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Duecentomila euro costituiscono sicuramente una cifra interessante, in grado da sola di generare una consistente entrata passiva se investita in modo corretto e con strumenti che consentano di ottenere un giusto compromesso fra rischi e rendimenti. In questo articolo vedremo quanto rendono 200.000 euro in banca, come investire 200.000 euro per vivere di rendita, e alcune idee di investimento, fra cui: fondi comuni di investimento, ETF, conti deposito, mercato immobiliare, obbligazioni e mercato azionario.
Per capire quanto rendono 200.000 euro in banca, bisogna innanzitutto rispolverare il concetto di interesse bancario. Gli interessi sul conto corrente sono quegli interessi che la banca versa ai correntisti.
Quando si depositano dei soldi in banca, questi vengono poi utilizzati dall’ente per lo svolgimento di una serie di operazioni finanziarie. Quindi gli interessi dovrebbero costituire una remunerazione per i depositi.
In realtà, non tutti gli istituti di credito offrono tassi di interesse bancari, e solitamente si ha più possibilità di ottenere una remunerazione del proprio capitale rivolgendosi ad istituti minori, quindi, potenzialmente, più instabili, piuttosto che ai grandi nomi.
Per quanto riguarda la media, stando a quanto riporta l’ultimo bollettino mensile dell’associazione bancaria italiana, il tasso di interesse medio si attesta allo 0.11%, in aumento rispetto allo 0.02% dell'anno precedente. Quindi, si tratta di importi tutto sommato limitati, che non sono sufficienti a coprire l'inflazione.
Questo senza tenere in considerazione il fatto che con 200.000 euro costituiscono una cifra superiore alla soglia dei 100.000 euro, entro la quale è attiva la protezione del fondo interbancario come protezione dei depositi.
In definitiva, lasciare 200.000 euro, o qualsiasi altra cifra, in banca non è una buona idea, e sarebbe più conveniente investirli per ottenere dei rendimenti consistenti e generare in questo modo delle entrate passive.
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Investire 200.000 euro per vivere di rendita richiede una strategia diversificata che minimizzi i rischi e massimizzi i potenziali rendimenti. Ecco come potresti considerare di allocare il capitale, poi li vedremo uno a uno nel dettaglio.
Questa strategia di investimento mira a bilanciare tra crescita e sicurezza, utilizzando una combinazione di asset che possono generare reddito e allo stesso tempo offrire potenziale di apprezzamento del capitale. È importante ricordare che tutti gli investimenti comportano rischi, inclusa la perdita del capitale.
I migliori fondi comuni di investimento costituiscono un'opzione potenzialmente molto interessante per investire 200.000 euro. Costituiscono infatti un buon compromesso fra rendimenti e preservazione del capitale, quindi contenimento del rischio. All'interno della categoria dei fondi di investimento, quelli che mostrano rendimenti più elevati sono i fondi di investimento passivi, e in particolare gli ETF.
Sui mercati finanziari esistono una grande varietà di strumenti finanziari, ognuno con le sue caratteristiche uniche.
Questa variabilità si riflette anche nei livelli di rischio e nei rendimenti potenziali.
Se immaginiamo di collocare i diversi strumenti finanziari su una scala, ordinate in base a livelli di rischio e rendimento, su un polo possiamo trovare gli strumenti più sicuri e con rendimenti ridotti, quali i conti deposito, le obbligazioni corporate, i titoli di stato. Sul polo opposto troviamo gli strumenti più rischiosi, a cominciare dalle azioni, ai futures e opzioni, fino alle criptovalute.
E in mezzo? Sul punto intermedio, troveremmo gli ETF. Gli exchange traded fund sono fondi di investimento, generalmente passivi, che consentono di ottenere buoni rendimenti, pari anche al 7%-8% lordo, ma in modo sostanzialmente sicuro. Funzionano semplicemente acquistando dei panieri di azioni e cercando di replicare più fedelmente possibile un indice sottostante, che viene detto benchmark.
Inoltre, anche all'interno del gruppo degli ETF troviamo diversi sotto-gruppi, ad es. esistono ETF ad accumulazione e distribuzione, a seconda che distribuiscano i proventi o li reinvestano, possono essere distinti in base alla tipologia di asset su cui investono, e cosi via.
Ti rimandiamo alla nostra guida su come investire in ETF per i dettagli e maggiori informazioni su questa tipologia di strumento.
Quindi, ricapitolando: se si dispone di 200.000 euro, investire una parte consistente di questa cifra nei migliori ETF può essere una buona idea in un'ottica di diversificazione dei rischi e ottenimento di rendimenti sostanziali.
Se vuoi investire in ETF, puoi farlo attraverso piattaforme online. Tra i migliori broker per ETF troviamo:
Broker | Commissioni | Più informazioni | |||
DEGIRO | 2 € + 0,02% sul nominale | Scopri di più → | |||
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eToro | 0 € | Scopri di più → | |||
Scalable Capital | 2,99 € (Prime Broker) 1 € per transazione (Free Broker) | Scopri di più → | |||
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Abbiamo visto come lasciare i soldi sul conto corrente ordinario non sia una buona idea, in quanto otterremo dei rendimenti minimi (ammesso che la banca preveda la corresponsione di tassi di interesse) e rischieremo di perdere potere di acquisto a causa dell'inflazione.
Ebbene, se questo è vero per i normali conti correnti, è meno vero invece per i c.d. conti deposito. Questi sono conti con funzionalità limitate (ad esempio, è possibile solo eseguire operazioni di versamento o di prelievo) i quali consentono però di ottenere dei rendimenti. Quest'ultimi sono variabili, venendo a dipendere dalla natura dalla tipologia di conto deposito.
Se si opta per un conto deposito vincolato, non si potranno ritirare i soldi per tutto il periodo pattuito (es. 6 mesi), ma il rendimento sarà maggiore, i conti depositi liberi, invece, prevedono rendimenti ridotti ma conferiscono la possibilità di ritirare in qualsiasi momento, senza perdere il corrispettivo per interessi che nel frattempo abbiamo maturato. I rendimenti si muovono in una forbice che va dal 2-3% al 5%-6%.
Negli ultimi anni ci sono anche alcuni broker che offrono liquidità remunerata, ovvero interessi sul capitale non investito, che arrivano a rendimenti anche piuttosto alti, fino all'8%.
BROKER | INTERESSI | ||||
Interactive Brokers | Fino al 4,5% | Sito ufficiale | |||
Freedom24 | Fino al 7,9% | Sito ufficiale | |||
Scalable Capital | Fino al 2,6% | Sito ufficiale | |||
XTB | Fino al 5% | Sito ufficiale | |||
eToro | Fino al 5,3% | Sito ufficiale |
Adesso, se investire 200.000 euro in un conto deposito è comunque una scelta subottimale, investire una cifra più ridotta, quindi una parte dei nostri 200.000 euro, può essere una buona scelta, anche nell'ottica di costituire un fondo di emergenza. Ancora meglio, depositare il denaro in un broker, investire solo quel che si vuole e lasciare il resto maturando interessi annuali di tutto rispetto.
La risposta è: dipende. Da vari fattori:
Quindi, se abbiamo considerato questi fattori, e siamo arrivati alla conclusione che l'investimento in immobili fa per noi, bene. Altrimenti un'alternativa potrebbe essere rappresentata dai REIT.
Investire in un REIT (Real Estate Investment Trust) anziché acquistare direttamente una proprietà immobiliare può offrire diversi vantaggi, a seconda degli obiettivi finanziari, della tolleranza al rischio e delle preferenze personali di un investitore. Ecco alcuni motivi per cui un REIT potrebbe essere considerato una scelta migliore:
👉🏼 Qui trovi la lista dei migliori ETF REIT.
L'obbligazione è uno strumento finanziario che, in breve, funziona nel seguente modo:
Le obbligazioni possono rappresentare una buona opzione di investimento per chi ricerca rendimenti tutto sommato relativamente ridotti ma allo stesso tempo garantiti, almeno se ci si orienta su società stabili e con rating alti, che godono della fiducia degli investitori. Quando si tratta di scegliere le obbligazioni, bisogna differenziare tra quelle corporate e quelle statali. Nei seguenti articoli vi diciamo quali sono le più redditizie:
Un'altra alternativa sono le azioni. Il funzionamento delle azioni è il seguente:
Il meccanismo attraverso cui gli investitori ricavano un profitto dall'investimento sono due:
Esistono varie tipologie di azioni, dalle blue chip alle penny stocks. Ovviamente diversi saranno anche i rendimenti e i livelli di rischio. Investire 200.000 euro in azioni, conviene? Dipende, come strumento di diversificazione, si. Investire 200.000 euro in sole azioni potrebbe essere invece estremamente rischioso. Quindi, la chiave è, come sempre, diversificare.
Oltre a tutte le possibilità elencate finora, potrebbe essere interessante considerare le opzioni di investimenti sicuri al 4% netto. Questo tipo di investimento rappresenta una soluzione ideale per chi cerca un equilibrio tra sicurezza e rendimento, offrendo una prospettiva di guadagno interessante senza esporre il capitale a rischi eccessivi. Optare per investimenti che garantiscono un ritorno netto del 4% significa poter contare su una crescita costante del proprio patrimonio, con la tranquillità di sapere che il proprio investimento è protetto da fluttuazioni di mercato imprevedibili.
Concludiamo, dicendo che duecentomila euro non costituiscono, in realtà, una cifra sufficiente, di per sé, a vivere di rendita. Tuttavia, vi sono diversi fattori da prendere in considerazione, come ad esempio:
Investire 200.000 euro per vivere di rendita è un'impresa che richiede attenzione, pianificazione e, soprattutto, diversificazione. Come abbiamo esplorato, allocare il proprio capitale in una varietà di strumenti finanziari - dai fondi comuni di investimento agli ETF, dai conti deposito ai fondi immobiliari, dalle obbligazioni al mercato azionario - può offrire una solida base per generare rendite passive e crescere il proprio patrimonio nel lungo termine. La diversificazione non solo aiuta a mitigare i rischi associati agli investimenti in un singolo asset o settore, ma apre anche la porta a molteplici fonti di reddito, aumentando le possibilità di successo finanziario.
Inoltre, potrebbe essere cruciale utilizzare un calcolatore di interesse composto. Questo strumento si rivela fondamentale per chiunque voglia capire l'impatto degli interessi composti sul proprio investimento nel tempo. Con questo calcolatore potrai stimare la crescita del tuo investimento, considerando vari tassi di interesse e periodi di tempo.
Quindi, sintetizzando: 200.000 euro non sono una cifra sufficiente per vivere di rendita. Tuttavia, se hai uno stile di vita frugale, vivi in paesi con costi della vita particolarmente bassi, e/o disponi di altre entrate, ad esempio da affitti, potrebbero bastare. Quindi, se 200.000 euro potrebbero non bastare per vivere di rendita, quello che possiamo fare però è investire in modo corretto 200.000 per generare una consistente rendite passive.
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