Fondi
Il TER ETF, noto con il suo acronimo in inglese, è un valore responsabile della determinazione del Total Expense Ratio, che altro non è che un parametro che consente agli investitori di conoscere il costo totale di un fondo. Il TER è espresso in percentuale e di seguito vedremo cos'è il TER e come è calcolato.
Qualsiasi tipo di fondo di investimento deve sostenere costi e commissioni, tra cui spiccano la gestione, il deposito, i costi di amministrazione e performance. Questi costi annuali vengono anche definiti TER.
Ad esempio, la commissione di gestione è responsabile della copertura delle spese associate ai servizi e rappresenta una percentuale del valore del patrimonio netto, calcolata su base giornaliera e detratta giornalmente dal valore patrimoniale netto del Fondo. Da parte sua, la commissione di deposito è destinata a coprire le spese per la custodia del capitale.
Tutti questi costi naturalmente incidono sul guadagno che si può ottenere dall'investimento, pertanto l’importo e la grandezza di tutti questi costi (racchiusi nel TER) sono un fattore importante.
Esempio: se il fondo genera un profitto del 8% all’anno ma il suo TER è del 3%, il ritorno per l'investitore diminuisce fino ad arrivare al 5%.
Leggi di più sulle commissioni dei fondi di investimento.
L'acronimo TER significa Total Expense Ratio, ed è un indicatore essenziale nella scelta di un fondo di investimento o di un ETF, variando dallo 0,10% per gli ETF obbligazionari al 2,30% per i fondi azionari.
Studi sul mercato americano (come quelli di Bogle, Common Sense On Mutual Funds) dimostrano che all'aumentare dei costi di un prodotto finanziario corrisponde una riduzione della performance finale. Inoltre, l'idea che "un buon gestore va pagato" non trova riscontro nella realtà: nei mercati competitivi, i rendimenti dei gestori attivi sono mediamente pari a quelli dei passivi prima dei costi. Una volta dedotte le spese, però, la gestione attiva tende a rendere meno.
Per questo motivo, ecco due consigli utili:
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Il è un indicatore di costo e misura i costi totali derivanti dalla gestione e dall’operatività di un fondo di investimento, come i fondi comuni o gli ETF.
In breve, il total expense ratio TER:
Per investire con consapevolezza, è importante sapere dove reperire le informazioni sui costi di un ETF. Il TER è sempre riportato nei documenti ufficiali del fondo, tra cui il KID (Key Information Document) e il prospetto informativo. Questi documenti sono consultabili sui siti web delle società di gestione dell'ETF, oltre che su piattaforme di analisi finanziaria.
Inoltre, molte banche e broker online forniscono dettagli trasparenti sui costi degli ETF prima dell'acquisto, permettendo agli investitori di confrontare diverse opzioni e prendere decisioni informate.
Sapendo che il TER è una percentuale che definisce la proporzione di spese e costi rispetto al patrimonio di un fondo di investimento, si calcola così:
TER = (Costo totale del Fondo / Asset totali del Fondo) x 100
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Quando si valuta un investimento in ETF o in fondi comuni, è fondamentale considerare i costi associati. Il Total Expense Ratio (TER) rappresenta il costo complessivo annuo espresso in percentuale rispetto al capitale investito e include spese di gestione, amministrative e operative. Tuttavia, non tiene conto di altri costi aggiuntivi, come le commissioni di transazione o l'impatto fiscale.
Per una visione più accurata dei costi reali, si può fare riferimento al Costo Totale di Possesso (TCO), che oltre al TER comprende anche le commissioni di acquisto e vendita, la tracking difference e l'impatto della tassazione degli ETF. Per gli investitori con un orizzonte temporale lungo, il TCO può risultare un parametro più utile rispetto al solo TER, poiché permette di valutare in modo più completo i costi effettivi dell'investimento.
Anche se può sembrare un dettaglio marginale, il TER può avere un impatto significativo sui rendimenti nel lungo periodo. Una differenza apparentemente minima, di pochi decimi di punto percentuale, può tradursi in una riduzione considerevole del capitale accumulato nel corso degli anni, a causa dell'effetto della capitalizzazione composta.
Per esempio, un ETF con un TER dello 0,50% rispetto a uno con un TER dello 0,10% potrebbe generare, nel lungo termine, migliaia di euro in meno di rendimento a parità di condizioni di mercato. Per questo motivo, prima di investire, è sempre opportuno confrontare attentamente il TER degli ETF disponibili sul mercato.
Uno dei principali vantaggi degli ETF rispetto ai fondi comuni di investimento attivi è il loro costo generalmente inferiore. Gli ETF passivi replicano un indice e, grazie a una gestione meno intensiva, presentano TER spesso inferiori allo 0,50%.
Al contrario, i fondi comuni attivi, che si basano su una gestione dinamica e su analisi di mercato approfondite, tendono ad avere costi più elevati, con TER che possono superare il 2%.
Inoltre, molti fondi attivi prevedono commissioni di performance, che aumentano ulteriormente i costi per l'investitore. Pertanto, per chi desidera minimizzare le spese e massimizzare i rendimenti nel lungo periodo, gli ETF possono rappresentare una scelta più conveniente rispetto ai fondi attivi.
Leggi il nostro articolo su ETF, ETC ed ETN per scoprire tutte le differenze interne.
Oltre al TER, esistono altri costi che è bene considerare quando si investe in ETF:
Analizzare questi costi aggiuntivi aiuta a ottenere una visione più chiara dell'effettivo impatto dei costi sull'investimento in ETF e a ottimizzare le strategie di investimento in base alle proprie esigenze.
Per approfondire il tema degli ETF ed entrare nel dettagli su tutte le varianti, ti lascio i seguenti link, così potrai calcolare il TER per ognuno di loro:
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