Formula di Graham: definizione, formula e come calcolarla

La formula di Graham è stata creata per poter emulare il lavoro di altre formule molto più complesse. La sua utilità è stata però messa in dubbio dal suo stesso creatore nel momento in cui cominciarono a girare voci riguardo il fatto che la utilizzasse per i propri investimenti. Vediamo insieme di cosa si tratta.

Formula di Graham: definizione, formula e come calcolarla

Benjamin Graham fu un imprenditore statunitense, un economista ed un professore universitario. La sua notorietà non è alle stelle ma ha lasciato il segno nella storia, in quanto fu la prima persona ad aver sviluppato la teoria del value investing.

Nel suo libro “The Intelligent Investor” egli affrontò vari argomenti, concentrandosi sul value investing, ovvero un tipo di approccio nei confronti degli investimenti che si concentra sul valutare le aziende in maniera concreta valutandone le attività e gli utili piuttosto che controllare i trend ed i possibili ricavi e utili futuri.

Benjamin Graham era solito inserire formule e commenti all’interno dei suoi libri e proprio in “The Intelligent Investor” Graham inserì una formula che tutt’oggi è molto famosa. A dirla tutta era già stata inserita più di 10 anni prima in “Security Analysis” ed ha lo scopo di valutare la crescita delle azioni con risultati molto vicini a quelli che si otterrebbero tramite formule molto più evolute e complesse.

La formula è la seguente:

Dati “V” = Valore di crescita che ci si aspetta nei prossimi 7-10 anni, “EPS” = Earnings per share futuri (guadagno che ci si aspetta per l’anno successivo), “8.5” = P/E che ci si aspetta per un azienda non in crescita e “g” = tasso di crescita probabile per i prossimi 7-10 anni, allora:

V = EPS * (8.5 + 2g)

La formula di Graham è stata successivamente rivista da Graham stesso, modifica apportata in quanto Benjamin Graham ha intuito che i tassi di interesse sono l’elemento più importante per quanto riguarda la modifica del valore delle azioni.

La formula divenne quindi:

Dati “V” = Valore di crescita che ci si aspetta nei prossimi 7-10 anni, “EPS” = Earnings per share futuri (guadagno che ci si aspetta per l’anno successivo), “8.5” = P/E che ci si aspetta per un azienda non in crescita, “g” = tasso di crescita probabile per i prossimi 7-10 anni, “4,4” = rendimento medio delle obbligazioni societarie AAA nel 1962 (Graham non ha specificato la durata dei bond, ma dovrebbe aver usato bond AAA della durata di 20 anni), e “Y” = rendimento attuale delle obbligazioni societarie AAA, allora:

V = [EPS * (8.5 + 2g) * 4,4] / Y

La formula in questione, come specificato da Benjamin Graham stesso, non può essere utilizzata così com’è per i propri investimenti. Graham scrisse una nota al riguardo all’interno di “The Intelligent Investor”, in quanto girava voce che la utilizzasse per i suoi investimenti. L’investitore statunitense smentì il tutto affermando che non si può far affidamento sulla formula in quanto il calcolo di un valore intrinseco non è una scienza esatta.

Conclusione Formula di Graham

La formula di Graham non è certamente tra i concetti essenziali per poter avere successo con i propri investimenti e riteniamo che siano in pochi ad interessarsene. Ciò non vuol dire che sia inutile, potresti ritrovarti ad essere in grado di utilizzarla o potresti persino modificarla per renderla utilissima ai giorni nostri.

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