ETFs
La differenza tra ETF e fondi è un aspetto centrale per chi desidera costruire un portafoglio ben diversificato. Sia i fondi comuni di investimento che gli ETF rappresentano strumenti estremamente utili per accedere a un’ampia varietà di attivi. Invece di acquistare singolarmente poche azioni, obbligazioni o altri strumenti finanziari, l’investitore può ottenere un’esposizione a centinaia o migliaia di asset in modo semplice ed efficiente, semplicemente acquistando un fondo comune o un ETF.
La principale differenza è che gli ETF sono quotati intraday e possono essere acquistati o venduti in qualsiasi momento, proprio come le azioni, mentre i fondi comuni di investimento possono essere acquistati (o venduti) solo al prezzo di chiusura del giorno (valore patrimoniale netto o NAV).
Gli ETF (Exchange-Traded Funds) combinano caratteristiche sia dei fondi di investimento tradizionali che delle azioni.
Si tratta di fondi di investimento le cui quote sono quotate in tempo reale nei mercati, come le azioni, e quindi si possono comprare o vendere intraday al prezzo a cui vengono negoziate in quel momento.
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Gli investimenti comportano rischi e il valore può variare, con possibili perdite.
Capire se inserire exchange traded fund (ETF) o fondi comuni di investimento nel portafoglio è essenziale: i due veicoli differiscono per trasparenza, costo, fiscalità e gestione della liquidità. Un delta anche di un solo punto percentuale nel total expense ratio (TER) può erodere oltre il 20 % del rendimento composto in un orizzonte ventennale.
Anche se sia gli ETF che i fondi di investimento ci permettono di investire in una grande quantità di attivi finanziari in modo molto semplice, è importante capire in cosa si differenziano e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno di essi per decidere cosa può interessarci di più.
Fattore | ETF | Fondo comune |
Quotazione | Intraday | Solo a NAV di fine giornata |
Trasparenza | Portafoglio giornaliero | Report mensile/trimestrale |
Liquidità | Elevata, con market maker | Limitata al gestore |
Fiscalità (IT) | Più efficiente sui capital gain | Realizzi interni più frequenti |
Costi ricorrenti | TER medi 0,10-0,30 % | TER medi 1,5-1,8% |
Flessibilità di negoziazione | In qualunque momento | Solo a fine giornata |
In tema di fiscalità dei fondi di investimento, se risiedi in Italia, la differenza fiscale più importante è che i fondi di investimento consentono il trasferimento senza oneri fiscale. Cioè, per cambiare un ETF con un altro è necessario vendere l'ETF, pagare le tasse sulle possibili plusvalenze e comprare l'altro ETF. Invece, con i fondi di investimento puoi trasferire da uno all'altro senza alcun impatto fiscale.
È vero che nella pratica la maggior parte delle persone cambia fondo solo quando le cose vanno male e hanno perdite, ma per strategie diversificate dove si effettuano ribilanciamenti periodici tra diverse classi di attivi è la tassazione sugli ETF è meno vantaggiosa che quella di un fondo.
Vantaggi
Svantaggi
Vantaggi
Svantaggi
La struttura di un ETF non lo rende più rischioso di un fondo di investimento di categoria simile.
Il rischio, sia negli ETF che nei fondi di investimento, sarà determinato da altre considerazioni più importanti come il livello di leva finanziaria, il mercato e i tipi di attivi in cui investe, la strategia di investimento, la liquidità, il rischio di controparte, ecc.
Per quanto riguarda il comportamento dell'investitore, l'ETF, data la sua agilità e flessibilità, può incitare a fare cambiamenti frequenti che non apportano nulla se non generare più commissioni per il broker. In questo aspetto potrebbe portare un certo tipo di investitori “più nervosi” a sbagliare più spesso. Molte volte è più importante stare fermi e non fare nulla che prendere decisioni affrettate.
Secondo me, molto più rilevante della scelta tra ETF o fondo di investimento è la decisione tra gestione passiva o gestione attiva.
Tieni presente che la maggior parte degli ETF sono a gestione passiva mentre la maggior parte dei fondi di investimento sono gestiti attivamente.
Quindi è importante sapere cosa sono e considerare i vantaggi e gli svantaggi di ciascuno di questi stili di investimento.
Sicuramente uno dei broker da prendere in considerazione per operare con gli ETF è XTB, con i suoi piani di accumulo.
Il 78% dei conti perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.
Inoltre, anche se la maggior parte dei fondi di investimento e degli ETF sono di accumulazione, esistono classi di fondi di investimento e ETF di distribuzione che pagano dividendi regolarmente ai loro partecipanti.
Gli investimenti comportano sempre dei rischi. In questa parte analizziamo i principali rischi legati all’uso di ETF e fondi comuni:
Come abbiamo già detto, la prima e più importante cosa è decidere se vuoi gestione passiva o gestione attiva.
Da lì, la scelta più indicata sarà tra i migliori fondi di investimento, oppure l'ETF con minori spese totali per te (includendo il costo fiscale).
Detto questo, ecco alcune ragioni per cui un fondo di investimento potrebbe essere più adatto a te:
Caratteristiche | Dettagli |
Gestione | Preferisci la gestione attiva affidata a professionisti. |
Fiducia | Hai fiducia nel gestore che ha dimostrato performance superiori al mercato. |
Approccio | Sei un investitore a lungo termine che fa investimenti periodici. |
Strategia | La tua strategia prevede ribilanciamenti tra diversi fondi. |
Ecco invece alcune ragioni per cui un ETF potrebbe essere più adatto a te:
Se stai pensando di scegliere un ETF, conosci tutti gli aspetti chiave che devi tenere in considerazione:
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Quando investi, il tuo capitale è a rischio.
La vera domanda non è “meglio ETF o fondi?”, ma quale strumento funziona meglio nel tuo piano specifico. Se stai costruendo un PAC, accumulando capitale per il lungo termine o ribilanciando più asset class, la scelta cambia radicalmente.
Analizzando le performance storiche di ETF e fondi comuni, secondo Morningstar, su dieci anni solo una minoranza di fondi attivi batte il proprio indice dopo commissioni, mentre la gran parte degli ETF replica il benchmark con tracking error inferiore allo 0,20 % annuo. E questo già può rappresentare un criterio di scelta.
D'altra parte, costi, rotazione di portafoglio, efficienza fiscale, bravura del gestore (per i fondi attivi) e tracking error (per gli ETF), sono tutti fattori che influenzano il rendimento.
Infine, se guardiamo al profilo dell'investore, quelli autonomi e molto attenti ai costi tendono a preferire gli ETF indicizzati. Al contrario, un investitore delegante e meno sensibile alla volatilità intraday opta per fondi comuni di qualità.
In ogni caso, un portafoglio ben bilanciato può combinare ETF indicizzati a basso costo per l’esposizione core e selezionare pochi fondi attivi in mercati specializzati. La chiave è valutare costi, liquidità, orizzonte temporale e tolleranza al rischio, adattando gli strumenti all’obiettivo personale di crescita del capitale.
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