Come creare rendite passive

Quando si parla di rendite passive ci si riferisce alla possibilità di creare dei flussi di denaro regolari senza dovere lavorare, almeno in senso tradizionale, per ottenerli. In questo articolo andiamo ad approfondire il concetto, vedendo cos’è una rendita passiva, in che modo si può ottenere e quali sono i migliori strumenti finanziari per generare delle rendite passive.

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Cosa sono le rendite passive?

In finanza, quando si parla di rendita passiva, ci si riferisce a tutti quegli investimenti che generano flussi di reddito senza che l’investitore debba monitorarli in modo costante. A prescindere dal significato finanziario, il concetto è entrato oggi nella cultura comune, con una grande varietà di significati.
Ad esempio, una rendita passiva potrebbero essere considerati i flussi di denaro provenienti da un investimento in ETF, ma anche da un canale youtube ben avviato i cui video continuano a generare rendimenti a distanza di mesi o anni dal momento in cui sono stati girati.

Come creare rendite passive nel 2024?

Per creare una rendita passiva non c’è un’unica strada. Possiamo distinguere innanzitutto fra due tipologie di rendite passive: quelle che derivano da investimenti e quelle che non derivano da investimenti.
Le rendite passive del primo tipo sono tutte le rendite che derivano da strumenti finanziari oppure da investimenti immobiliari, anche se alcuni sono restii a far rientrare nella categoria quest’ultima forma di investimento, considerato lo sforzo che richiede in termini di tempo, energie e rischi connessi.

Quelle del secondo tipo sono quelle rendite che derivano da attività che non sono connesse al mondo degli investimenti, sia sul web che all’esterno del web. Ad esempio, rendite derivanti da Youtube o Instagram o le opere di ingegno e i diritti d’autore.

Quindi, la strategia, come vedremo, per la creazione di una rendita passiva dipende dal tipo di rendita che si vuole ottenere. Se si vuole ottenere una rendita finanziaria, servirà in primis disporre di capitale e quindi di risparmi da investire poi in strumenti finanziari di altro tipo. Mentre, per quanto riguarda le rendite non finanziarie, la strada è quella della creazione di un business, anche virtuale, che possa generare rendimenti passivi col tempo.

Generare abbastanza rendite passive è un obiettivo centrale per acquisire l’indipendenza finanziaria e vivere di rendita. Se hai un capitale abbastanza importante da investire, ti consigliamo di leggere come vivere di rendita con 200.000 euro.

Rendite passive migliori: esempi

Andiamo adesso ad approfondire il concetto andando a considerare, uno a uno, tutti gli investimenti attraverso i quali è possibile generare una rendita passiva.

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Come generare entrate passive: azioni e dividendi

Una delle forme di investimento da prendere in considerazione è quella in azioni. Quando si acquista un titolo azionario si va fondamentalmente ad acquisire una quota della società. Ciò dà il diritto a percepire dei dividendi, quindi a godere di parte dei profitti della società in relazione alla quantità di azioni posseduta. Se ti interessa, qui trovi le migliori azioni e i migliori dividendi.

Scegliere le azioni giuste per le rendite passive

  • Azioni ad alto dividendo: alcune società sono note per pagare dividendi elevati e costanti. Queste sono spesso società mature e stabili in settori come le utility, i beni di consumo e la sanità.
  • Stabilità e crescita dei dividendi: oltre all’ammontare del dividendo, è importante considerare la stabilità e la crescita dei dividendi nel tempo. Le società che hanno una lunga storia di pagamenti di dividendi regolari e crescenti sono spesso preferite dagli investitori orientati al reddito.

Strategie di investimento in azioni e dividendi per massimizzare le rendite passive

  1. Reinvestimento dei dividendi: reinvestire i dividendi acquistando ulteriori azioni può aumentare significativamente il tuo potenziale di guadagno complessivo grazie all’effetto del compounding.
  2. Diversificazione del portafoglio: investire in un portafoglio diversificato di azioni ad alto dividendo può ridurre il rischio e stabilizzare il flusso di reddito.
  3. Approccio a lungo termine: gli investimenti in azioni per i dividendi sono generalmente più efficaci come strategia a lungo termine, poiché permettono di superare le fluttuazioni di mercato e di beneficiare della crescita composta nel tempo.

Generare rendite passive: ETF

Gli ETF sono fondi quotati in borsa a gestione passiva che cercano di replicare un indice preesistente per generare dei rendimenti e quindi delle rendite passive. Investire in ETF è un ottimo strumento di diversificazione dei propri investimenti.

Tipi di ETF per rendite passive

  1. ETF che pagano dividendi: Alcuni ETF sono focalizzati su azioni che pagano dividendi elevati, fornendo agli investitori un flusso regolare di reddito.
  2. ETF obbligazionari: Gli ETF che investono in obbligazioni possono offrire rendite passive sotto forma di pagamenti di interessi.
  3. ETF di settore o tematici: Investire in ETF che tracciano specifici settori o tendenze di mercato può offrire opportunità di crescita oltre ai rendimenti passivi.

Per investire in azioni e ETF, è necessario interagire con dei broker online, i quali offrono piattaforme accessibili e strumenti per facilitare l’acquisto e la vendita di questi strumenti finanziari

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Considerazioni pratiche per investire in ETF

  1. Selezione degli ETF: è importante valutare la composizione, la performance storica, i costi e la strategia di investimento di un ETF prima di investire.
  2. Monitoraggio e bilanciamento: anche se gli ETF sono spesso utilizzati per strategie di investimento passive, è importante monitorare e, se necessario, riequilibrare il tuo portafoglio per mantenere l’allineamento con i tuoi obiettivi di investimento.

Rendite passive sicure: conto deposito e obbligazioni

Un’altra possibilità per generare una rendita passiva è poi quella di investire in conti deposito e obbligazioni, strumenti a basso rischio che possono però generare rendimenti interessanti.

Conti deposito

I migliori conti deposito funzionano come dei normali conti corrente, con la differenza che alcune funzionalità sono limitate (ad esempio non è possibile associare delle carte di credito o debito). Ne esistono di due tipi: liberi e vincolati. Con i primi si possono ritirare i soldi quando si desidera, senza incorrere in penalità. Con i secondi invece il denaro resta in genere vincolato per un determinato periodo di tempo (fino a 72 mesi). Entrambe le forme generano interessi, ma ovviamente i conti vincolati generano interessi maggiori rispetto a quelli liberi. Il tasso di interesse lordo si aggira in genere attorno al 4%-5%, dunque sono investimenti al 4% netto.

Obbligazioni

Un altro strumento utile è investire in obbligazioni. Queste sono fondamentalmente emesse dalla società per raccogliere del capitale necessario a finanziarie le proprie attività. Vengono poi emesse anche da stati. L’acquisto di un’obbligazione fa sorgere in capo al titolare la qualità di obbligazionista, la quale conferisce sia il diritto alla restituzione del capitale alla scadenza del periodo pattuito sia, poi, il diritto alla corresponsione di interessi periodici. La percentuale di interessi percepita varia in base a vari fattori, fra cui assume un rilievo fondamentale il rating della società o del paese. Qui trovi la lista delle migliori obbligazioni oggi.

Migliori rendite passive: investire in immobili

L’investimento in immobili è, come abbiamo accennato, una modalità piuttosto controversa, sebbene sia quella preferita dagli italiani. L’investimento in immobili comporta infatti una serie di spese, costi di gestione e rischi di inadempimento.
Ovviamente la convenienza dell’investimento in immobili dipende da molteplici fattori. Ad esempio, l’investimento in un immobile di una città centrale, come Roma o Milano, è ben diverso da investire in zone poco popolate e con forti rischi di svalutazione. In generale si tratta però di un investimento fortemente illiquido.

Esiste poi anche la possibilità di investire in immobili come si farebbe con qualsiasi ETF, attraverso i REIT.

Dunque, riassumendo:

Metodi per generare rendite passive con gli immobili

  1. Affitti residenziali: acquistare proprietà residenziali (come case o appartamenti) da affittare può fornire un flusso costante di reddito. La chiave è trovare proprietà in aree con forte domanda di affitti.
  2. Affitti commerciali: investire in immobili commerciali (uffici, negozi, magazzini) può offrire rendite più elevate, ma spesso richiede un investimento iniziale maggiore e una gestione più complessa.
  3. Affitti a breve termine: piattaforme come Airbnb hanno reso popolare l’affitto di immobili per brevi periodi. Questo può generare rendite superiori rispetto agli affitti tradizionali, ma richiede una gestione più attiva.
  4. Investimento in fondi immobiliari: i REIT (Real Estate Investment Trusts) permettono di investire in portafogli di immobili senza dover acquistare direttamente la proprietà. Questo riduce il capitale necessario e la complessità della gestione diretta.

Qui trovi la lista dei migliori REIT USA ed europei.

Considerazioni pratiche

  1. Costi e tasse: oltre al prezzo d’acquisto, considera i costi di manutenzione, le tasse immobiliari e le commissioni di gestione.
  2. Legislazione locale: è importante essere a conoscenza delle leggi locali riguardanti l’affitto, i diritti degli inquilini e le tasse.
  3. Pianificazione finanziaria: assicurati di avere un piano finanziario per gestire i periodi senza affitti o eventuali spese impreviste.

Come generare rendite passive online: non legate agli investimenti

Esistono poi anche delle rendite passive, come abbiamo visto, non legate agli investimenti. Approfondiamo con alcune idee per entrate passive.

Canali social (Instagram, TikTok, Twitch, Youtube)

Le piattaforme social aprono le frontiere a nuove forme di business. Sono molteplici le possibilità di guadagno che offrono i social: sponsorizzazioni, pubblicità, sottoscrizioni. In realtà, non tutte le attività che si riconnettono ai canali social rientrano all’interno della categoria delle rendite passive. Ad esempio, girare una live su Twitch è a tutti gli effetti una forma di lavoro, sebbene sia più piacevole di molte altre. E per lavorare con gli sponsor potrebbe spesso richiesto un impegno costante. Inoltre, se un segmento limitato raggiunge il successo, per la maggioranza degli utenti tali piattaforme restano un hobby o una passione. Si stima, ad esempio, che occorrano 6 milioni di visualizzazioni per guadagnare il reddito medio netto italiano, e il 75% degli streamer su Twitch afferma di guadagnare nulla, mentre il 15% dichiara di riuscire a guadagnare da 1 dollaro a 100 dollari.

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Vendere prodotti in dropshipping

Il dropshipping è un’attività che consiste nel vendere determinati prodotti a soggetti terzi (consumatore finale) senza possederli in magazzino. Chi fa dropshipping si occupa fondamentalmente del marketing e di pubblicizzare il prodotto. Quindi, niente spese collegate alla logistica, come ad esempio l’imballaggio. Si tratta di un modello di business che potenzialmente può assicurare dei guadagni anche importanti, ma che richiede comunque un certo capitale iniziale per comprare i prodotti, creare le ads e gestire la parte di marketing.

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Opere dell’ingegno e diritti d’autore

La legge sul diritto d’autore definisce le opere dell’ingegno come tutte quelle opere che Formano oggetto del diritto di autore le opere dell’ingegno di carattere creativo che appartengono alle scienze, alla letteratura, alla musica, alle arti figurative, all’architettura, al teatro e alla cinematografia, qualunque ne sia il modo o la forma di espressione.” (art. 2575 CC)

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Sebbene replicare il successo di Harry Potter potrebbe essere senz’altro difficile, potenzialmente attraverso la scrittura di un libro, di una canzone o, anche semplicemente vendendo un proprio quadro è possibile generare delle rendite passive interessanti grazie ai diritti d’autore. Oggi, poi, il web apre le porte a nuove possibilità di guadagno, come ad esempio quelle che derivano dagli NTF o anche la possibilità di commercializzare le proprie opere artistiche su siti come Amazon Kindle senza la necessità dell’intermediazione di una vera e propria casa editrice.

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FAQ

Cosa sono le rendite passive?

Tutte quelle entrate, sia finanziarie che non finanziarie, che generano flussi di reddito senza che la persona debba lavorare o effettuare attività di monitoraggio costante.

Quali sono le migliori rendite passive?

Le migliori rendite passive, dal punto di vista della stabilità, sicurezza e profittabilità, sono quelle derivanti dagli investimenti finanziari, come ETF, obbligazioni, azioni.

Dove investire per ottenere una rendita passiva?

Sui mercati finanziari, attraverso uno degli strumenti (ETF, obbligazioni, azioni, conto deposito) messi a disposizioni da banche o istituti di credito. In alternativa, in immobili.

Come si crea una rendita passiva?

Le rendite passive si generano fondamentalmente risparmiando e investendo il capitale

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