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Come iniziare a fare trading online: strategie e tecniche per principianti

Come iniziare a fare trading

Iniziare a fare trading non significa solo aprire un conto: servono metodo, disciplina e un piano chiaro. Questa guida ti accompagna dai primi passi alla pratica operativa, con esempi, checklist e strategie semplici per muoverti in modo consapevole su azioni, ETF, forex e crypto.

8 passi per iniziare a fare trading

L’obiettivo è costruire basi solide: comprendere come funzionano i mercati, scegliere un broker regolamentato con costi trasparenti, allenarsi in conto demo e definire una strategia scritta con regole di ingresso, gestione e uscita. La sostenibilità viene prima dei profitti immediati: money management (1–2% per operazione), controllo emotivo, diario di trading e formazione continua sono gli elementi che nel tempo fanno la differenza.

  • Formazione. Parti da un percorso strutturato: corsi base e, in seguito, moduli tecnici su analisi tecnica e fondamentale; i libri di trading restano un ottimo supporto.
  • Niente fretta. Rispetta i tuoi tempi e crea routine di studio: accelerare senza basi porta spesso a errori costosi.
  • Focalizzazione. Definisci un perimetro operativo: meglio pochi mercati (azioni/ETF per linearità; Forex/CFD/futures per profili più dinamici) e approfondimento reale delle loro logiche.
  • Conto demo. Prima di rischiare capitale, valida la strategia: impara ordini, stop, sizing e routine; tratta il demo come fosse reale, annotando ogni operazione.
  • Scelta del broker. Quando scegli il broker per il tuo stile di investimento, pretendi regolamentazione (es. CONSOB, CySEC, FCA), condizioni trasparenti (commissioni, spread, inattività, prelievi), piattaforma e app coerenti con il tuo metodo.
  • Strategia. Scrivi regole chiare (setup, conferme, gestione posizione, uscita) e attieniti al piano.
  • Rischio. Dimensiona la posizione dallo stop loss; non superare l’1–2% per trade; usa lo stop loss sempre.
  • Conto reale. Passa a piccoli capitali solo dopo risultati stabili in demo, replicando disciplina e processo.

Cos'è il Trading Online e Come Funziona

Il trading online è un’attività che consiste nell’acquisto e nella vendita di strumenti finanziari attraverso piattaforme digitali accessibili da computer, tablet o smartphone. L’obiettivo principale è generare un profitto sfruttando le variazioni di prezzo degli asset negoziati, operando su orizzonti temporali che possono essere di breve, medio o lungo termine.

Questi strumenti possono appartenere a diverse categorie, ma i più comuni nel mondo del trading sono le valute, trattate nel mercato dei cambi, come nel caso delle coppie di valute, e le azioni scambiate nei mercati azionari. Tuttavia, il trading si applica anche a materie prime, indici, criptovalute e altri asset finanziari.

L’operatività è semplice dal punto di vista tecnico (apertura conto, deposito, ordini di acquisto/vendita), ma la performance dipende da strategia, analisi tecnica e fondamentale e gestione del rischio.

Broker e piattaforme: regolamentazione, costi, strumenti

Scegliere una piattaforma di trading affidabile è un passaggio essenziale per chi si avvicina al mondo degli investimenti o vuole migliorare la propria operatività.

Cosa controllare prima di scegliere

  • Regolamentazione della piattaforma
  • Costi complessivi
  • Mercati/strumenti disponibili
  • Usabilità piattaforma/app
  • Formazione & supporto in italiano
  • Conto demo

La prima cosa da verificare è che sia una piattaforma regolamentata CONSOB, per quanto riguarda l'Italia, o da un’autorità riconosciuta come la CySEC a livello europeo, la FCA nel Regno Unito. La regolamentazione è fondamentale perché garantisce trasparenza, protezione del capitale e tutela da comportamenti scorretti da parte dell’intermediario.

Tra tutte, Fineco Bank è un’ottima scelta italiana per chi vuole un’interfaccia semplice e affidabile.

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Investire comporta rischi di perdite.

Un altro aspetto chiave riguarda i costi. Valuta il costo totale di proprietà (commissioni su azioni/ETF, spread su Forex/CFD, eventuale inattività e oneri per depositi/prelievi) A volte una piattaforma apparentemente gratuita nasconde costi nei prezzi degli asset, quindi è sempre meglio leggere attentamente le pagine web del fornitore delle piattaforme per avere un quadro chiaro e preciso.

Bisogna poi considerare quali strumenti finanziari e mercati sono disponibili. Ci sono broker che consentono una maggiore varietà di asset e altri invece che si specializzano solo in pochi.

La facilità d’uso della piattaforma è altrettanto importante. Deve essere intuitiva, veloce e ben organizzata. Chi è all’inizio avrà bisogno di un’interfaccia semplice, mentre i trader più esperti vorranno strumenti avanzati come grafici interattivi, indicatori tecnici e la possibilità di fare analisi approfondite. Anche l’applicazione per smartphone gioca un ruolo centrale, soprattutto per chi vuole seguire i mercati ovunque si trovi.

Un ulteriore elemento da valutare è la presenza di contenuti formativi e strumenti di supporto. Questi contenuti aiutano chi è alle prime armi a migliorare rapidamente e a evitare errori comuni. Il servizio clienti, poi, deve essere efficiente e possibilmente in italiano: è utile verificare se la piattaforma offre assistenza tramite chat dal vivo, email o telefono, e con quali tempi di risposta.

Infine, è sempre buona prassi informarsi sulla reputazione della piattaforma. Leggere le recensioni degli utenti su siti come Trustpilot o nei forum finanziari permette di capire se ci sono criticità ricorrenti, ad esempio su ritardi nei prelievi o difficoltà nell’esecuzione degli ordini.

Prima di depositare fondi reali, è sempre consigliato aprire un conto demo gratuito, che consente di provare la piattaforma, testare strategie e capire se ci si trova a proprio agio senza correre alcun rischio.

Tra le piattaforme regolamentate più utilizzate in Europa al momento ci sono:

BrokerInfo.Caratteristiche
Interactive BrokersScopri di piùApprezzata dai professionisti per la sua completezza
Degiro*Scopri di piùConosciuta per i costi bassi su azioni ed ETF
eToroScopri di piùIdeale per chi è interessato al social trading e al copy trading

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Aprire un Conto Demo per fare pratica

Aprire un conto demo è spesso uno dei primi passi consigliati a chi si avvicina al mondo del trading, e per buoni motivi.

Il conto demo è il ponte tra teoria e pratica: operi in un ambiente realistico con capitale virtuale, impari ordini e piattaforma, testi strategie e alleni la parte emotiva senza rischio reale.

La registrazione è rapida e molte piattaforme permettono di personalizzare o ricaricare i fondi virtuali. Per massimizzare l’utilità, trattalo come fosse reale: definisci un piano, annota ogni trade, rispetta gli stop, misura i risultati su un campione significativo. Anche i trader esperti usano il demo per testare novità prima del reale.

Tra i migliori broker con conti demo per iniziare ad investire, c'è sicuramente quello offerto da Interactive Brokers, che offre una piattaforma adatta sia ai principianti sia a chi ha già una maggiore esperienza e vuole testare nuove strategie.

Strategie per chi inizia da zero

Chi inizia a fare trading da zero si trova spesso disorientato davanti a grafici, strumenti e terminologie complesse. Ma con le giuste basi e un approccio graduale, è possibile entrare in questo mondo con metodo e consapevolezza.

Le strategie semplici sono spesso le più efficaci, vediamo insieme un po' di vocabolario che può venirti utile. Qualunque approccio scegli, la chiave è coerenza: poche regole chiare, ripetibili, documentate in un diario.

Trading di Tendenza

Il trading di tendenza, conosciuto anche come trend following, è una delle strategie più utilizzate e semplici da comprendere, soprattutto per chi è alle prime armi.

L’idea alla base è molto diretta: si cerca di identificare una direzione chiara del mercato - al rialzo o al ribasso - e si entra a favore di quella direzione, evitando di andare “controvento”.

Seguire il trend significa riconoscere quando il mercato sta costruendo massimi e minimi crescenti (trend rialzista) o decrescenti (trend ribassista), e posizionarsi di conseguenza. Uno degli strumenti più usati è la media mobile, che aiuta a visualizzare la direzione generale del prezzo. Ad esempio, se il prezzo si mantiene sopra una media mobile a 50 o 200 periodi, è un segnale di tendenza positiva.

Se ti senti già un po' più sicuro, puoi approfondire il tema scoprendo cosa sono le trendline.

Il vantaggio del trading di tendenza è che non richiede di anticipare il mercato, ma solo di seguire ciò che già sta accadendo. Tuttavia, richiede disciplina: è fondamentale non uscire troppo presto e, allo stesso tempo, proteggersi da falsi segnali con l’uso di stop loss.

In questa strategia è importante la pazienza. I trend non partono ogni giorno, ma quando si sviluppano possono offrire opportunità significative. Per questo, molti trader combinano il trend following con l’analisi dei livelli chiave (supporti, resistenze) e indicatori come RSI o MACD, per rafforzare le conferme prima di entrare in posizione.

Trading Range-Bound

Il trading range-bound è una strategia utilizzata quando il mercato si muove in modo laterale, senza una tendenza ben definita.

In queste fasi, il prezzo oscilla tra un livello di supporto (zona di acquisto) e una resistenza (zona di vendita), offrendo opportunità ripetute per entrare e uscire dal mercato con precisione. Questa tipologia di trading è ideale per chi cerca operazioni più frequenti in contesti di bassa direzionalità.

Operare in range richiede innanzitutto l’identificazione di un canale orizzontale stabile, visibile sui grafici orari o giornalieri. Una volta tracciati i livelli chiave, il trader può adottare diverse strategie.

Una delle più comuni è il buy low, sell high, cioè acquistare quando il prezzo si avvicina al supporto e vendere quando si avvicina alla resistenza. Questa strategia funziona bene se il range è chiaro e il prezzo mostra segnali di esaurimento vicino ai bordi, come doji, engulfing o pin bar.

Un'altra tecnica è l’uso dell’RSI o dello stocastico: quando questi indicatori mostrano ipervenduto in prossimità del supporto, si valuta un long; quando segnalano ipercomprato in zona di resistenza, si valuta uno short. L’ingresso può essere confermato da un segnale di inversione sui time frame inferiori.

Per i più esperti, c’è anche la strategia del range trading con bande di Bollinger, sfruttando il ritorno verso la media dopo che il prezzo ha toccato l’estremo superiore o inferiore della banda. Questo tipo di approccio funziona particolarmente bene in fasi di bassa volatilità.

Infine, si può operare con un approccio più "difensivo" attraverso ordini limite piazzati automaticamente nei pressi dei livelli di supporto e resistenza, con stop loss appena fuori dal range. In questo modo si entra solo quando il prezzo raggiunge le zone di interesse, riducendo l’operatività impulsiva.

Naturalmente, il rischio principale è rappresentato dal breakout improvviso, cioè l’uscita del prezzo dal range, che può generare movimenti forti e rapidi. Per questo è essenziale impostare stop loss ben calibrati e rimanere sempre pronti ad adattare la strategia in caso di cambiamento strutturale del mercato.

Come fare trading su categorie di asset

Sebbene il principio operativo - comprare a un prezzo e rivendere a uno più alto (o viceversa) - sia lo stesso, i contesti e le dinamiche possono essere profondamente diversi a seconda dell'asset.

Quando si parla di asset tradizionali, entrano in gioco anche altri fattori fondamentali. Le azioni, ad esempio, vengono analizzate non solo graficamente ma anche tramite una globale valutazione delle aziende. Il forex, invece, è influenzato dai tassi d’interesse, dalle politiche monetarie delle banche centrali e dai dati macroeconomici; mentre le materie prime (come oro o petrolio) rispondono spesso a dinamiche geopolitiche e cicliche.

Chi vuole approcciare più asset contemporaneamente deve quindi imparare ad adattare la propria strategia.

Trading di Criptovalute: Come Iniziare

Il trading di criptovalute, infatti, è uno dei settori più attivi e accessibili del panorama finanziario.

A differenza dei mercati tradizionali, il crypto market è attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, senza pause né chiusure ufficiali. Questo significa che i movimenti possono essere rapidi, anche durante il fine settimana o nelle ore notturne. Bitcoin, Ethereum, Solana, XRP, ma anche criptovalute emergenti più speculative, offrono ampie opportunità di guadagno, ma anche un rischio elevato per chi non è pronto a gestirne la volatilità.

Il primo passo, quindi, è sempre formarsi: capire cos’è una criptovaluta, come funziona la blockchain, e conoscere i concetti base dell’analisi tecnica e della gestione del rischio.

Una volta che hai chiara la teoria, dovrai scegliere una piattaforma regolamentata, sicura e con commissioni trasparenti. Molti trader preferiscono come broker di criptovalute quelli che sono multi-asset e consentono di operare non solo su criptovalute, così da costruire un portafoglio più equilibrato. La diversificazione è una leva fondamentale per proteggere il capitale e sfruttare diverse fasi di mercato.

Inizia sempre con un conto demo, per fare pratica con il denaro virtuale e simulare operazioni senza rischi.

Per chi vuole iniziare in modo graduale, una delle strategie più semplici ed efficaci è il Dollar Cost Averaging (DCA): consiste nell’investire un importo fisso a intervalli regolari, per es. ogni settimana o mese, indipendentemente dal prezzo. Questa tecnica riduce il rischio di entrare tutto in un momento sbagliato, e permette di costruire una posizione nel tempo con un prezzo medio più equilibrato. Si tratta di una strategia particolarmente utile su asset molto volatili come le criptovalute, ed è spesso la scelta ideale per chi ha un orizzonte più lungo o vuole iniziare con calma.

Come iniziare a fare Trading di Azioni

A differenza dell’investimento tradizionale, che punta a una crescita graduale nel lungo termine, il trading azionario mira a sfruttare le oscillazioni di prezzo nel breve e medio periodo, con l’obiettivo di ottenere profitti più rapidi e frequenti.

Negli ultimi anni, in particolare dal 2020, il mercato azionario ha visto un netto aumento dei partecipanti, in parte grazie alla digitalizzazione delle piattaforme e all'accesso semplificato anche per i piccoli investitori. Questo ha portato a una maggiore liquidità, ma anche a una volatilità più marcata, con movimenti repentini legati a notizie, trimestrali, tweet o eventi macroeconomici. Per chi fa trading, tutto ciò rappresenta sia un'opportunità che una sfida.

In questo caso, scegliere il miglior broker per azioni è molto semplice, perché si tratta di un asset estremamente diffuso, quindi dipenderà piuttosto dalle esigenze del momento.

Una volta scelto il broker, il trader deve costruire una propria strategia operativa. Le più comuni sono:

  • Day trading, dove le operazioni vengono aperte e chiuse nella stessa giornata, sfruttando movimenti intraday.
  • Swing trading, che si basa sul mantenere le posizioni per più giorni o settimane, con trend di breve termine;
  • Trading sui breakout, entrando quando il prezzo supera livelli chiave di supporto o resistenza;
  • Mean reversion, cercando inversioni momentanee in titoli troppo estesi rispetto alla media.

Quest'ultima tipologia di trading richiede la capacità di muoversi con agilità tra notizie societarie, trimestrali, movimenti tecnici e reazioni emotive del mercato. Non basta conoscere un titolo: serve capire quando entrare, come gestire una posizione e quando uscire.

Fare trading su Forex

l Forex (Foreign Exchange Market) è il mercato globale delle valute, dove ogni giorno vengono scambiati trilioni di dollari. È il più liquido e attivo al mondo, aperto 24 ore su 24 dal lunedì al venerdì. Fare trading su Forex significa speculare sui movimenti dei tassi di cambio tra coppie di valute, come EUR/USD, GBP/JPY o USD/CHF.

A differenza del mercato azionario, il Forex si basa su coppie: si acquista una valuta e contemporaneamente se ne vende un’altra. Il prezzo riflette quanto vale una valuta rispetto all’altra. Per esempio, se si compra EUR/USD, si scommette sull'apprezzamento dell'euro rispetto al dollaro.

Qui hai alcuni dei principali broker di Forex in base al numero di coppie di valute scambiate.

Una delle caratteristiche principali del Forex è l’uso della leva finanziaria, che consente di controllare posizioni più grandi rispetto al capitale investito. Tuttavia, la leva amplifica non solo i potenziali profitti, ma anche le perdite. È sempre raccomandabile iniziare con leve moderate e stop loss ben calibrati.

Le strategie operative sul Forex sono svariate, ognuna con caratteristiche specifiche, orizzonti temporali diversi e un diverso livello di impegno richiesto. Vediamo di seguito le più utilizzate, oltre alle già citate:

  • Scalping: prevede l’apertura e la chiusura di numerose operazioni nel giro di pochi minuti, puntando su altissima liquidità e spread molto stretti.
  • News Trading: si basa sull’impatto immediato di notizie economiche, come tassi d’interesse, dati sull’inflazione, occupazione o decisioni delle banche centrali. I trader monitorano i calendari economici e si preparano a operare su eventi che possono generare forti movimenti. È una strategia ad alto rischio e alta volatilità, ma anche molto profittevole se ben gestita.

Come iniziare a fare trading di ETF

Fare trading di ETF (Exchange-Traded Fund) è una delle modalità più intelligenti e flessibili per accedere ai mercati finanziari, anche partendo da zero.

Gli ETF sono fondi quotati in Borsa che replicano l’andamento di un indice (come l’S&P 500), un settore (tecnologia, energia, salute), una materia prima (oro, petrolio) o un tema specifico (intelligenza artificiale, energie rinnovabili, i cosiddetti ETF tematici). Hanno il vantaggio di offrire diversificazione immediata, bassi costi di gestione e grande trasparenza.

Per scegliere i migliori broker per ETF, considera che devono offrire accesso a ETF quotati su mercati internazionali, commissioni competitive e una piattaforma intuitiva.

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Per selezionare l’ETF giusto, non si guarda solo al nome o al prezzo, ma anche a:

  • Cosa replica l’ETF (es. indice, settore, strategia)
  • TER dell'ETF (Total Expense Ratio), cioè il costo annuo di gestione
  • Liquidità e i volumi, che garantiscono facilità di entrata e uscita
  • Domiciliazione fiscale, che incide sulla tassazione dei dividendi
  • Tipo di distribuzione: se paga dividendi (distribuzione) o li reinveste (accumulazione)

A questo punto, bisogna decidere se si vuole agire come trader o investitore. Fare trading con gli ETF significa operare attivamente sui mercati cercando di sfruttare i movimenti di prezzo nel breve termine. A differenza dell’investimento “buy & hold”, il trading richiede strategie più dinamiche, attenzione ai livelli tecnici e una gestione del rischio rigorosa.

Gli ETF sono strumenti ideali per il trading perché offrono ampia liquidità, bassi costi e la possibilità di esporsi a qualsiasi mercato. Inoltre, si comportano come azioni, quindi si possono acquistare e vendere liberamente durante la giornata.

I trader più esperti possono anche operare su ETF a leva o inversi, per amplificare i movimenti o guadagnare anche nei ribassi. Chi investe, invece, punta al lungo termine, magari costruendo un piano di accumulo (PAC) su ETF ampi e diversificati, approfittando delle fasi di debolezza dei mercati per comprare a prezzi migliori.

Infine, è importante considerare la fiscalità degli ETF. In Italia i guadagni da ETF sono tassati al 26%, ma per alcuni ETF obbligazionari europei può valere l’aliquota ridotta al 12,5%.

Strumenti Essenziali per Fare Trading con Successo

Per fare trading con successo non basta l’intuito: servono strumenti concreti e ben integrati nella propria operatività. Il primo è una piattaforma di trading affidabile, che consenta esecuzioni rapide, grafici aggiornati in tempo reale e strumenti come l’analisi tecnica. A questo si affianca l’accesso costante a dati di mercato e notizie economiche, indispensabili per prendere decisioni informate.

Il calendario economico è un altro strumento essenziale: sapere quando escono dati chiave come inflazione, occupazione o decisioni delle banche centrali aiuta a evitare sorprese e a pianificare con precisione.

Ti lascio questi articoli al riguardo:

Analisi Tecnica e Fondamentale nel Trading

Nel trading, l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale sono i due approcci principali per studiare i mercati e prendere decisioni consapevoli.

L’analisi tecnica legge prezzo e volumi (pattern, medie, RSI, MACD) per affinare timing di ingresso/uscita. È uno strumento particolarmente utile per il trading di breve e medio termine, dove il tempismo è fondamentale.

L’analisi fondamentale, invece, si basa sul valore reale di un asset. Nel caso delle azioni, prende in considerazione elementi come bilanci aziendali, utili, dividendi, debito, settore di riferimento e prospettive future. Su scala più ampia, include anche fattori macroeconomici come inflazione, tassi d’interesse, politica monetaria e geopolitica. Questo approccio è spesso utilizzato da chi investe nel lungo periodo e vuole individuare titoli sottovalutati o con forte potenziale di crescita.

In realtà, i due metodi non si escludono a vicenda, ma si completano. L’analisi fondamentale aiuta a selezionare quali asset trattare, mentre l’analisi tecnica indica quando entrare o uscire dal mercato.

Gestione del Rischio e Psicologia nel Fare Trading

La differenza tra un approccio amatoriale e uno professionale al trading si gioca spesso su due elementi fondamentali: la gestione del rischio e la psicologia.

Prima di iniziare con qualunque operazione, bisognerebbe avere già chiari quali sono i rischi di investire nel mercato. La gestione del rischio, infatti non riguarda solo quanto si può guadagnare, ma soprattutto quanto si è disposti a perdere in ogni singola operazione. Questo approccio permette di proteggere il capitale nel lungo termine e sopravvivere anche nei momenti di drawdown. Senza una strategia di gestione del rischio chiara, anche il sistema più efficace può portare a perdite devastanti.

In linea di massima: non rischiare mai più del 1-2% del capitale per operazione e imposta sempre uno stop loss. La protezione del capitale è ciò che permette di rimanere nel mercato abbastanza a lungo da imparare.

Accanto a questo aspetto tecnico, la psicologia del trader gioca un ruolo altrettanto determinante. Emozioni come paura, avidità, ansia o euforia possono compromettere la lucidità decisionale. Molti trader utilizzano un diario di trading proprio per analizzare le proprie reazioni e migliorare nel tempo o si rivolgono a speciliasti come mental coach.

Errori da Evitare Quando si Inizia a Fare Trading

Iniziare a fare trading è stimolante, ma anche rischioso se non si affronta con il giusto approccio. Molti principianti commettono errori ricorrenti che possono compromettere la crescita del proprio capitale e soprattutto la fiducia nel percorso. Conoscerli è il primo passo per evitarli:

  • Iniziare senza una vera strategia: avere un piano operativo scritto è fondamentale.
  • Trascurare la gestione del capitale. Anche la strategia migliore non funziona se si rischia troppo su ogni operazione: è buona regola non investire mai più dell’1-2% del capitale disponibile su una singola posizione. Questo protegge il conto da serie negative e aiuta a mantenere lucidità.
  • Aspettative irrealistiche. Chiariamo una cosa: il trading non è un colpo di fortuna, ma un’attività che richiede studio, pazienza e disciplina. Bisogna costruire risultati solidi nel tempo.
  • FOMO, la paura di restare fuori. Inseguire il mercato è pericoloso: meglio aspettare un’opportunità ben definita, anche a costo di restare fermi.
  • Accettare le perdite: imparare a tagliare presto è una delle qualità più importanti di un buon trader.
  • Overtrading: meglio fare poche operazioni ma di qualità, ben studiate e in linea con la strategia.
  • Trascurare l’analisi tecnica o il contesto macroeconomico. Operare senza guardare i grafici, senza sapere cosa succede a livello globale significa operare “alla cieca”. Il contesto conta, sempre.

Il peggior errore del trading

Il vero errore non è sbagliare una singola operazione, ma ripetere lo stesso errore più volte.

Il trading premia chi studia, osserva, si adatta e sa gestire il rischio. Con metodo e pazienza, gli errori si riducono e i risultati arrivano.

Vantaggi e svantaggi del trading online

Vantaggi

  • Accessibilità: con pochi passaggi si apre un contro sul broker.
  • Non servono intermediari o figure profesionali: puoi gestire le tue operazioni in autonomia.
  • Flessibilità: ognuno può adattare la propria operatività ai propri ritmi, obiettivi e disponibilità di tempo.
  • Varietà di strumenti disponibili: azioni, ETF, indici, valute, materie prime e anche criptovalute.
  • Accesso a mercati globali, con la possibilità di operare sia al rialzo che al ribasso.
  • Ambiente accessibile anche a non professionisti: le piattaforme moderne offrono grafici, dati in tempo reale, strumenti di analisi tecnica e contenuti formativi.

Svantaggi

  • Elevato rischio: soprattutto se fatto senza formazione o senza una strategia chiara, può portare a perdite anche importanti.
  • Componente emotiva: la possibilità di operare in qualsiasi momento, con pochi click, può spingere all’overtrading o a decisioni impulsive.
  • Richiede impegno costante: non sottovalutare il tempo da dedicare alla formazione.
  • Fiscalità: gestire questa parte può essere complicato soprattutto se si opera su mercati esteri o con più broker.
  • Azioni, ETF, crypto sia reali che con prodotti derivati.
  • Social trading e copy trading.
  • Piattaforma user-friendly e conto demo.
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  • Basse commissioni di trading.
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Investire nei prodotti finanziari implica un certo livello di rischio.

FAQ

Disclaimer:

Questo non è un consiglio di investimento; investire comporta un rischio di perdita e i risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
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