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I titoli di Stato sono obbligazioni il cui emittente è uno Stato sovrano. Ogni nazione può emettere titoli di Stato per finanziare le proprie attività, per questo motivo sono anche chiamate “obbligazioni sovrane”.
Come per tutte le altre obbligazioni, anche i titoli di Stato, alla scadenza, prevedono il rimborso del capitale all’acquirente più un interesse. I titoli di Stato italiani sono obbligazioni emesse regolarmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze attraverso il Dipartimento del Tesoro.
Ricordiamo che le obbligazioni sono titoli di debito (per il soggetto che le emette) e di credito (per il soggetto che le acquista) che rappresentano una parte del debito che le società emettono per finanziare le proprie attività. Le obbligazioni vengono emesse con la promessa da parte dell'acquirente del rimborso del capitale (al termine del periodo prestabilito) più un interesse (la remunerazione che spetta a chi acquista obbligazioni in cambio della somma investita). L’interesse può essere pagato periodicamente, attraverso le cedole. Esistono anche obbligazioni chiamate “zero coupon”, dove non sono previsti i pagamenti degli interessi periodicamente, ma il rendimento può essere dato solo alla scadenza del titolo e dipende dalla differenza tra il valore nominale (l’importo che si riceve alla scadenza, quando avviene il rimborso) e il prezzo di sottoscrizione (quanto è stata pagata l’obbligazione al momento dell’acquisto).
I titoli di Stato possono essere acquistati da chiunque voglia acquistare obbligazioni da una nazione emittente, quindi sia un privato cittadino che un’azienda.
Possono essere acquistati sui mercati:
Chi vuole comprare o vendere titoli di Stato deve rivolgersi ad intermediari autorizzati, solitamente banche e società di intermediazione mobiliare – SIM. Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti a osservare queste norme quando acquistano titoli di Stato per conto di un cliente.
Ad esempio, con Fineco puoi acquistare una vasta gamma di titoli di Stato italiani. Si possono acquistare questi titoli direttamente dall'area riservata Fineco, accedendo alla sezione "Mercati e trading" e selezionando "Obbligazioni".
Le commissioni di negoziazione per l'acquisto di titoli di Stato sono fisse allo 0,19% per ordine, con un minimo di 2,95€ e un massimo di 19€. Inoltre, Fineco offre la possibilità di trasferire gratuitamente i tuoi titoli e fondi da altri istituti, senza costi aggiuntivi.
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In base al rendimento, i titoli di Stato si distinguono in:
Vediamo un riassunto in questa tabella.
TITOLI | BOT | CTZ | BTP | CCT | |||||
Durata | 3, 6, 12 mesi | 24 mesi | 3,5,10,15 o 30 anni | 7 anni | |||||
Remunerazione | Scarto d'emissione | Scarto d'emissione | Cedole fisse semestrali | Cedole variabili posticipate | |||||
Taglio minimo | 1000 | 1000 | 1000 | 1000 | |||||
Meccanismo d'asta | Asta competitiva | Asta marginale | Asta marginale | Asta marginale | |||||
Aliquota fiscale | 12,50% | 12,50% | 12,50% | 12,50% | |||||
Rimborso | Unica soluzione alla scadenza | Unica soluzione alla scadenza | Unica soluzione alla scadenza | Unica soluzione alla scadenza |
Titoli di debito (obbligazioni) a breve termine con rimborso in un’unica soluzione a scadenza. I BOT possono essere emessi con scadenze pari a 3, 6, 9 o 12 mesi, mediante un procedimento chiamato asta competitiva sul rendimento. Si tratta di una tipologia d’asta di emissione di strumenti finanziari nella quale ogni soggetto risultato aggiudicatario di un quantitativo di strumenti finanziari paga il prezzo che ha offerto.
La differenza tra il valore di rimborso del Buono (1.000 euro) e il suo prezzo di acquisto sarà la redditività generata dal Buono del Tesoro.
Sono titoli di debito (obbligazioni) con durata pari a 24 mesi, con rimborso in un’unica soluzione a scadenza. I CTZ sono emessi mediante un procedimento chiamato asta marginale con determinazione discrezionale di prezzo e quantità emessa. Si tratta di una tipologia d’asta in cui tutti i soggetti che risultano aggiudicatari di un quantitativo di strumenti finanziari offerti in asta pagano il medesimo prezzo, il prezzo marginale.
Titoli di debito (obbligazioni) a medio-lungo termine con cedola fissa posticipata pagata semestralmente. I BTP possono essere emessi con scadenze pari a 3, 5, 7, 10, 15, 20, 30 e 50 anni, mediante il sopra richiamato procedimento di asta marginale che si svolge normalmente due volte al mese: durante la seconda settimana del mese per il Btp 3 e 7 anni e, in relazione alla domanda espressa dal mercato, per i Btp 15 e/o 30 anni; durante l’ultima settimana del mese per i Btp 5 e 10 anni1.
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I BTP green sono un tipo particolare di BTP, emessi per la prima volta nel marzo 2021 e che hanno lo scopo di finanziare le spese sostenute dallo Stato con positivo impatto ambientale per supportare la transizione ecologica del paese. I BTP GREEN sono titoli a medio-lungo termine, emessi con durata da 10 a 30 anni e presentano le medesime caratteristiche degli altri Buoni del Tesoro Poliennali.
Sono un tipo particolare di BTP in cui sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono rivalutati sulla base dell’inflazione dell’area euro, misurata dall’Eurostat. I BTP€i sono emessi con durata pari a 5, 10, 15 o 30 anni.
Sono un tipo particolare di BTP in cui sia il capitale rimborsato a scadenza sia le cedole pagate semestralmente sono rivalutati sulla base dell’inflazione italiana, misurata dall’ISTAT. I BTP ITALIA sono emessi con durata da 4 a 8 anni.
Sono un tipo particolare di BTP, si chiamano “Futura” perché sono pensati come formula di tutela del risparmio capace di sostenere anche il “futuro del Paese”, con particolare riferimento al superamento della crisi sanitaria ed economica derivata dal COVID19. I BTP Futura sono titoli di Stato a medio-lungo termine con scadenza superiore ad 8 anni e cedole semestrali nominali. Le cedole, pagate semestralmente, crescono nel tempo in base a un meccanismo “step up”, con rendimenti minimi prefissati. La serie dei tassi minimi viene comunicata prima dell’emissione e, alla chiusura della stessa, può essere confermata o rivista esclusivamente al rialzo.
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Sono titoli di debito (obbligazioni) a tasso variabile con durata pari a 7 anni, con rimborso in un’unica soluzione a scadenza e con remunerazione degli interessi mediante cedole posticipate semestrali indicizzate tempo per tempo al rendimento dei BOT semestrali. Anche I CCT sono emessi, mediante il procedimento di asta marginale sopra descritto.
Sono un tipo particolare di CCT, a tasso variabile, con durata da 3 a 7 anni, in cui le cedole semestrali sono indicizzate al tasso Euribor a 6 mesi. La cedola viene quindi tempo per tempo adeguata ai tassi correnti di mercato. Anche I CCTEU sono emessi, mediante il procedimento di asta marginale sopra descritto.
Va detto che tutto questo lo abbiamo nei diversi livelli delle Amministrazioni pubbliche (locali, regionali, nazionali e sovranazionali come l'UE).
Entrambi gli attivi di reddito fisso sono uguali salvo che per la scadenza, che nel caso dei Buoni varia tra 2 e 5 anni, mentre nel caso delle Obbligazioni è superiore a 5 anni.
In questo caso parliamo di titoli con interessi periodici sotto forma di cedola, a differenza dei Buoni del Tesoro, che pagano gli interessi alla scadenza.
Il valore nominale minimo che può essere richiesto in un'asta è di 1.000 euro e le richieste per importi superiori devono essere multipli di 1.000 euro.
I titoli di Stato offrono una serie di vantaggi, quali:
✅ Preservazione del capitale: la preservazione del capitale si riferisce alla protezione del valore assoluto del proprio investimento attraverso attività che promettono un rendimento del capitale. Poiché i Titoli di Stato in genere comportano meno rischi rispetto alle azioni, queste attività possono essere una buona opzione per gli investitori che hanno meno tempo per recuperare delle perdite.
✅ Generazione di reddito: i titoli di Stato forniscono un importo fisso di reddito a intervalli regolari sotto forma di pagamenti di cedole.
✅ Diversificazione: investire in un equilibrio di azioni, bond e altre classi di attività può aiutarti a costruire un portafoglio che ricerca rendimenti ma è resiliente in tutti gli ambienti di mercato. Azioni e obbligazioni hanno spesso una relazione inversa, nel senso che quando il mercato azionario scende, le obbligazioni diventano più attraenti.
✅ Gestione del rischio: si ritiene generalmente che il reddito fisso comporti meno rischi rispetto alle azioni. Questo perché i titoli di Stato a reddito fisso sono generalmente meno sensibili ai rischi macroeconomici, come le recessioni economiche e gli eventi geopolitici.
I titoli di Stato vantano il beneficio di cedole prevedibili e un rischio emittente relativamente basso.
Leggi anche se conviene investire in obbligazioni, fondi di obbligazioni o ETF obbligazionari.
Questo è possibilmente il fattore più importante al momento di prendere la decisione di in quali obbligazioni investire.
Bene, la qualità di un'obbligazione si riferisce al rischio di insolvenza che assume l'investitore: cioè, la probabilità che l'emittente (sia esso un governo o un'azienda) non possa restituire il denaro prestato né pagare gli interessi promessi.
Per valutare questa qualità, si utilizzano le valutazioni creditizie (credit ratings), emesse da agenzie specializzate. Le tre principali agenzie di rating a livello mondiale sono:
Ognuna di esse assegna un voto o una valutazione ai titoli, che funge da "punteggio di solvibilità" dell'emittente.
Queste agenzie classificano i titoli in due grandi gruppi:
Significato della valutazione | S&P / Fitch | Moody's | |||
Massima qualità | AAA | Aaa | |||
Alta qualità | AA | Aa | |||
Buona qualità | A | A | |||
Accettabile, grado medio | BBB | Baa | |||
Speculativo | BB | Ba | |||
Rischio significativo | B | B | |||
CCC o meno | Caa o meno | Rischio molto alto Obbligazioni high yield |
Ricorda che puoi vedere tale valutazione e acquistare molti di questi bond presso il broker europeo Freedom24 che offre fino a 147.000 titoli a reddito fisso inclusi bond sovrani, municipali e societari.
I titoli di Stato hanno il vantaggio di essere adeguati a qualsiasi esigenza: siccome possono essere liquidati efficientemente sul mercato secondario prima della loro scadenza, rappresentano uno strumento flessibile. Va, però, ricordato il rischio di oscillazione del prezzo in caso di vendita prima della scadenza.
Tramite l’acquisto dei titoli di Stato puoi avere una fonte aggiuntiva di reddito, costituita dalle cedole, che può essere fissa o variabile. Nel caso dei titoli indicizzati all’inflazione, il reddito si adegua in relazione all’andamento dei prezzi, consentendo così il recupero del potere d’acquisto. Hai inoltre il vantaggio di non avere particolari impegni di gestione corrente: grazie alla dematerializzazione, per la quale i titoli sono costituiti da iscrizioni contabili, il pagamento delle cedole e del capitale avviene automaticamente tramite accredito sul conto corrente.
I titoli di Stato, in virtù dell’alto livello di sicurezza che li caratterizza, sono il tipico termine di paragone di ogni investimento finanziario. Per cui il loro rendimento è un parametro fondamentale per operare confronti con investimenti offerti da altri emittenti.
Investire comporta rischi di perdite.
I titoli di Stato vantano il beneficio di cedole prevedibili e un rischio emittente relativamente basso. Tuttavia, i titoli a breve termine potrebbero risultare più attraenti a causa dei rendimenti attuali, mentre quelli a lungo termine presentano un livello maggiore di incertezza dovuto alle possibili vendite anticipate e al conseguente aumento del rischio.
Quelli che garantiscono un reddito fisso, come BOT, i CTZ ed i BTP, non risentono di variazioni dei flussi di cassa periodici proprio perché la loro remunerazione è prefissata dall’inizio; d’altro canto, però il loro prezzo, ossia il controvalore che si ottiene in caso di vendita prima della scadenza, oscilla inversamente rispetto all’andamento di mercato dei tassi di interesse sul debito pubblico: al loro aumentare il prezzo dei titoli in circolazione scende, mentre quando diminuiscono i prezzi salgono.
I titoli a tasso variabile quali ad esempio i CCTeu, invece, modificano il flusso di cassa cedolare pagato ogni semestre in funzione dell’andamento dei tassi di interesse di mercato, e proprio per questo sono meno soggetti a variazioni di prezzo.
I titoli legati all’inflazioni quali i BTP€i ed i BTP Italia, analogamente ai titoli a tasso variabile, sono soggetti ad una variazione dei flussi di cassa cedolari pagati semestralmente in funzione dell’andamento dell’inflazione, mentre il rischio di oscillazione dei prezzi è minore rispetto a quello dei titoli a tasso fisso di pari scadenza.
Le previsioni per i titoli di Stato nel 2025 delineano un panorama di incertezza, influenzato da dinamiche geopolitiche globali e da possibili cambiamenti nelle politiche economiche. Negli Stati Uniti, l'orientamento politico potrebbe portare a nuove misure fiscali e di spesa pubblica, incidendo su inflazione e rendimenti obbligazionari. In Europa, il contesto politico e le sfide economiche in paesi chiave come Germania e Francia potrebbero aumentare la volatilità dei titoli di Stato, con una domanda che potrebbe rimanere contenuta.
L'andamento dei titoli europei è stato positivo nel 2024, ma i segnali di maggiore volatilità e di rendimenti altalenanti suggeriscono un anno impegnativo per il 2025. In Italia, i BTP continuano a offrire rendimenti interessanti, come il 3,51% attuale per quelli a 10 anni, mentre il governo sembra intenzionato a proporre nuove emissioni mirate alle famiglie, come i BTP Valore.
Per gli investitori, il 2025 potrebbe rappresentare un'occasione per bilanciare strategie di rischio e rendimento, con un'attenta analisi delle opportunità offerte dalle principali economie europee e dai cambiamenti delle politiche monetarie globali. La chiave sarà monitorare attentamente gli sviluppi economici e le decisioni delle banche centrali.
Investire comporta rischi di perdite.
Quando il rendimento dell'obbligazione sale, il prezzo scende e, viceversa, quando il rendimento dell'obbligazione scende, il prezzo sale.
Questo accade perché il mercato delle obbligazioni è guidato dall'offerta e dalla domanda di denaro da investire. Se gli investitori non sono disposti a utilizzare il loro capitale per acquistare obbligazioni, il prezzo di tali obbligazioni scende e questo fa sì che i tassi di interesse aumentino. Cioè, il rapporto prezzo-rendimento dell'obbligazione è invertito.
Un esempio: immagina un'obbligazione con una cedola del 3,6%. Passano alcuni mesi e i tassi di interesse aumentano. Lo Stato ora emette un'altra obbligazione con una cedola del 4,2%. Pensi che qualche investitore sarebbe disposto a comprare la tua obbligazione del 3,6% potendo acquistare un'obbligazione con cedola del 4,2%? Nessuno lo farebbe. Da qui il prezzo di quell'obbligazione deve "aggiustarsi" al ribasso - nel mercato secondario - per essere attraente per i potenziali acquirenti.
Quindi, poiché il suo prezzo sul mercato secondario è ora inferiore, il coupon che paga lo Stato per l'obbligazione sovrana rimane lo stesso - quello impegnato -; di conseguenza, all'abbassarsi del prezzo, aumenta la redditività.
Osserva come nel grafico esposto, il prezzo dell'obbligazione e la sua redditività tendono a muoversi in direzioni opposte.
Oltre alla facoltà di investire in obbligazioni governative italiane, è possibile valutare un investimento in titoli di Stato di altri Paesi.
I titoli di Stato degli Stati Uniti sono strumenti finanziari emessi dal governo degli Stati Uniti e considerati tra gli investimenti più sicuri; la loro funzione è duplice ovvero finanziare il debito pubblico e sostenere le spese governative.
Esistono diversi tipi di titoli di Stato degli Stati Uniti detti “Bonds” e vengono denominati comunemente T-Bonds con rendimenti che possono crescere o decrescere a seconda delle condizioni di mercato; sono considerate obbligazioni governative dal rischio minimo, con probabilità estremamente basse d’insolvenza grazie all’emissione del Governo Federale Americano. Vengono anche considerati veri e propri beni rifugio, sono strumenti a reddito fisso che pagano agli investitori il loro valore nominale.
I titoli di Stato degli Stati Uniti a 10 anni - noti come Treasury Notes (o T-Notes) - sono considerati tra le obbligazioni più importanti per diversi motivi:
Caratteristiche dell’obbligazione “Treasury Notes” a 10 anni, emessa dal Dipartimento del Tesoro del governo degli Stati Uniti, sono la scadenza a 10 anni e il pagamento degli interessi ogni 6 mesi ad un tasso fisso determinato all’emissione iniziale.
Scopri i vari tipi di obbligazioni e bond per orientarti ancora meglio nella scelta del tuo investimento.
Oggi, oltre a un possibile investimento in titolo di Stato di Paesi Europei o degli Stati Uniti, è possibile valutare un investimento in titoli di Stato di Paesi emergenti per i seguenti motivi:
Tuttavia, quando si decide di investire in un’obbligazione statale straniera è bene tenere conto che:
Consultare consulenti indipendenti in queste fasi può rivelarsi prezioso: guidano gli investitori nella scelta di asset appropriati e nella creazione di portafogli di investimento personalizzati.
I titoli di Stato sono equivalenti per affidabilità dell’emittente, nel senso che è sempre lo Stato di riferimento a far fronte ai pagamenti.
A fare la differenza è la nostra, se vogliamo, scommessa: preferiamo un titolo che abbia rendite periodiche? Preferiamo invece avere tutto dopo, per incassare qualche euro in più? Qual è la scadenza che ci interessa?
Dato che il rischio emittente è lo stesso, vale la pena di ricordare quali sono i fattori che dobbiamo considerare prima di scegliere questo o quell’altro titolo:
I BTP, ad esempio, continuano ad attirare gli investitori in cerca di asset sicuri e a basso rischio. Tuttavia, anche con la solida reputazione fiscale dell’Italia, nessun investimento è completamente esente da rischi. In particolare la crescita smisurata del debito pubblico italiano, aggravatasi a causa delle misure di contrasto del COVID-19, ha sbilanciato la relazione rendimento.
Sappiamo, in breve, che un’attività finanziaria qualsiasi per essere appetibile deve produrre un guadagno atteso che tenga conto del rischio che la stessa comporta. Ora, sebbene i titoli di Stato italiani siano molto redditizi questo periodo, il loro guadagno non considera nella dovuta misura, il rischio che si assume. In particolare l’intero impianto debitorio italiano si regge sulla fiducia che i titoli in scadenza verranno rimpiazzati da altri nuovi che il mercato assorbirà.
L’affievolirsi dell’intervento della BCE (qui trovi il calendario della BCE) è contrappesato dal ritorno degli investitori privati (per ora). Si tratta senza dubbio di un aspetto positivo: le famiglie, infatti, tendono a comportarsi maggiormente come cassettisti evitando che scambi frequenti sui mercati rendano i prezzi più sensibili agli umori degli investitori. Tuttavia è bene tenere presente che investire solo in titoli di Stato non conviene.
Chi avesse optato, ad esempio, per un approccio più diversificato aggiungendo ai bond domestici altre classi di attivo (come una quota di azioni, di oro, di REITs, di bond corporate, ecc) avrebbe ottenuto risultati migliori riducendo al contempo i rischi.
Leggi di più su:
Non si tratta di quale tra questi due tipi di obbligazione sia meglio, ma di conoscere le loro differenze e scegliere in maniera consapevole.
Un obbligazione sovrana è emessa unicamente da un Governo. A suo favore ha l'affidabilità e la sicurezza che è molto difficile che un paese fallisca. Per questo motivo, a causa di questa sicurezza, offre un rendimento che di solito è basso.
L'obbligazione corporate, invece, è emessa da un' azienda privata. Essendo più "facile" che possa fallire un'azienda piuttosto che un paese, il rischio è maggiore, da qui il fatto che per compensarlo il rendimento di solito è più elevato.
In ogni caso, il rendimento medio delle obbligazioni societarie durante l'ultimo decennio è stato minimo - a volte inferiore all'1% -, ed è nel 2023, quando per la prima volta sta eguagliando i rendimenti che si possono ottenere nel mercato azionario.
Questa curva dei rendimenti, ovviamente, è stata fortemente influenzata dai tassi di interesse, poiché aumentando il prezzo del denaro della banca centrale, necessariamente devono aumentare i titoli di debito privato.
Oltre a garantire ai Governi degli stati una fonte di finanziamento per il paese che favorisce gli investimenti pubblici e lo sviluppo dei servizi per la società in cui tutti viviamo, i titoli di Stato offrono ai risparmiatori uno strumento in generale meno rischioso rispetto ad altre forme di investimento. I titoli di Stato permettono di ottenere tramite le cedole un flusso di reddito certo durante il periodo di investimento che, se legato a parametri di indicizzazione (come l’inflazione, nel caso di BTP€i o BTP ITALIA) permette anche forme di proteggere nel tempo il valore dei propri risparmi.
I titoli di Stato di norma possono essere facilmente liquidati, permettendo così di fronteggiare eventuali esigenze finanziarie improvvise e immediate anche nel corso dell’investimento (facendo però attenzione al valore dei meccanismi di fedeltà che rendono più interessante l’investimento se lo si mantiene per l’orizzonte temporale definito).
Il vantaggio dei titoli di Stato è rappresentato dalla loro solidità, con unico rischio legato all’insolvenza del Paese che li ha emessi. Per lo stesso motivo, è difficile che abbiamo alti rendimenti. E fra l’altro, nel momento in cui possono fornire rendimenti alti, sono anche più rischiosi. Se un Paese emette titoli di Stato con alto rendimento evidentemente fa fatica a collocarli sul mercato (di conseguenza deve pagare interessi alti per renderli appetibili): è una situazione che tendenzialmente si verifica quando ci sono forti rischi di insolvenza.
Ovviamente è possibile acquistare titoli di stato sulle piattaforme dei broker online che commerciano questo tipo di attivo. Sarà sufficiente aprire un conto e depositarvi il denaro che vogliamo destinare all'acquisto.
L'ideale è che il broker abbia accesso a un'ampia gamma di obbligazioni, sia sovrane (obbligazioni statali) che corporate. Per sapere quali sono i migliori broker per investire in obbligazioni, leggi il nostro articolo.
Di seguito ti lascio una selezione di broker con una buona scelta, totalmente regolamentati e che ti permetteranno di spaziare tra le varie tipologie di obbligazioni 👇
Titoli di Stato europei e americani
BTP, BOT e obbligazioni governative estere
Obbligazioni sovrane e corporate globali
Come ogni investimento, anche l’acquisto di questi strumenti comporta rischi quali:
Puoi gestire questi rischi diversificando gli investimenti all’interno del tuo portafoglio attraverso ETF a reddito fisso.
Il default o la sospensione dei pagamenti si verifica quando un debitore non adempie ai suoi obblighi con i creditori secondo quanto stabilito in un contratto di debito, cioè quando si verifica il mancato pagamento totale o parziale di un debito alla sua scadenza.
Se un paese non rispetta i suoi debiti, entra in default, poiché non è in grado di affrontare i suoi debiti.
Un default generalmente non significa che gli investitori non recupereranno nulla del loro denaro investito. Questo perché i mancati pagamenti sono quasi sempre seguiti da un piano di ristrutturazione, scambiando le obbligazioni con altre nuove soggette a condizioni contrattuali molto più severe, che devono essere approvate dalla maggioranza qualificata degli obbligazionisti.
Un esempio di default recente si è verificato in Argentina che per la nona volta nella sua storia è entrata in default (sospensione dei pagamenti) poiché è scaduto il termine per il paese di pagare 503 milioni di dollari in interessi a un gruppo di creditori privati con obbligazioni sotto legislazione straniera.
In ogni caso, per evitare il possibile default di uno Stato, risulta interessante rivedere la qualità creditizia dello stesso, attraverso le tre grandi agenzie di rating che abbiamo menzionato sopra (Standard & Poor’s, Moody's e Fitch).
Investire comporta rischi di perdite.