Fondi
Gli Exchange Traded Funds (ETF) rappresentano una forma efficiente di investimento che replica l'andamento di indici azionari, obbligazionari o di materie prime. Unendo i vantaggi dei fondi d'investimento e dei titoli azionari, gli ETF offrono diversificazione e liquidità. Questo articolo esplora dettagliatamente le strategie di investimento in ETF, dove investire in ETF, quanto investire, e le ragioni per considerare l'acquisto di ETF, fornendo una guida completa su come investire in ETF per ottimizzare il rendimento di un miglior portafoglio ETF.
Gli ETF (Exchange Traded Fund) sono dei fondi di investimento a gestione passiva che hanno l’obiettivo di replicare un indice di mercato. Cerchiamo di dividere questa definizione per capire meglio il suo significato.
I fondi di investimento sono panieri di titoli, contenitori, che permettono di comprare più titoli con un singolo strumento finanziario. La gestione passiva si prefigge di ottenere la performance di mercato con l’obiettivo di replicare l’indice di riferimento.
L’indice di riferimento, detto anche benchmark, può replicare molteplici asset finanziari come azioni, obbligazioni, materie prime e criptovalute (in questi casi sono ETC). Qui trovi un elenco dei migliori ETC per materie prime.
Per capire meglio cosa sono gli ETF cerchiamo di inserire tutte queste informazioni in un esempio.
Gli ETF più scambiati replicano l’indice dello S&P500, il benchmark di riferimento del mercato azionario americano contenente le 500 aziende più capitalizzate.
L’ETF andrà a comprare al posto nostro queste 500 società, ognuna delle quali avrà un peso differente a seconda di quanto è importante all’interno dello S&P500.
Per esempio aziende come Apple, Alphabet, Meta, Tesla avranno un peso maggiore rispetto ad altre società.
La replica è appunto passiva perché seguirà solo ciò che fa lo S&P500 senza metterci mano, al contrario dei fondi comuni di investimento a gestione attiva.
Dunque, gli ETF sono strumenti quotati che replicano la performance di un indice di riferimento e possono essere scambiati come azioni in borsa.La replica dell'indice di riferimento può avvenire attraverso due principali modalità: fisica e sintetica.
Prima di passare all'investimento vero e proprio, scegli quanto denaro allocare in questo tipo di strumenti.
Investire in ETF richiede una valutazione ponderata che consideri diversi aspetti cruciali. Tra questi, è fondamentale stabilire gli obiettivi finanziari personali: se l'obiettivo è la crescita del capitale, il reddito passivo o una combinazione dei due. Inoltre, è essenziale valutare la propria tolleranza al rischio, comprendendo quanto si è disposti a sopportare fluttuazioni di mercato e possibili perdite.
Anche l'orizzonte temporale dell'investimento è determinante, poiché gli ETF possono essere adatti sia per investimenti a breve che a lungo termine. Inoltre, la diversificazione del portafoglio attraverso ETF può aiutare a mitigare il rischio, permettendo di esporsi a diversi mercati e settori con un unico investimento.
È altresì importante considerare i costi associati, come le commissioni di gestione e le spese operative, che possono influenzare i rendimenti netti. Infine, acquisire familiarità con le dinamiche del mercato e le tendenze settoriali può supportare una decisione informata sull'importo da investire in ETF, ottimizzando così la strategia di investimento complessiva.
La scelta dell’ETF è l’ultimo tassello della pianificazione finanziaria. La risposta a “quale ETF comprare?” deve arrivare solo al termine di un processo di consapevolezza finanziaria dove si va a definire il proprio profilo di rischio, i propri obiettivi finanziari e il proprio orizzonte temporale.
La consulenza finanziaria indipendente mira ad una pianificazione finanziaria completa a 360°, la scelta degli ETF va fatta solo al termine di questo percorso. Valutare la scelta di un ETF dipende in modo soggettivo dai fattori chiave che ho appena citato ma anche da una serie di elementi tecnici che andrò solo ad elencare qui sotto:
Criterio | Dettagli | ||
Benchmark Sottostante | Identificare l'indice di riferimento e analizzarne la composizione. Valutare la pertinenza dell'indice ai propri obiettivi di investimento. | ||
Investimenti Costitutivi | Considerare gli investimenti in base a principi ESG o SRI. Esaminare la possibilità di escludere società non allineate ai propri valori. | ||
Rapporto di Spesa | Valutare il Total Expense Ratio (TER) e preferire ETF con rapporti di spesa più bassi. Confrontare i TER di diversi ETF. | ||
Gestione Attiva o Passiva | Scegliere tra ETF gestiti passivamente (commissioni più basse, replica dell'indice) o attivamente (potenziale sovraperformance, commissioni più alte). Considerare i rendimenti storici. |
Quando si valuta un ETF, è essenziale conoscere l'indice di riferimento che l'ETF cerca di replicare. Gli ETF sono generalmente fondi indicizzati, il che significa che cercano di copiare la performance di un indice del mercato. Ecco cosa considerare:
Gli ETF possono variare notevolmente in base agli investimenti costitutivi. Per scegliere l'ETF giusto:
Il Total Expense Ratio (TER) rappresenta il totale delle commissioni annue addebitate agli investitori. È cruciale valutare il TER per evitare che le commissioni riducano i rendimenti:
Gli ETF possono essere gestiti passivamente o attivamente. Ecco cosa considerare:
DEGIRO si posiziona come uno dei principali intermediari online per l'acquisto e la vendita di una vasta gamma di prodotti finanziari, inclusi gli ETF.
Vediamo qual è il processo di acquisto di un ETF attraverso la piattaforma di DEGIRO, una volta che avrai registrato e verificato il tuo conto.
1. Attiva l'account
Prendiamo come esempio un ETF rappresentativo del mercato italiano: Amundi FTSE MIB UCITS ETF Dist (EUR).
Dopo che avrai attivato l’account e fatto il login, puoi entrare nella piattaforma. Se non hai ancor aun account, puoi crearlo qui.
2. Scegli la Borsa
A volte ci sono molteplici alternative disponibili poiché lo stesso ETF può essere elencato su diverse piazze borsistiche. Questa pratica è comune, con molti titoli (inclusi quelli di singole compagnie) che sono presenti su più mercati finanziari.
Questo per 2 motivi principali:
Per decidere quale Borsa scegliere, considera che dove ci sono maggiori volumi di scambio, l'ETF ha i minori costi di negoziazione perché lo spread bid-ask è più basso.
3. Imposta i parametri e la quantità che vuoi acquistare
Una volta scelta la Borsa, selezioniamo l'ETF e andiamo sul bottone ACQUISTA. Facciamo un "Day order", ovvero un ordine che dura solo per il giorno che vuoi comprare. E poi decidiamo se "Limite" o "Mercato". Il limite è il prezzo a cui vorresti acquistare l'ETF, mentre con mercato acquisti subito l'ETF. E poi inserisci la "Quantità" che vuoi acquistare.
Inoltre, investire in ETF con DEGIRO ti dà la possibilità di poter scegliere una core selection di ETF per i quali le commissioni di transazione sono a carico di DEGIRO. Si paga solo 1 € di commissione di gestione. Leggi di più su: ETF gratis DEGIRO.
Investire comporta un rischio di perdita.
I vantaggi di investire in ETF sono molteplici:
Gli ETF sono il miglior strumento per investire nei mercati finanziari. La loro convenienza in termini di costi, replica, diversificazione e protezione è di lunga superiori ai fondi comuni di investimento.
Investire in ETF (Exchange-Traded Funds) è spesso considerato una strategia efficace per diversificare il proprio portafoglio, riducendo allo stesso tempo il rischio associato all'investimento in singole azioni o obbligazioni. Tuttavia, la scelta degli ETF giusti è fondamentale per il successo a lungo termine. I migliori ETF da comprare sono quelli che non solo rispecchiano i vostri obiettivi di investimento, ma offrono anche commissioni di gestione basse e una solida performance storica. Ad esempio, concentrarsi su ETF che tracciano indici ampi e ben conosciuti come l'S&P 500 o il MSCI World, specialmente per gli investitori meno esperti o per chi cerca una strategia di investimento più passiva. Inoltre, quest'anno potrebbe rappresentare un'opportunità investire in ETF Bitcoin, sia per via dell'Halving che per via delle le potenziali crescenti adozioni delle criptovalute, in seguito al via libera della SEC agli ETF Bitcoin negli Stati Uniti.
Il tema dei costi lo abbiamo già visto. Gli Exchange Traded Fund vincono a mani bassi senza neanche dover trattare tutti gli altri costi dei fondi di investimento come costi di ingresso, costi di uscita, commissioni di performance che aumentano di molto lo scontrino.
La differenza però sostanziale tra i due rimane il tipo di replica, passiva da una parte e attiva dall’altra.
La gestione attiva mira a sovraperformare l’indice di riferimento tramite lo stock picking (selezionare le azioni migliori), il market timing (comprare basso e vendere alto) e l’asset allocation (modificare il peso dei titoli all’interno del paniere di titoli).
Ti do solo un numero: il 90% dei fondi sottoperforma il benchmark, di fatto viene applicata una cattiva gestione attiva.
Come consulente finanziario indipendente consiglio solo il meglio ai miei clienti, mi affido quindi agli ETF per investire nei mercati finanziari tradizionali.
Qui trovi un esempio di portafoglio di ETF.
Dei costi abbiamo già parlato precedentemente. Variano da un 0,05% ad un 0,85% con una media del 0,33% a seconda del tipo di Exchange Traded Fund con cui si investe.
Le commissioni invece sono ancor più variabili perché dipendono dalla banca o dal broker utilizzati per la compravendita.
Alcune tra le banche più tradizionali non permettono neanche l’acquisto degli ETF, infatti spingono solamente i fondi comuni di investimento che aiutano le tasche dell’azienda.
Altre invece lo permettono ma con costi molto elevati che superano i 10/15€ ad eseguito, se per esempio investi 1.000€ e paghi 10€ di commissione vuol dire che ti mangi l’1% in costi evitabili.
Parlare di rendimento degli Exchange Traded Funds non è del tutto corretto in quanto essi sono solo dei contenitori che replicano un determinato indice di mercato.
Per capire quanto rendono bisogna quindi analizzare il benchmark sottostante.
Il benchmark però è diverso per ogni ETF quindi è impossibile avere una risposta univoca a questa domanda. Una cosa che però accomuna tutti i rendimenti è che saranno al netto dei costi di gestione richiesti dall’emittente.
Se per esempio in un anno l’indice su cui abbiamo investito ha reso il 5% e l’ETF aveva un TER dello 0,3%, il rendimento netto sarebbe del 4,7%. La maggior variabile che influenza il rendimento è sicuramente il tipo di asset class sottostante.
Vige infatti il rapporto rischio/rendimento, maggiore è il rischio maggiore è il potenziale rendimento e viceversa.
Il mercato azionario ha un rapporto rischio/rendimento maggiore di quello obbligazionario, vediamo alcuni esempi:
Il miglior modo di investire in Exchange Traded Fund negoziati in Borsa italiana è di utilizzare broker o banche online che offrono dei tariffari molto più convenienti, a volte anche gratuiti.
I broker/banche online migliori per la Borsa italiana sono:
Broker | Info. | Importo | Commissioni | ||||
DEGIRO | Scopri di più → | Qualsiasi importo | 2 € + 0,02% sul nominale | ||||
Scalable Capital | Scopri di più → | Dipende dal piano scelto 1 € per transazione (Free Broker) | 2,99 € (piano Prime Broker) 1 € per transazione (Free Broker) | ||||
FINECO | Scopri di più → | 4 fasce commissionali | 2,95 € a 19 €/mese in per prodotti EU 3,95 $ a 12,95$/mese per prodotti USA |
Ora che hai capito quanto costa comprare ETF, vediamo di spiegare come si fa ad acquistarli.
Comprare un Exchange Traded Fund online è molto semplice, una volta capiti i 3 metodi di acquisto più utilizzati è tutto in discesa.
Ordine a mercato
L’ordine a mercato è un istruzione data al broker per comprare al miglior prezzo disponibile corrente. L’ordine sarà eseguito in modo istantaneo. Il prezzo sarà influenzato dallo spread, il differenziale tra prezzo di acquisto e prezzo di vendita, che è influenzato dalla liquidità dello strumento. Minore è lo spread migliore è il prezzo.
Se un ETF quota a 100€ e inserisci un ordine a mercato andrai a comprarlo per esempio a 100,10€ per via dello spread.
Ordine a limite
L’ordine a limite è un istruzione data al broker per comprare ad un prezzo inferiore in caso di acquisto o superiore in caso di vendita. L’ordine verrà eseguito in un secondo momento quando il prezzo raggiungerà il prezzo limite che gli hai indicato.
Se un ETF quota a 100€ e inserisci un ordine a limite a 98, il tuo ordine verrà eseguito solo quando il prezzo dell’ETF tocca i 98€.
Ordine ricorrente
L’ordine ricorrente non è altro che un PAC automatico che non è però disponibile su tutte le piattaforme.
Ti permette di inserire l’importo da investire e la frequenza per esempio 100€ al mese sull’ETF che replica lo S&P500.
Cerchiamo di capire più nel dettaglio cos’è il PAC e quali altre strategie di investimento si possono effettuare con gli ETF.
Partiamo dal PAC visto che l’ho appena introdotto.
Il PAC (piano di accumulo di capitale) è una strategia di investimento che consiste nell’investire con ingressi frazionati ad intervalli regolari lo stesso importo di denaro. Serve ad accumulare denaro in modo periodico e continuativo. Utile soprattutto a chi parte da zero, può investire solo piccoli importi mensili e ha un orizzonte di lungo periodo. Qui trovi i migliori PAC ETF del mercato.
Il PIC (piano di investimento di capitale) è, invece, una strategia di investimento che consiste nell’investire in un unica soluzione una certa somma di denaro. Serve per crearsi un portafoglio di investimento tramite un acquisto una tantum. Utile a chi ha disponibilità monetarie, vuole diversificare il suo patrimonio e/o ottenere una rendita periodica da cedole e/o dividendi e ha un orizzonte temporale variabile.
Il PAC e il PIC possono essere utilizzati anche contemporaneamente quindi l’una non esclude l’altra.
Esistono altre strategie di investimento, gli ETF short e a leva, da utilizzare solo nel breve periodo.
Gli ETF short permettono di scommettere a ribasso, quindi si guadagna se il prezzo si abbassa.
Gli ETF a leva consentono di investire nell’indice sottostante in modo esponenziale amplificando le sue prestazioni sia in senso positivo che in senso negativo.
In questo caso il rapporto rischio/rendimento aumenta notevolmente.
Se sei interessato ad approfondire questo tema leggi anche: come investire con gli ETF inversi e a leva.
In questo video ti spieghiamo come acquistare ETF e guadagnare
Ultima ma non meno importante la fiscalità. Le plusvalenze generate dagli ETF sono considerate redditi di capitale quindi non sono compensabili con le minusvalenze pregresse.
Sono soggetti ad un'imposta di bollo pari al 0,20% del controvalore investito.
La tassazione degli ETF in Italia invece ammonta a:
Gli ETF ad accumulazione godono di vantaggio fiscale perché gli interessi (cedole e dividendi) sono reinvestiti e non si pagano quindi le imposte, in quanto non vengono distribuiti.
Siamo giunti al termine dell’articolo su come investire in ETF. Scopri di più su questo strumento finanziario, trovi numerosi articoli sul nostro blog, ad esempio:
Vuoi investire in ETF?
Investire nei prodotti finanziari implica un certo livello di rischio.
Investire comporta un rischio di perdita.
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