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Fondi comuni di investimento vs. ETF: differenze

Gli ETF e i fondi comuni di investimento sono strumenti utili per diversificare. Scopri le differenze, vantaggi e svantaggi per scegliere l’opzione migliore per i tuoi investimenti.
Grafico ETF: fondi negoziati in borsa.

La differenza tra ETF e fondi è un aspetto centrale per chi desidera costruire un portafoglio ben diversificato. Sia i fondi comuni di investimento che gli ETF rappresentano strumenti estremamente utili per accedere a un’ampia varietà di attivi. Invece di acquistare singolarmente poche azioni, obbligazioni o altri strumenti finanziari, l’investitore può ottenere un’esposizione a centinaia o migliaia di asset in modo semplice ed efficiente, semplicemente acquistando un fondo comune o un ETF.

La principale differenza è che gli ETF sono quotati intraday e possono essere acquistati o venduti in qualsiasi momento, proprio come le azioni, mentre i fondi comuni di investimento possono essere acquistati (o venduti) solo al prezzo di chiusura del giorno (valore patrimoniale netto o NAV).

Caratteristiche principali dei fondi di investimento

  • Possono investire in modo diversificato in una varietà di attività finanziarie.
  • Le quote possono essere acquistate o vendute direttamente o indirettamente solo attraverso il fornitore del fondo.
  • Gli ordini di acquisto o di vendita vengono eseguiti solo dopo la chiusura dell'attività.
  • Di solito richiedono un importo minimo per essere investiti.
  • Di solito sono gestiti attivamente, ma esistono anche fondi gestiti passivamente.
  • In Italia, è possibile trasferire i fondi pensione da un fondo all'altro senza incorrere in oneri fiscali.
  • Possono essere a gestione attiva (è il più comune) o, talvolta, passiva (investe in tutti i componenti di un determinato mercato o indice).

Caratteristiche principali degli ETF

Gli ETF (Exchange-Traded Funds) combinano caratteristiche sia dei fondi di investimento tradizionali che delle azioni.

Si tratta di fondi di investimento le cui quote sono quotate in tempo reale nei mercati, come le azioni, e quindi si possono comprare o vendere intraday al prezzo a cui vengono negoziate in quel momento.

  • Possono investire in modo diversificato in una varietà di attivi finanziari.
  • Le quote si possono comprare o vendere tra investitori.
  • Le ordini di acquisto e di vendita possono essere eseguite in tempo reale durante tutto il giorno.
  • Normalmente, l'investimento minimo è il prezzo di 1 quota.
  • Di solito sono gestiti in modo passivo (anche se non necessariamente).
  • Non possono essere trasferiti senza pedaggio fiscale.

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Gli investimenti comportano rischi e il valore può variare, con possibili perdite.

Capire se inserire exchange traded fund (ETF) o fondi comuni di investimento nel portafoglio è essenziale: i due veicoli differiscono per trasparenza, costo, fiscalità e gestione della liquidità. Un delta anche di un solo punto percentuale nel total expense ratio (TER) può erodere oltre il 20 % del rendimento composto in un orizzonte ventennale.

ETF vs fondi comuni, quale è migliore?

Anche se sia gli ETF che i fondi di investimento ci permettono di investire in una grande quantità di attivi finanziari in modo molto semplice, è importante capire in cosa si differenziano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno di essi per decidere cosa può interessarci di più.

In tema di fiscalità dei fondi di investimento, se risiedi in Italia, la differenza fiscale più importante è che i fondi di investimento consentono il trasferimento senza oneri fiscale. Cioè, per cambiare un ETF con un altro è necessario vendere l'ETF, pagare le tasse sulle possibili plusvalenze e comprare l'altro ETF. Invece, con i fondi di investimento puoi trasferire da uno all'altro senza alcun impatto fiscale.

È vero che nella pratica la maggior parte delle persone cambia fondo solo quando le cose vanno male e hanno perdite, ma per strategie diversificate dove si effettuano ribilanciamenti periodici tra diverse classi di attivi è la tassazione sugli ETF è meno vantaggiosa che quella di un fondo.

Vantaggi e svantaggi dei fondi comuni di investimento

Vantaggi

  • Gestione attiva: gestiti da professionisti esperti, alcuni dei quali hanno dimostrato di battere il mercato nel lungo periodo.
  • Senza commissioni di compravendita: molti fondi non addebitano commissioni per contributi o riscatti, a differenza degli ETF che comportano commissioni di acquisto e vendita.
  • Trasferimenti senza oneri fiscale: in Italia, è possibile trasferire denaro tra diversi fondi senza pagare tasse sulle plusvalenze, facilitando il riequilibrio del portafoglio.
  • Visione a lungo termine: progettati per essere mantenuti nel tempo, favorendo un comportamento d'investimento più disciplinato.

Svantaggi

  • Gestione attiva: spesso la gestione non aggiunge valore; molti fondi non riescono a superare i loro indici di riferimento nel lungo periodo.
  • Costi più alti: i fondi attivi hanno spese elevate per la gestione e l'analisi.
  • Meno accessibili: non tutti i fondi sono disponibili su tutte le piattaforme di trading.
  • Minimi alti: Alcuni fondi richiedono investimenti minimi elevati, rendendoli inaccessibili per molti investitori.
  • Minore flessibilità: i fondi possono essere acquistati solo alla chiusura della giornata, rendendoli meno agili rispetto agli ETF.

Vantaggi e svantaggi degli ETF (exchange-traded funds)

Vantaggi

  • Costi inferiori: gli ETF tendono ad avere costi complessivi molto più bassi rispetto ai fondi comuni, specialmente quelli a gestione passiva.
  • Negoziabilità in tempo reale: gli ETF possono essere comprati e venduti in qualsiasi momento durante l'orario di mercato, offrendo maggiore flessibilità.
  • Ampia diversificazione: consentono di investire in un'ampia gamma di settori e asset class con un'unica operazione.

Svantaggi

  • Commissioni di compravendita: ogni acquisto o vendita comporta commissioni per il broker, che possono accumularsi nel tempo.
  • Rischio di fluttuazione dei prezzi: il prezzo degli ETF può variare durante la giornata, influenzando il costo finale dell'investimento.
  • Gestione passiva: la maggior parte degli ETF replica passivamente un indice, il che significa che non cercano di battere il mercato.

Differenza tra fondi e ETF

La struttura di un ETF non lo rende più rischioso di un fondo di investimento di categoria simile.

Il rischio, sia negli ETF che nei fondi di investimento, sarà determinato da altre considerazioni più importanti come il livello di leva finanziaria, il mercato e i tipi di attivi in cui investe, la strategia di investimento, la liquidità, il rischio di controparte, ecc.

Per quanto riguarda il comportamento dell'investitore, l'ETF, data la sua agilità e flessibilità, può incitare a fare cambiamenti frequenti che non apportano nulla se non generare più commissioni per il broker. In questo aspetto potrebbe portare un certo tipo di investitori “più nervosi” a sbagliare più spesso. Molte volte è più importante stare fermi e non fare nulla che prendere decisioni affrettate.

Gestione attiva vs gestione passiva?

Secondo me, molto più rilevante della scelta tra ETF o fondo di investimento è la decisione tra gestione passiva o gestione attiva.

Tieni presente che la maggior parte degli ETF sono a gestione passiva mentre la maggior parte dei fondi di investimento sono gestiti attivamente.

Quindi è importante sapere cosa sono e considerare i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno di questi stili di investimento.

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Inoltre, anche se la maggior parte dei fondi di investimento e degli ETF sono di accumulazione, esistono classi di fondi di investimento e ETF di distribuzione che pagano dividendi regolarmente ai loro partecipanti.

Rischi associati agli ETF e ai fondi comuni

Gli investimenti comportano sempre dei rischi. In questa parte analizziamo i principali rischi legati all’uso di ETF e fondi comuni:

  • Rischi di mercato: entrambi riflettono la volatilità dell’asset sottostante: il rischio sistemico non si elimina con la sola diversificazione.
  • Rischi di liquidità: ETF hanno spread più ampio in mercati volatili; fondi soffrono possibili sospensioni di rimborso in situazioni estreme.
  • Regolamentazione degli ETF e dei fondi comuni: entrambi rientrano nel perimetro UCITS in Europa, ma gli ETF utilizzano l’arbitraggio degli authorized participants che non è previsto per i fondi tradizionali.

Come scegliere tra un fondo di investimento e un ETF

Come abbiamo già detto, la prima e più importante cosa è decidere se vuoi gestione passiva o gestione attiva.

Da lì, la scelta più indicata sarà tra i migliori fondi di investimento, oppure l'ETF con minori spese totali per te (includendo il costo fiscale).

Detto questo, ecco alcune ragioni per cui un fondo di investimento potrebbe essere più adatto a te:

Ecco invece alcune ragioni per cui un ETF potrebbe essere più adatto a te:

  • Cerchi un fondo di investimento indicizzato a basso costo e non lo trovi, ha dei minimi molto alti o le alternative di gestione attiva sono troppo costose.
  • Vuoi investire in un determinato attivo, settore o strategia che non è disponibile in nessun fondo di investimento e quindi un ETF tematico.
  • Ti piace la responsabilità di scegliere e gestire il tuo portafoglio di investimenti.
  • Hai bisogno di agilità e di poter prendere decisioni rapide sui tuoi investimenti in base a ciò che accade nel mercato
  • Ti piace il trading o cambiare frequentemente investimenti
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Conclusione: ETF o fondi comuni? 

La vera domanda non è “meglio ETF o fondi?”, ma quale strumento funziona meglio nel tuo piano specifico. Se stai costruendo un PAC, accumulando capitale per il lungo termine o ribilanciando più asset class, la scelta cambia radicalmente.

Analizzando le performance storiche di ETF e fondi comuni, secondo Morningstar, su dieci anni solo una minoranza di fondi attivi batte il proprio indice dopo commissioni, mentre la gran parte degli ETF replica il benchmark con tracking error inferiore allo 0,20 % annuo. E questo già può rappresentare un criterio di scelta.

D'altra parte, costi, rotazione di portafoglio, efficienza fiscale, bravura del gestore (per i fondi attivi) e tracking error (per gli ETF), sono tutti fattori che influenzano il rendimento.

Infine, se guardiamo al profilo dell'investore, quelli autonomi e molto attenti ai costi tendono a preferire gli ETF indicizzati. Al contrario, un investitore delegante e meno sensibile alla volatilità intraday opta per fondi comuni di qualità.

In ogni caso, un portafoglio ben bilanciato può combinare ETF indicizzati a basso costo per l’esposizione core e selezionare pochi fondi attivi in mercati specializzati. La chiave è valutare costi, liquidità, orizzonte temporale e tolleranza al rischio, adattando gli strumenti all’obiettivo personale di crescita del capitale.

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