migliori dividendi aristocratici e Dividend Kings da oltre 50 anno.

Previsioni dividendi 2026

Secondo l'Allianz Global Investors Dividend Study, nel 2026 le distribuzioni delle società MSCI Europe sono previste su un nuovo record di circa €496 mld, in prosecuzione del trend 2024-2025 (da ~€440 mld a ~€459 mld).

In Italia, le distribuzioni di dividendi sono previste in crescita fino a 34 miliardi, dai circa 30 miliardi di euro del 2024 e 32 miliardi nel 2025.

A livello settoriale, nel 2026 dovrebbero continuare a distinguersi Tecnologia dell’Informazione e Sanità, mentre il finanziario resta il principale erogatore di cedole; dinamica più debole attesa per auto ed energia rispetto ai picchi recenti.

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Disclaimer:

Questo non è un consiglio di investimento; investire comporta un rischio di perdita e i risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
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