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Le meme stock sono azioni che raggiungono un certo grado di popolarità tra gli investitori retail, in larga misura a causa di discussioni iniziate sui social media, che spesso fanno leva su narrazioni evocative quali ad esempio la contrapposizione tra piccoli investitori e professionisti che lavorano per hedge fund.
Tipicamente le quotazioni di questi titoli presentano una fase di crescita straordinaria e non giustificata dai fondamentali, che si esaurisce in breve e termina con il ritorno a valori in linea con i livelli di partenza o comunque significativamente inferiori ai valori raggiunti durante la fase massima di picco.
Sebbene da più parti sia stata ipotizzata una qualche forma di coordinamento tra gli account social che discutono di queste azioni, influenzandone le quotazioni, non esistono al momento prove certe che questo tipo di comportamenti siano effettivamente posti in essere per ottenere un profitto.
Un meme è un'idea, stile o azione che si diffonde rapidamente da persona a persona, soprattutto attraverso il web e possono includere immagini, video, parodie di personaggi famosi o di eventi noti, o anche frasi o slogan. Spesso sono utilizzati per scherzare o per fare satira sulla cultura popolare o sulla politica.
Le meme stock si chiamano così perché la loro popolarità è spesso alimentata da meme e da altri contenuti virali diffusi sui social media e su internet per promuovere o criticare una particolare società o per influire sul prezzo delle azioni di quella società. Il nome “meme stock” deriva pertanto dal fatto che la popolarità di queste azioni è in gran parte dovuta alla diffusione di questo tipo di contenuti sui social media.
Nel gennaio 2021, la società di videogiochi GameStop è diventata una del principale meme stock sui social media, in particolare su Reddit. La narrazione diffusa online sosteneva che un gruppo di piccoli investitori stesse cercando di "punire" gli hedge fund che avevano scommesso contro GameStop, facendo salire artificialmente il prezzo delle azioni. Ciò ha portato a una forte volatilità del prezzo delle azioni di GameStop e ha attirato l'attenzione dei media e dei regolatori finanziari.
Il punto di partenza del fenomeno Gamestop viene comunemente individuato in un video diffuso nell’agosto del 2020 da Keith Gill, attraverso l’account youtube Roaring Kitty seguito a pochi giorni di distanza da un Tweet di Ryan Cohen, ex amministratore delegato di Chewy.com, che annunciava l’acquisto di una quantità non specificata di azioni della società.
Il video, diventato immediatamente virale, sosteneva che la quotazione di GameStop sarebbe potuta salire da 5 a 50 dollari anche in virtù delle posizioni short aperte da numerosi hedge fund che, in caso di short squeeze (più avanti spieghiamo di cosa si tratta) avrebbero dovuto coprire le proprie posizioni. Nel mese di novembre è stato reso noto che l’ex ad di Chewy.com deteneva il 10% dei titoli in circolazione e, quando nel gennaio del 2021 è entrato nel consiglio di amministrazione della società, le quotazioni hanno iniziato rapidamente a salire. Nel corso del mese si è poi effettivamente verificato lo short squeeze previsto nel video iniziale con la quotazione che ha raggiunto i 500 dollari.
Le principali vittime della stretta sono state una manciata di hedge fund, alcuni dei quali sono stati costretti a chiudere a causa delle forti perdite. Per questo motivo la nozione di "meme stock" è spesso collegata a narrazioni di rivincita sociale, in stile “Davide contro Golia”, con i piccoli investitori retail che riescono per una volta a battere le élite di Wall Street. A questo proposito va tuttavia evidenziato che anche diversi investitori retail entrati sul titolo durante le fasi di maggior rialzo hanno subito perdite significative.
Diversi commentatori hanno manifestato perplessità sulla vicende con particolare riferimento alla diffusione di informazioni errate o fuorvianti sui social media e alla conseguente manipolazione delle quotazioni di mercato.
Qui trovi tutte le informazioni sul titolo GameStop in Borsa.
Altri esempi di meme stock sono:
Sono stati successivamente considerati meme stock anche Bed Bath & Beyond Inc. (BBBY), Koss Corp. (KOSS), Vinco Ventures (BBIG), Support.com e Robinhood Markets Inc. (HOOD).
Fineco è un broker ideale per gli investitori che vogliono investire in azioni Meme. La piattaforma di trading online di Fineco offre un accesso semplice e veloce ai mercati internazionali, rendendola la scelta perfetta per gli investitori che cercano di investire in azioni Meme.
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Investire comporta rischi di perdite.
L'interesse per i titoli meme è iniziato nel 2020, in quello che la Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense ha definito "fenomeno dei titoli meme" riferendosi ad una serie azioni, generalmente oggetto di scommesse al ribasso operate da investitori professionali, diventate popolari tra gli investitori retail intenzionati a causare deliberatamente delle perdite agli operatori ribassisti. Per questo motivo, la stampa ha spesso rappresentato la scelta di acquistare questi titoli come un atto di ribellione volto a umiliare gli investitori professionali che vendono allo scoperto.
In generale, molti dei titoli che nel 2021 avevano registrato picchi molto elevati nelle quotazioni hanno visto i prezzi delle proprie azioni ridimensionarsi di molto nel 2022, talvolta al di sotto del livello di partenza. Altri, in particolare GameStop, hanno conservato quotazioni più elevate rispetto ai livelli di partenza, molto inferiori ai picchi raggiunti nella fase di maggiore entusiasmo.
Iniziato come una “moda”, che molti osservatori consideravano passeggera, l’interesse per le Meme stock continua ad attirare l’attenzione di operatori interessati a sfruttare il timing in cui le quotazioni subiscono oscillazioni molto ampie. Nell'estate del 2022, le comunità di meme stock hanno spinto la catena di negozi Bed Bath & Beyond (BBBY) a livelli estremi, con un rialzo del 314% durato tuttavia per poco tempo prima di tornare ai livelli di partenza.
Dal punto di vista strettamente formale, questi titoli sono comuni azioni quotate in borsa e, di conseguenza, andrebbero valutati con le metodologie e le tecniche tipiche di questa asset class. Occorre tuttavia tenere bene a mente che, queste azioni presentano spesso un andamento svincolato dai fondamentali (cos'è l'analisi fondamentale) e vengono selezionate tipicamente tra i titoli che diversi operatori professionali hanno deciso vendere allo scoperto e che le temporanee escursioni nei prezzi sono il frutto dell’azione coordinata di numerosi piccoli investitori che si coordinano per “strizzare” chi aveva posizioni corte.
Ne consegue che l’acquisto diretto di meme stock costituisce una scelta altamente speculativa, che oltre all’accettazione di rischi molto elevati comporta la disponibilità di adeguate competenze tecniche, per comprendere le dinamiche che influiscono sulle oscillazioni delle quotazioni, oltre che di tempo da impiegare nel monitoraggio degli andamenti e delle discussioni sui social al fine di selezionare accuratamente tempi e modalità di ingresso e uscita dal mercato.
Con riferimento all’investimento indiretto, da realizzarsi ad esempio mediante ETF, si tratta al momento di una “scommessa” che viene realizzata su base emozionale o ideologica, dal momento che non sussistono elementi obbiettivi per valutare la prospettiva di conseguire ritorni coerenti con i rischi assunti.
Una caratteristica frequente dei titoli meme, soprattutto nelle fasi in cui vengono “selezionati” dai gruppi di commentatori sui social, è che tendono a essere nomi fortemente shortati. Ciò significa che c'è un forte interesse allo scoperto nel titolo, o che una grande percentuale delle azioni in circolazione della società è stata venduta allo scoperto.
La vendita allo scoperto consiste nel vendere azioni che non si possiedono, nella speranza di riacquistarle a un prezzo inferiore. Si tratta quindi di una scommessa che i prezzi scenderanno. Il venditore deve prendere in prestito azioni da qualcuno che lo possiede (è “lungo sul titolo”) per poterle vendere. Man mano che aumenta il numero delle azioni vendute allo scoperto, rimangono meno azioni disponibili per il prestito. Questo vuol dire che sarà sempre più difficile e costoso mantenere le posizioni ribassiste (andare “corti” o shortarlo) sul titolo con il risultato che, chi intendeva scommettere sul calo del titolo potrebbe non trovare titoli disponibili per aprire le posizioni corte.
Le azioni vengono vendute allo scoperto con un margine, ossia a fronte di un versamento precauzionale richiesto dall’intermediario per aprire la posizione corta. Quando il prezzo del titolo shortato sale, il venditore allo scoperto inizia a subire delle perdite. Queste perdite devono essere coperte tempestivamente, spesso tramite margin call (richieste di integrare il margine), con le quali il broker richiede fondi per compensare le perdite nominali.
Alla fine, il venditore allo scoperto può esaurire i fondi disponibili per mantenere lo short e sarà costretto a riacquistare le azioni a un prezzo più alto e a chiudere la posizione. Se molti short sono costretti a coprirsi in una sola volta, si aggiunge un'ulteriore pressione al rialzo sul prezzo del titolo, in quanto tutti sono costretti a comprare le azioni e a coprirsi a prezzi sempre più alti. Questo fenomeno è noto come short squeeze e accelera l'aumento del prezzo di un'azione, in quanto sempre più venditori allo scoperto sono costretti a invertire la propria posizione per ridurre le perdite.
GameStop, uno dei primi titoli meme, è un esempio emblematico di come la comunità degli investitori retail abbia identificato un titolo altamente shortato e abbia realizzato uno short squeeze nei confronti di chi operava al ribasso.
A causa del calo del traffico pedonale nei centri commerciali, della diminuzione dei ricavi e di altri fattori negativi sulle proprie prospettive, la società era entrata nel mirino di diversi operatori ribassisti. La quantità di vendite allo scoperto sul titolo aveva raggiunto livelli molto elevati. L'ipotesi che si potesse verificare uno short squeeze è stata quindi sviluppata e propagandata su Reddit e altri forum di investimento. Inoltre, anche alcuni grandi investitori, come Michael Burry di Scion Asset Management e Ryan Cohen, cofondatore di Chewy, avevano assunto posizioni lunghe.
Successivamente, il numero di investitori al dettaglio che hanno acquistato azioni e opzioni call si è moltiplicato, facendo salire il prezzo. L'aumento del prezzo ha fatto uscire presto dal mercato alcuni venditori allo scoperto e ha attirato diversi investitori e personaggi pubblici di spicco, come Elon Musk e il venture capitalist Chamath Palihapitiya.
Il prezzo delle azioni di GameStop si è poi impennato passando meno di 5 dollari per azione a 325 dollari in meno di sei mesi poiché diversi hedge fund che avevano posizioni corte sono stati costretti ad acquistare il titolo per chiudere le proprie posizioni.
Le comunità di meme hanno sviluppato un gergo specifico utilizzato nei loro post online. Alcuni di questi termini includono (insieme alle emoji utilizzate per indicarli online):
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