ETFs
Cosa ne sai sugli ETF value? A tutti piace un affare, e gli investitori di valore capiscono che possono approfittare delle azioni sottovalutate dal mercato per ottenere buoni rendimenti.
È possibile trovare azioni con un potenziale di rivalutazione in ogni angolo del mercato, ma nonostante queste possano appartenere a diversi settori, regioni o paesi, tutte condividono una serie di caratteristiche comuni chiamate Fattore Value che non si riflettono completamente nei loro prezzi di mercato.
ETF | Ticker | TER | Rendimento 3 anni | Volatilità 3 anni | |||||
UBS ETF (LU) MSCI EMU Value UCITS ETF (EUR) A-dis | UIME | 0.25% | 46.04% | 14.67% | |||||
Amundi MSCI EMU Value Factor UCITS ETF Dist | LGWS | 0.40% | 45.19% | 15.22% | |||||
Amundi MSCI Europe Value Factor UCITS ETF EUR | 10A2 | 0.23% | 35.95% | 13.79% | |||||
Xtrackers MSCI Europe Value UCITS ETF 1C | D5BL | 0.15% | 30.26% | 14.65% | |||||
iShares Edge MSCI Europe Value Factor UCITS ETF EUR (Dist) | IS0T | 0.25% | 30.12% | 14.58% |
Di seguito alcune piattaforme sulle quali puoi acquistare questi ETF 👇
Investire comporta rischi di perdite.
Gli investimenti comportano rischi e il valore può variare, con possibili perdite.
Investire comporta il rischio di perdite.
Se volessimo investire in azioni di tipo "value", tradizionalmente dovremmo intraprendere un processo che include fare "screeners" per filtrare le aziende basandoci su metriche come il PER (Prezzo/Utile) e il PBV (Prezzo/Valore di Libro), fare backtest per verificare se quella selezione ha funzionato nel tempo, e infine costruire un portafoglio diversificato con 20, 50 o anche 100 azioni, che inoltre dovremmo riequilibrare periodicamente. Storicamente, coloro che seguivano la filosofia del Value Investing —ispirati da Benjamin Graham o Warren Buffett— gestivano il proprio denaro o assumevano gestori attivi specializzati.
Oggi, tuttavia, esiste anche la possibilità di investire in fondi indicizzati e ETF che seguono strategie basate sul Fattore Value. Questi ETF costruiscono i loro portafogli filtrando aziende che presentano multipli bassi come P/E (prezzo/utili) o P/BV (prezzo/valore contabile), ma alcuni vanno oltre e includono criteri aggiuntivi come l'EV/EBITDA o il Prezzo/Flusso di Cassa. La ponderazione delle azioni all'interno di questi fondi quotati può essere fatta in modo tradizionale (per capitalizzazione di mercato) o tramite metodi alternativi basati su fondamentali.
È importante notare che attualmente il Value Investing non è esattamente lo stesso che investire nel Fattore Value attraverso gli ETF. Mentre il Value Investing implica un'analisi qualitativa approfondita di ogni azienda (modello di business, Moats, prospettive di crescita, qualità del management), il Fattore Value negli ETF si basa unicamente su metriche finanziarie, senza distinguere se l'azienda è a buon mercato per un'opportunità reale o per problemi strutturali. Questo può portare a trappole di valore, dove un'azione sembra a buon mercato, ma soffre di un deterioramento fondamentale.
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Investire in ETF di fattore Value è, quindi, un modo più automatizzato e diversificato di catturare l'eccesso di rendimento storico associato allo stile "value", ma implica anche accettare che il filtraggio è puramente quantitativo e che possono esserci lunghi periodi in cui il fattore Value ha una performance inferiore al mercato generale o ad altri fattori come il Growth.
Negli ultimi anni, alcuni investitori si sono mostrati cauti con le strategie con fattore Valore poiché dal 2010 avevano dato rendimenti inferiori al fattore Growth o di crescita, e recentemente anche inferiori all'SP500.
Tuttavia, negli ultimi anni il fattore valore ha avuto un ritorno e anche molte strategie basate su di esso, come si può vedere nel grafico seguente, ma il fattore di crescita sembra volerlo raggiungere di nuovo.
Di seguito passiamo in rassegna gli ETF presentati nella tabella iniziale, per farti avere un'idea più concreta della loro composizione e valore.
Questi ETF con Factor Value possono essere utilizzati in due modi. Il primo è con strategie di rotazione per fattori, cioè, creiamo un portafoglio di diversi fattori e lo facciamo ruotare periodicamente a seconda del momentum, della tendenza e della reversione alla media di ciascun fattore. Il problema di questo è che in alcune rare occasioni quella reversione alla media può richiedere molto più tempo del previsto, come è successo al Factor Value.
L'altra strategia in cui possiamo utilizzare questo tipo di ETF è in un portafoglio indicizzato quando vogliamo fare tilts, ma comprendendo i rischi aggiuntivi. La grande fama del fattore value viene dai social e dai numerosi libri in cui viene citato, grazie all'ottima performance che ha avuto nei decenni passati. D'altra parte, ci sono anche altri fattori che meritano attenzione, come il fattore momentum, che ha avuto una performance più costante e robusta, ma viene menzionato raramente e poiché i suoi filtri dipendono dall'azione del prezzo (che rientra più nell'analisi tecnica) e non dai fondamentali, molti non lo considerano seriamente nonostante l'enorme evidenza a suo favore.
Investire comporta il rischio di perdite.
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