Come fare investimenti sicuri: basso rischio-medio rendimento

Quando si parla di investimenti e di gestione dei risparmi il focus è tipicamente concentrato sui rendimenti attesi e sui costi sostenuti. Un numero non trascurabile di risparmiatori è tuttavia interessato a impiegare parte delle proprie disponibilità finanziarie (a volte la totalità) in investimenti sicuri.
Premesso che non esistono attività prive di rischio in questo articolo proviamo a valutare costi, benefici e convenienza dei principali investimenti a basso rischio.

Cosa vuol dire investimento sicuro?
Con buona pace del significato letterale in lingua italiana della parola “sicuro”, con questo aggettivo si fa riferimento a quelle attività che presentano una probabilità molto bassa di subire delle perdite sul proprio capitale.
In particolare, questa tipologia di impieghi presentano una variabilità nulla o molto contenuta del valore di realizzo, una liquidità elevata e talvolta delle garanzie prestate dallo stato o da organismi sovranazionali che assicurano i risparmiatori anche contro il rischio di insolvenza dell’intermediario finanziario che per loro conto detiene gli strumenti oppure opera come controparte per i soggetti privati.
Rientrano in questa categoria i conti correnti bancari, i conti deposito vincolati o meno, i buoni postali fruttiferi, i certificati di deposito, i titoli di stato e altre obbligazioni a breve scadenza, talune obbligazioni corporate con rating molto elevato.
Su un orizzonte temporale sufficientemente lungo (per es superiore a 10 anni) anche taluni investimenti azionari in società molto solide e con un adeguato livello di diversificazione sia geografica che settoriale, possono essere considerati a basso rischio.
Perché non esistono investimenti sicuri?
Perché l’accettazione di un rischio è il presupposto fondamentale per ottenere qualsiasi rendimento, ne consegue che, qualunque attività di investimento comporta implicitamente dei rischi. Anche solo depositare dei soldi in contanti presso un istituto bancario, ci espone formalmente al rischio che l’intermediario finanziario fallisca oppure non sia in grado di rimborsarci i fondi che gli abbiamo consegnato.
Per limitare questo rischio, nelle principali economie sviluppate esistono delle normative stringenti che impongono a chi esercita l’attività bancaria di disporre di adeguate dotazioni patrimoniali e di sottostare a rigide normative di vigilanza. Inoltre sono ampiamente diffusi meccanismi di assicurazione dei depositi bancari che servono a gantire fino ad un determinato importo (in italia il Fondo Interbancario di tutela dei depositi garantisce fino a 100mila euro per depositante e per banca).
Da ultimo va considerato che, per quanto possa apparire paradossale, anche non investire comporta dei rischi, poiché la crescita del livello generale dei prezzi (misurata dal tasso di inflazione) può erodere il valore reale della moneta riducendo il potere di acquisto dei risparmi accumulati anche il loro valore nominale rimane invariato.
Le regole per investire in modo sicuro
I fattori principali da tener presente per realizzare investimenti a basso rischio includono il grado di liquidità desiderato e l’orizzonte temporale di riferimento: è generalmente possibile ottenere un rendimento crescente in proporzione a quanto si è disponibili a rinunciare alla disponibilità immediata dei fondi.
Per liquidità si intende la possibilità di prelevare i propri fondi in qualsiasi momento senza subire perdite significative. La maggioranza degli investimenti a basso rischio presenta oscillazioni molto limitate nel breve termine e costi contenuti in caso di disinvestimento.
Su un orizzonte temporale più lungo, se si è disposti a tollerare delle oscillazioni di breve, la nozione di investimento sicuro può estendersi anche a titoli obbligazionari e azionari purché emessi da aziende molto solide o da stati sovrani. Questa riduzione del rischio è dovuta all’incremento di valore tipicamente associato con i titoli azionari e all’avvicinarsi della scadenza per i titoli obbligazionari.
L’andamento tipico di un portafoglio diversificato di tipo azionario prevede oscillazioni di breve termine intorno ad un trend crescente nel medio e lungo termine. Dunque tipicamente dopo un periodo di 3 o 5 anni anche se si osservano delle oscillazioni le quotazioni non scendono al di sotto del prezzo di acquisto.
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Quali sono i migliori investimenti sicuri?
Qui vi faremo una lista di investimenti più sicuri, accessibili e redditizi.
Investimenti bancari sicuri: conti correnti bancari
- Liquidità: Massima, consentono il prelievo immediato e sono tipicamente collegati a strumenti di pagamento come carte e wallet su app telefoniche
- Garanzie Pubbliche: Protezione del Fondo Interbancario di tutela dei depositi
- Oscillazioni di Breve termine: Nessuna
- Rendimento: zero tipicamente è possibile ottenere un rendimento crescente fino al 3% vincolando le somme per durate variabili da 6 a 48 mesi
- Costi: In larga misura assenti per conti on line
Investimenti sicuri in banca: conti deposito
- Liquidità: Molto alta – è sempre possibile prelevare denaro, ma il mancato rispetto delle scadenze alle quali ci si è vincolati comporta la perdita in tutto o in parte del rendimento
- Garanzie Pubbliche: Protezione del Fondo Interbancario di tutela dei depositi
- Oscillazioni di Breve termine: Nessuna
- Rendimento: 2-4% a fronde di vincoli fino a 48 mesi
- Costi: In larga misura assenti per conti on line
Investimenti sicuri Poste: risparmio postale
- Liquidità: Molto alta – è sempre possibile prelevare denaro, ma il mancato rispetto delle scadenze alle quali ci si è vincolati comporta la perdita in tutto o in parte del rendimento
- Garanzie Pubbliche: Emessi da Cassa Depositi e Prestiti società interamente controllata dallo stato
- Oscillazioni di Breve termine: Nessuna
- Rendimento: 2-4% a fronde di vincoli fino a 48 mesi e oltre
- Costi: In larga misura assenti
Investimenti finanziari sicuri: buoni ordinari del Tesoro (durata 1 anno)
- Liquidità: Alta – è possibile rivenderli agevolmente su mercati regolamentati con costi di transazione contenuti o assenti
- Garanzie Pubbliche: Rischio pari allo Stato Italiano
- Oscillazioni di Breve Termine: Limitate, generalmente nell’ordine di pochi punti percentuali
- Rendimento: circa 2% nel dicembre 2023
- Costi: commissioni dell’intermediario (possono a arrivare a zero per broker on line)
Obbligazioni Corporate con rating elevato
- Liquidità: Alta – è possibile rivenderli agevolmente su mercati regolamentati con costi di transazione contenuti o assenti
- Garanzie Pubbliche: Presenti implicitamente solo per le aziende controllate dallo stato
- Oscillazioni di Breve Termine: Variabili in base alle condizioni di mercato, tipicamente inferiori alla media del mercato
- Rendimento: 4- 5% nel dicembre 2023 (Moody's Seasoned Aaa Corporate Bond Yield)
- Costi: commissioni dell’intermediario (possono a arrivare a zero per broker on line)
Leggi: come investire in obbligazioni corporate.
Investimenti online sicuri: azioni di aziende solide che pagano dividendi elevati
- Liquidità: Alta – è possibile rivenderli agevolmente su mercati regolamentati con costi di transazione contenuti o assenti
- Garanzie Pubbliche: Presenti implicitamente solo per le aziende controllate dallo stato
- Oscillazioni di Breve Termine: Variabili in base alle condizioni di mercato, tipicamente inferiori alla media del mercato
- Rendimento: Variabile in base al prezzo di acquisto
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Come fare investimenti sicuri con i beni rifugio: oro, gioielli opere d’arte
L'oro, insieme ad altri metalli preziosi e a beni di lusso come i gioielli e le opere d’arte, è considerato un investimento sicuro nell’immaginario collettivo. Si suppone che agisca come una rete di sicurezza quando i mercati sono in declino, poiché il prezzo dell'oro non si muove tipicamente con i prezzi di mercato. Per questo motivo, può essere considerato anche un investimento rischioso, in quanto la storia ha dimostrato che il prezzo dell'oro non sempre sale, soprattutto quando i mercati si impennano. Gli investitori si rivolgono all'oro quando c'è paura sul mercato e si aspettano che i prezzi delle azioni scendano.
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Al pari degli altri beni rifugio, l'oro non è un bene che genera reddito. A differenza di azioni e obbligazioni, il rendimento di queste attività si basa interamente sull'apprezzamento del prezzo. A questo va aggiunto che per la gestione di questi beni occorre sopportare rilevanti costi di transazione ai quali vanno aggiunti costi di stoccaggio e di assicurazione. Inoltre, sebbene l'oro sia tradizionalmente considerato un bene “sicuro”, può essere altamente volatile e subire cali di prezzo. Tenendo conto di questi fattori, l'oro funziona meglio come parte di un portafoglio diversificato, in particolare quando funge da copertura contro un mercato azionario in ribasso.
La valutazione della performance dell'oro come investimento a lungo termine, dipende molto dal periodo di tempo considerato. Ad esempio, in alcuni periodi di 30 anni, le azioni hanno sovraperformato l'oro e le obbligazioni sono state simili tra loro, ma in alcuni periodi di 1 anni, l'oro ha sovraperformato le azioni e le obbligazioni.
Dal 1990 al 2020, il prezzo dell'oro è aumentato di circa il 360%. Nello stesso periodo, il Dow Jones Industrial Average (DJIA) ha guadagnato il 991%. Se consideriamo il periodo di 15 anni dal 2005 al 2020, il prezzo dell'oro è aumentato del 330%, più o meno come nei 30 anni considerati in precedenza. Nello stesso periodo, il DJIA è aumentato solo del 153%. Se poi consideriamo solo gli anni 2021 e 2022, l'oro ha sovraperformato le azioni a causa dell'aumento dell'incertezza geopolitica e dell'inflazione a livello mondiale. Nel lungo periodo, quindi, le azioni sembrano sovraperformare l'oro di circa 3 a 1, ma su orizzonti temporali più brevi l'oro potrebbe avere la meglio.
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Investimenti immobiliari
Un altro investimento che viene largamente ritenuto sicuro, almeno in termini di protezione del valore investito è dato dall’acquisto di immobili, particolarmente caro ai risparmiatori italiani che possono beneficiare anche di agevolazioni fiscali in merito all’IMU sulla prima casa e alla deducibilità dal reddito degli interessi sui mutui per l’acquisto della prima casa.
La realtà è più complicata e occorre tenere a mente diversi elementi di attenzione/rischio:
- Gli investimenti immobiliari presentano tipicamente costi di transazione (agenzia, notaio, imposte) e di manutenzione non trascurabili
- Al di fuori delle agevolazioni previste per la prima casa e per alcune tipologie di locazione la fiscalità in Italia può essere penalizzante
- Per ottenere un rendimento da queste attività occorre darle in locazione sostenendo ulteriori costi di transazione (agenzia, registrazione contratti, eventuale assicurazione sulla morosità etc) e di successiva gestione (incasso dei canoni, gestione delle inadempienze)
- I trend demografici influenzano in modo rilevante la domanda e l’offerta di questi asset dando luogo a rilevanti differenze tra diverse aree geografiche (per es in alcune città italiane il mercato è vivace e attivo, in altre risulta particolarmente depresso)
In generale l’investimento immobiliare è tutt’altro che sicuro e va valutato in modo obiettivo senza lasciarsi influenzare da considerazioni edonistiche (per es confondere una seconda casa per vacanze con un investimento), emotive (sopravvalutare un immobile ereditato) ed avere bene a mente i trend demografici che influenzano il mercato – per esempio nelle aree dello stato italiano, che non beneficiano di flussi turistici e/o non sono caratterizzate dalla significativa presenza di imprese, la popolazione locale tende invecchiare e dispone già di un immobile, i giovani emigrano e dunque il mercato immobiliare presenta scarse prospettive di crescita.
Per chi è interessato all’investimento immobiliare, una possibilità semplificata, che non necessita di disponibilità rilevanti e presenza costi di transazione contenuti è data dall’investimento in ETF che in vestono in società immobiliari. Di seguito quattro ETF di questo tipo quotati alla borsa di Milano.
Titolo | YTD% | 3m% | 1a% | 3a% | 5a% |
Invesco Real Estate S&P US Sel Sec ETF EUR | -21.51 | -17.24 | -18.88 | 4.28 | undefined |
SPDR® Dow Jones Global Real Estate ETF EUR | -20.17 | -8.28 | -17.92 | -2.41 | 1.33 |
VanEck Global Real Estate UCITS ETF EUR | -21.26 | -9.04 | -19.22 | -1.53 | 2.52 |
Investendo in ETF di questo tipo occorre mettere in conto oscillazioni di breve termine in linea con il mercato azionario e dunque per rientrare nella categoria degli investimenti a basso rischio è necessario mantenerli per un periodo non breve nell’ordine di 5-10 anni.