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Come investire in Borsa con pochi soldi e da casa

Scopri come investire in borsa con pochi soldi, scegliere i migliori broker e strategie, e massimizzare i tuoi guadagni. Consigli pratici per principianti e investitori esperti.
come giocare in borsa

Se sei un investitore retail, ovvero che non fai il trader come professione e non lavori per qualche istituto finanziario, capire come investire in borsa con pochi soldi e da casa è una cosa che sicuramente ti interessa. L'investimento in borsa può essere un'opzione attraente per coloro che desiderano aumentare il proprio patrimonio a lungo termine. In questo articolo, esploreremo i principi fondamentali dell'investimento in borsa e forniremo consigli pratici per aiutare i nuovi investitori a iniziare la loro avventura nel mercato azionario.

È possibile investire in Borsa con poco denaro?

Il problema principale se si ha poco denaro da investire sono le commissioni. Investire non è gratis e bisogna saperlo fin dall'inizio. Immaginate di iniziare a investire con 100 euro e che la commissione del broker sia di 10 euro per l'acquisto di un'azione. Avrete perso il 10% del vostro investimento fin dall'inizio.

Per questo, se avete da investire in Borsa piccole somme, vi do due raccomandazioni:

  • Investire solo in broker con commissioni basse. Qui puoi trovare un articolo con i migliori broker con zero commissioni.
  • Ridurre il numero di acquisti e vendite: meno scambi si fanno, meno danni si fanno.

Inoltre, è importante considerare anche l'aspetto psicologico dell'investimento: la finanza comportamentale insegna che chi investe piccole somme può essere maggiormente soggetto a emozioni come l’ansia o l’euforia, rischiando di prendere decisioni affrettate in risposta ai movimenti di mercato. Per questo, mantenere un approccio razionale e pianificato è essenziale anche quando si parte con capitali limitati.

Come investire in Borsa da casa in 3 passi

L’accesso alle borse valori è limitato ad un numero ristretto di operatori qualificati, che raccolgono ed eseguono ordini di acquisto e vendita per conto terzi. Questa impostazione consente un elevato livello di controllo da parte degli organismi di vigilanza e di tutale degli interessi di tutti i soggetti che raccolgono e impiegano capitali attraverso la borsa. 

Se invece hai un interesse professionale nel mondo della finanza, potresti anche valutare un percorso per diventare broker, una figura autorizzata a negoziare strumenti finanziari per conto terzi, previa iscrizione agli organi di vigilanza competenti. Per chi desidera approfondire e ottenere una certificazione riconosciuta a livello internazionale, il programma CFA (Chartered Financial Analyst) rappresenta una delle qualifiche più prestigiose nel settore degli investimenti e, oltre ai corsi online e ai libri, molte business school offrono master e corsi executive in finanza e gestione del portafoglio, ideali per chi cerca una preparazione strutturata e accademica.

1. Scegli la piattaforma/broker

Dunque, per iniziare a investire in borsa è necessario disporre di un deposito titoli presso intermediario finanziario abilitato. I titoli da noi acquistati verranno quindi custoditi in questo deposito finché non daremo la disposizione di venderli. Tipicamente i conti titoli sono collegati ad un conto corrente nel quale viene versata la liquidità che verrà utilizzata dall’intermediario per acquistare i titoli e sul quale verrà trasferita quella derivante dalla successiva vendita. 

Le soluzioni più semplici e meno costose per investire in azioni o, più in generale, in borsa, sono tipicamente quelle offerte dagli operatori on line che, attraverso un sito web dotato di sufficienti presidi di sicurezza e/o, attraverso applicazioni installabili sul proprio smartphone consentono di impartire ordini di acquisto e vendita. Questi strumenti digitali rappresentano anche un valido punto di partenza per fare investimenti sicuri, soprattutto per chi desidera operare da casa in autonomia. Ecco alcuni broker affidabili.

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Azioni, ETF, Forex


  • Nessun deposito
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Azioni, ETF, opzioni


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Letture relazionate: come scegliere un broker online e migliori broker online.

2. Scegli in cosa investire

La scelta dei titoli deve tener conto del profilo del risparmiatore, della sua situazione finanziaria attuale e futura, includendo se necessario una quota di beni rifugio per proteggere il portafoglio in fasi di instabilità.

Prima di procedere con la scelta delle azioni che si intende acquistare è opportuno considerare alcuni rischi connessi con l’investimento in questa asset class:

  • A fronte del tasso di rendimento immediato ottenibile attraverso l’incasso di dividendi e la rivalutazione del prezzo di mercato, ci si espone al rischio che si verifichino fluttuazioni elevate nel breve termine e che, in caso di fallimento dell’azienda sottostante, il valore del proprio investimento venga azzerato.
  • Per ridurre in modo significativo il rischio collegato alle oscillazioni di breve termine è opportuno destinare all’investimento in azioni solo la quota del nostro patrimonio di cui non avremo bisogno per almeno 5 o 7 anni 
  • Per ridurre in modo significativo il rischio collegato al fallimento dell’azienda sottostante è opportuno concentrarsi solo su azioni di aziende di grandi dimensioni, con una reputazione consolidata e sulle quali la maggioranza degli analisti indipendenti hanno formulato valutazioni positive
  • Per ridurre il rischio di evoluzioni inattese nelle sorti dell’azienda sottostante è altamente consigliabile acquistare solo titoli di aziende che si conoscono e delle quali si comprende il funzionamento, il posizionamento di mercato e sulle quali si ritiene di avere una visione chiara delle prospettive future e della solidità del modello di business.

Un ulteriore elemento da tenere presente riguarda il minor beneficio di diversificazione che si ottiene acquistando singoli titoli rispetto a strumenti di investimento collettivi come fondi comuni ed ETF. In quest’ottica, il ricorso a un servizio professionale di asset management può aiutare nella costruzione e nella gestione di un portafoglio diversificato, ottimizzando l’equilibrio tra rischio e rendimento in base agli obiettivi individuali. 

Infine, oltre ai tradizionali criteri di rischio e rendimento, molti investitori considerano anche l'impatto sociale e ambientale delle aziende. La finanza etica si concentra su investimenti in società che adottano pratiche sostenibili, rispettano i diritti umani e promuovono la responsabilità sociale. Scegliere strumenti finanziari che seguono questi principi consente di contribuire positivamente alla società, senza necessariamente rinunciare a rendimenti competitivi.

Come scegliere in cosa investire

Per la selezione dei titoli da comprare nel mercato azionario ci si può basare su ricerche svolte in proprio e su analisi fatte da terzi, elemento molto importante è verificare assenza di conflitti d’interesse, competenza e referenze delle fonti che utilizziamo per valutare le azioni che vogliamo acquistare.

Un modo di facilitare il processo decisionale e monitorare i titoli di interesse nel tempo, è creare una propria watchlist, cioè una lista personalizzata di azioni da osservare con continuità, utile per attendere il momento più adatto all’acquisto in base al proprio piano di investimento.

In base alle considerazioni appena esposte i criteri per scegliere le azioni da comprare in possono essere riassunti come segue:

  • Titoli che conosciamo bene, sui quali ci siamo documentati e dei quali comprendiamo il modello di business.
  • Titoli che sulla base delle nostre valutazioni presentano la realistica prospettiva di garantire rendimenti superiori ai prodotti di risparmio gestito comparabili.
  • Titoli dei quali comprendiamo appieno i rischi di fallimento e di dissesto sulla base delle informazioni disponibili al momento dell’investimento.

Potrebbe interessarti sapere quali sono le migliori azioni da comprare e dove conviene investire.

3. Scegli quanto investire

Dopo aver selezionato i titoli che riteniamo possano costituire una scelta razionale e conveniente di investimento dobbiamo determinare la quantità di titoli da acquistare. I vincoli di carattere generale per questa asset class riguardano il periodo temporale per il quale possiamo tenere investiti i nostri fondi e il rischio di fluttuazioni che siamo disposti ad accettare. 

Il budget da destinare all’asset class azionaria deve includere la quota del nostro patrimonio che non ci servirà per i prossimi 5-7 anni e per la quale siamo disponibili ad osservare anche variazioni significative nella quotazione nel corso del tempo. In questo contesto può essere utile applicare la regola del 72, una formula semplice che permette di stimare in quanti anni un investimento può raddoppiare di valore: dividendo 72 per il rendimento annuo previsto, si ottiene una stima approssimativa del tempo necessario.

Stabilito l’importo complessivo per l’intera asset class l’allocazione tra le singole azioni dipende dal trade off tra beneficio ottenibile mediante diversificazione e rendimento atteso. Una buona norma prudenziale prevede l’allocazione dei fondi tra diversi titoli, meglio se di aziende operanti in settori e in aree geografiche diverse. È tuttavia possibile concentrare il propri investimento su pochi titoli o su uno solo nel caso in cui dopo un’attenta analisi e una adeguata valutazione dei rischi si ritenga di poter conseguire un rendimento più elevato nel medio periodo. 

Una strategia molto comune per evitare la penalizzazione legata alle fluttuazioni del mercato e anzi sfruttarle a proprio vantaggio consiste nel distribuire nel tempo gli acquisti delle azioni fino al raggiungimento della quantità obiettivo prefissata. In alternativa, investire somme fisse a intervalli regolari, indipendentemente dalle condizioni di mercato con la strategia del Dollar Cost Averaging (DCA)

Investire in Borsa con il copy trading

Un modo per iniziare a investire in borsa da casa e con relativamente poco denaro è il copy trading.

Il copy trading permette ai partecipanti dei mercati finanziari di replicare automaticamente le posizioni aperte e controllate da altri operatori selezionati. A differenza del mirror trading, che permette ai trader di imitare specifiche strategie, il copy trading associa una quota dei fondi del trader copiante al conto del trader copiato. Ogni mossa di trading successivamente effettuata dal trader copiato, come l'inaugurazione di una posizione, l'impostazione di ordini di Stop Loss e Take Profit, o la liquidazione di una posizione, viene anche eseguita nel conto del trader copiante in proporzione tra il conto del trader copiato e i fondi di copy trading allocati al trader copiante.

  • Azioni, ETF, crypto sia reali che con prodotti derivati
  • Social trading e copy trading
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Il 61% dei conti degli investitori perde denaro negoziando CFD con questo fornitore.

Il trader copiante può in ogni momento disconnettere o gestire autonomamente le operazioni copiate, oppure chiudere tutte le posizioni replicate al prezzo di mercato. I trader copiati, noti anche come leader o fornitori di segnali, sono spesso remunerati con abbonamenti mensili a tariffa fissa.

Il copy trading ha portato alla nascita dei cosiddetti “portafogli orientati sulle persone” o “portafogli di segnali” dove, nelle piattaforme per il copy trading, l’investimento avviene su altri investitori anziché su strumenti di mercato tradizionali. Sebbene i follower non trasferiscano denaro direttamente, i fornitori di segnali esercitano un controllo indiretto su parte del capitale, agendo di fatto come gestori.

Imparare ad investire in Borsa da zero

Per chi comincia da zero può apparire difficile accostarsi all’investimento diretto in borsa. Tuttavia, è possibile seguire una limitato numero di regole semplici per operare in modo razionale senza esporsi a rischi eccessivi:

  1. I mercati azionari alternano momenti di calo a momenti di crescita, ma nel lungo periodo i secondi compensano i primi, pertanto: è preferibile investire con un’ottica di lungo termine e non attribuire importanza eccessiva alle fluttuazioni di breve termine
  2. I mercati regolamentati e gli intermediari vigilati offrono importanti garanzie di professionalità ed affidabilità ai risparmiatori pertanto: è raccomandabile operare solo attraverso soggetti autorizzati e acquistare prodotti negoziati in mercati regolamentati.
  3. L’accesso alle borse a fronte dei rendimenti prospettati comporta dei rischi elevati dunque: è opportuno operare solo a fronte di una piena comprensione dei rischi assunti ed eventualmente farsi assistere da consulenti e professionisti.
  4. Uno dei rischi più rilevanti è legato alla concentrazione dei propri capitali su uno o su un numero limitato di titoli dunque in linea di massima è preferibile diversificare i propri investimenti su più titoli e/o operare attraverso strumenti di risparmio gestito.

Migliori piattaforme/broker per investire in borsa

Se sei un principiante nell'investimento, è una buona idea iniziare ad investire in Borsa con un broker che offra un conto demo. Un conto demo ti consente di praticare l'investimento senza rischiare soldi veri. In altre parole, ti consente di fare esperienza con la negoziazione di asset finanziari come azioni, valute e materie prime, ma utilizzando denaro virtuale.

eToro ed XTB permettono di creare un conto demo per esercitarvi con denaro virtuale sui mercati e successivamente passare ad un conto reale. Il conto demo ha una grande potenzialità poiché permette, in una fase preliminare, di prendere confidenza con la piattaforma e applicare in pratica ciò che abbiamo studiato in teoria.

eToro

  • Azioni, ETF, crypto sia reali che con prodotti derivati
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eToro è una piattaforma di trading online fondata nel 2007. È noto per il suo servizio di social trading, che consente ai trader di condividere e copiare le operazioni di altri trader sulla piattaforma. Una delle caratteristiche distintive di eToro è la sua interfaccia user-friendly, che lo rende facile da usare anche per i principianti. La piattaforma offre anche una vasta gamma di strumenti di trading, tra cui azioni, ETF, valute, materie prime, criptovalute e molto altro ancora.

Inoltre, la piattaforma offre anche una vasta gamma di risorse educative, tra cui video tutorial e seminari online, che aiutano i trader a migliorare le loro competenze di trading.

*eToro is a multi-asset investment platform. The value of your investments may go up or down. Your capital is at risk.

XTB

  • Regolamentazione in tutti i Paesi presente.
  • Interessi in EUR/USD.
  • Commissioni dello 0% su azioni ed ETF.
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Il 78% dei conti perde denaro con il trading di CFD offerto da questo fornitore.

XTB è una società di intermediazione di servizi finanziari fondata nel 2002. È una delle piattaforme di trading online più grandi al mondo, con una presenza in oltre 10 paesi in Europa, Asia e America Latina.

Una delle caratteristiche distintive di XTB è la sua piattaforma di trading xStation, che è stata sviluppata internamente dalla società e offre una vasta gamma di strumenti di analisi tecnica e fondamentale per aiutare i trader a prendere decisioni di trading informate. La piattaforma xStation offre anche una funzionalità di trading automatizzato, che consente ai trader di creare e testare le loro strategie di trading.

XTB offre anche una vasta gamma di strumenti di trading, tra cui azioni, ETF, valute, materie prime e criptovalute.

XTB si distingue anche per la sua attenzione al servizio clienti. La società offre un servizio clienti disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, e la sua piattaforma di trading offre una vasta gamma di risorse educative, tra cui video tutorial, webinar e guide di trading.

Qui ti lasciamo una lista degli altri broker con conti demo per investire in azioni.

Su cosa investire in Borsa?

Gli investimenti in borsa possono riguardare tipicamente tre tipologie di attività:

Azioni

Le azioni sono titoli che rappresentano una frazione del capitale di un’impresa – gli azionisti sono “proprietari pro quota” dell’impresa  

  • non hanno una scadenza e non comportano l’obbligo di corrispondere un rendimento,
  • una parte degli utili realizzati può essere distribuita agli azionisti sotto forma di dividendi,
  • garantiscono il diritto di votare alle assemblee della società per azioni,
  • in caso di fallimento vedono il proprio valore completamente azzerato o in ogni caso possono ricevere una parte dei proventi dalla liquidazione solo dopo che tutti i creditori sono stati soddisfatti.

Vuoi sapere come funzionano i dividendi?

Obbligazioni

Le obbligazioni sono titoli che rappresentano un credito verso un’impresa 

  • hanno tipicamente scadenza prefissata prevedono il pagamento di cedole a scadenze prefissate 

Strumenti derivati

Sono contratti finanziari, stipulati tra due o più parti, che derivano il loro valore da un'attività sottostante, un gruppo di attività o un parametro di riferimento.

  • Oltre che in borsa possono essere negoziati over-the-counter.
  • I prezzi dei derivati derivano dalle fluttuazioni dell'attività sottostante.
  • I derivati sono in genere strumenti con leva finanziaria, il che ne aumenta i potenziali rischi e benefici.
  • I derivati più comuni includono CFD (contract for difference), contratti futures, forward, opzioni e swap.
  • Possono essere utilizzati per mitigare il rischio (copertura) o per assumerlo con l'aspettativa di una ricompensa commisurata (speculazione)
  • Esiste poi anche la possibilità di usufruire del prestito titoli.

Una volta capito su cosa investire, vediamo come guadagnare.

Come guadagnare in Borsa

Esistono due tipi di analisi da svolgere sui mercati finanziari per provare a ottenere un guadagno dall'investimento in essi e sono i seguenti.

Analisi fondamentale

L'analisi fondamentale presume che sia fattibile determinare un valore intrinseco di un investimento in azioni e che, nel periodo prolungato, il valore di questo debba aspirare a conformarsi con il valore intrinseco. Di conseguenza, acquistando azioni che sono quotate al di sotto del loro valore intrinseco, si dovrebbe realizzare un profitto nel corso del tempo.

L'analisi fondamentale è fondata sull'individuazione e la proiezione di variabili economico-finanziarie che incidono sulla traiettoria delle quotazioni azionarie. Nello specifico, richiede l'analisi di due ampie sfere informative.

  1. La prima si riferisce a indicatori legati all'intero sistema economico, la cui evoluzione influisce sul prezzo dei titoli (per esempio, il Prodotto Interno Lordo e il tasso di inflazione).
  2. La seconda, che si basa su un approccio microeconomico, concerne le informazioni correlate alla robustezza patrimoniale e alla redditività prevista delle compagnie emittenti, rispetto al prezzo di mercato dei loro titoli all'interno delle aspettative di crescita del settore di riferimento.

Gli step razionali attraverso i quali giungere alla valutazione del valore intrinseco di un'azione basandosi sull'analisi fondamentale sono i seguenti:

  1. Analisi strategica dell'azienda obiettivo (della quale si vuole valutare il valore intrinseco), analisi economica generale e del comparto di appartenenza dell'azienda;
  2. Esame dei principali indicatori di redditività (ROE, ROI, ROA) dell’ente obiettivo basandosi su un confronto con i dati storici dell'ente obiettivo e con i dati di aziende rivali attive nello stesso comparto: di fatto si esaminano parametri operativi e finanziari dell’ente obiettivo allo scopo di identificare le determinanti della generazione di valore, da utilizzare nella fase successiva di previsione;
  3. Valutazione prospettica di tutte le voci del conto economico e dello stato patrimoniale (nota come forecasting), allo scopo di giungere al calcolo (e alla successiva scontazione basandosi su un adeguato costo del capitale) dei payoff da utilizzare nei vari metodi di valutazione (ad esempio: flussi di cassa liberi, dividendi, risultato operativo anomalo);
  4. Valutazione del valore intrinseco basandosi sui dati previsionali menzionati nel punto precedente utilizzando i vari metodi di valutazione, ovvero: metodo del Flusso di Cassa Scontato (DCF); Metodo di Sconto dei Dividendi (DDM); Modello di Crescita di Gordon; Valore Economico Aggiunto (EVA).

Analisi tecnica

La filosofia sottostante l'analisi tecnica sostiene che le oscillazioni storiche dei valori portino con sé dati statistici adeguati per comprendere la situazione corrente e anticipare le dinamiche future.

Le ipotesi su cui si fonda l'indagine tecnica sono:

  • il valore include ogni dato;
  • il valore persiste invariato finché non si rilevano indizi di non adesione al trend (effetto inertia);
  • i trader rispondono omogeneamente agli stessi incentivi;
  • i cicli di borsa sono chiaramente delineati: si verifica quindi una infrangimento della forma di efficienza debole dei mercati che immagina un andamento casuale dei valori (incapacità di anticipare i valori futuri basandosi su quelli storici). Alcuni analisti fanno riferimento anche ai cicli di Kondratieff, teorie economiche di lungo periodo che descrivono onde secolari dell’attività economica, utili per inquadrare i trend macro di lungo periodo.

Obiettivo dell'indagine tecnica è discernere il timing ottimale per comprare una sicurezza. Se da una parte l'indagine fondamentale mira a permettere all'investitore di individuare le chance d’investimento più promettenti rispetto ai valori di mercato riconoscendo sicurezze sottovalutate o sovravalutate, dall'altra l'indagine tecnica aspira a permettere all'investitore di determinare il momento più propizio per investire.

L'analisi delle sequenze temporali può essere visiva o algoritmica.

  • Analisi tecnica grafica: mediante l'analisi visiva delle sequenze temporali sono state riconosciute delle strutture visive chiamate "forme tecniche". Le forme tecniche sono categorizzate in due classi: forme di prosecuzione e forme di capovolgimento. In dettaglio, sull'asse verticale (asse y) sono esposti i valori della sicurezza e sull'asse orizzontale (asse x) il tempo. I diagrammi possono essere formulati su base giornaliera, settimanale, mensile, trimestrale e annuale. Per le indagini di breve termine la scala di rappresentazione del diagramma è una scala aritmetica; per le indagini di medio-lungo periodo la scala di rappresentazione del diagramma è una scala logaritmica.
  • Analisi tecnica algoritmica: l'analisi tecnica algoritmica affianca l'analisi visiva, mediante la generazione di indicatori specifici, che permettono di trattare i dati relativi alle oscillazioni degli asset finanziari, estrapolando da essi una varietà di notizie.

Migliori stili per investire in Borsa

Non esistono stili di investimento che siano universalmente "migliori" di altri. Ogni stile ha i suoi meriti e le sue sfide. Qui vediamo i principali.

Oltre questi, non bisogna poi dimenticare che esistono strategie che permettono di guadagnare quando il mercato scende, come la vendita allo scoperto o l’uso di strumenti derivati come le opzioni e i CFD.

Value investing

Il value investing è un paradigma di investimento che prevede l'acquisto di titoli che appaiono sottovalutati da una qualche forma di analisi fondamentale.[1] Le varie forme di value investing derivano dalla filosofia di investimento insegnata per la prima volta da Benjamin Graham e David Dodd alla Columbia Business School nel 1928 e successivamente sviluppata nel loro testo Security Analysis del 1934.

Tra i più noti sostenitori questa strategia di investimento si può annoverare Warren Buffett, che ha ampliato il concetto di value investing concentrandosi sulla "ricerca di un'azienda eccezionale a un prezzo ragionevole" piuttosto che di aziende generiche a prezzi stracciati.

Growth investing

Chi segue questo stile, noto come "growth investing", investe in società per azioni che mostrano segnali di crescita superiori alla media, anche se il prezzo delle azioni appare costoso in termini di parametri come il rapporto prezzo/utili o prezzo/valore contabile. Nell'uso tipico, il termine "growth investing" si contrappone alla strategia nota come value investing.

A differenza del value investing, il growth investing consiste nella scelta di un'azienda che non ha ancora raggiunto il suo pieno potenziale. Questo tipo di investimento richiede che l'investitore faccia molte ricerche per trovare aziende che hanno il potenziale per crescere rapidamente e competere con altre aziende, spesso più grandi, del suo settore. Invece di investire in un'azienda già affermata, l'investitore si assume un rischio maggiore nella speranza che l'azienda cresca e lo faccia guadagnare.

Growth at a Reasonable Price

La strategia GARP, acronimo di Growth at a Reasonable Price (crescita a un prezzo ragionevole), rappresenta un approccio ibrido che unisce elementi del growth investing e del value investing. Gli investitori GARP cercano aziende con buone prospettive di crescita degli utili, ma che siano ancora valutate a multipli moderati, evitando di pagare un prezzo eccessivo rispetto al valore intrinseco del titolo.

A differenza del puro growth investor, che è disposto a pagare multipli molto alti per la crescita futura, chi adotta la strategia GARP si concentra su società con una crescita sostenibile e bilanciata, spesso misurata attraverso il PEG ratio (rapporto prezzo/utili diviso per il tasso di crescita degli utili), che consente di valutare se un’azione è sopravvalutata in relazione alla sua crescita attesa.

Questo approccio consente di ridurre il rischio di overpricing, mantenendo al contempo un’esposizione ai trend positivi del mercato. La strategia GARP è particolarmente apprezzata da investitori che cercano un equilibrio tra opportunità di rendimento e valutazioni ragionevoli, ed è stata popolarizzata da grandi gestori come Peter Lynch.

Contrarian Investing

Un investimento contrarian ritiene che un certo comportamento della folla tra gli investitori possa portare a prezzi errati sfruttabili nei mercati dei titoli. Ad esempio, il pessimismo diffuso su un titolo può far scendere il prezzo a tal punto da sopravvalutare i rischi dell'azienda e sottovalutare le sue prospettive di ritorno alla redditività. L'identificazione e l'acquisto di questi titoli in difficoltà e la loro vendita dopo la ripresa dell'azienda possono portare a guadagni superiori alla media. Al contrario, l'ottimismo diffuso può portare a valutazioni ingiustificatamente elevate, che finiranno per provocare ribassi quando le alte aspettative non si realizzeranno.

Evitando (o vendendo allo scoperto) gli investimenti in titoli eccessivamente pubblicizzati si riduce il rischio di tali cali. Questi principi generali possono essere applicati sia che l'investimento in questione sia un singolo titolo, un settore industriale, un intero mercato o qualsiasi altra classe di attività.

Factor investing

Il factor investing è una strategia quantitativa che si basa sull’identificazione di fattori comuni che storicamente hanno dimostrato di generare rendimento o ridurre il rischio all’interno dei mercati azionari.

Tra i principali fattori utilizzati figurano il value (azioni sottovalutate), il momentum (titoli con performance positive recenti), la bassa volatilità, la qualità (aziende con bilanci solidi) e la dimensione (small cap). Questa metodologia permette di costruire portafogli sistematici, spesso tramite ETF o strumenti indicizzati, mirati a ottenere un’esposizione precisa a specifici driver di rendimento, riducendo al minimo il rischio di selezione discrezionale.

Investire per generare rendita passiva

Un approccio diffuso tra gli investitori che desiderano costruire un flusso di reddito regolare è quello focalizzato sulla rendita passiva. Questa strategia prevede l'investimento in strumenti finanziari che generano entrate periodiche, come azioni con dividendi stabili, ETF a distribuzione, obbligazioni o REIT.

L'obiettivo è accumulare un portafoglio in grado di produrre redditi sufficienti a coprire le spese quotidiane, con l'aspirazione di vivere di rendita. Per raggiungere questo traguardo, è fondamentale una pianificazione finanziaria accurata, che tenga conto del capitale disponibile, del profilo di rischio e dell'orizzonte temporale dell'investimento.

In quest’ottica, molti cercano soluzioni di investimenti sicuri al 4%, bilanciando stabilità e flussi di cassa regolari nel tempo.

Permanent portfolio

Il Permanent portfolio di Harry Browne è una strategia pensata per offrire stabilità in ogni fase del ciclo economico. Si basa su una suddivisione equa del capitale in azioni, obbligazioni a lungo termine, oro e liquidità (25% ciascuno), con l’idea che almeno uno di questi asset performerà bene in qualsiasi contesto: inflazione, deflazione, crescita o recessione. È una strategia adatta a investitori prudenti, orientati alla protezione del capitale, e richiede solo un riequilibrio periodico per mantenere l’allocazione originale.

Quali sono gli errori più comuni al momento di investire in Borsa

  1. Comprare alto e vendere basso - L'attenzione ai rendimenti a breve termine porta a investire nell'ultima moda o mania dell'investimento o a investire in attività o strategie di investimento che sono state efficaci nel passato prossimo. In ogni caso, una volta che un investimento è diventato popolare e ha guadagnato l'attenzione del pubblico, diventa più difficile avere un vantaggio nel determinare il suo valore.
  2. Fare troppe transazioni e troppo spesso nel mercato azionario - La continua modifica delle tattiche di investimento e della composizione del portafoglio non solo può ridurre i rendimenti attraverso l'aumento delle commissioni di transazione, ma può anche comportare l'assunzione di rischi imprevisti e non compensati. 
  3. Non diversificare a sufficienza - Spesso gli investitori pensano di poter massimizzare i rendimenti assumendo un'ampia esposizione in un solo titolo o settore. Ma quando il mercato si muove contro una posizione così concentrata, può essere disastroso.
  4. Pagare troppe spese e commissioni - Investire in un fondo ad alto costo o pagare troppe commissioni di consulenza è un errore comune. un errore comune, perché anche un piccolo aumento delle commissioni può avere un un effetto significativo sulla ricchezza nel lungo periodo.
  5. Non tenere in considerazione l'interesse composto: l'interesse composto può significativamente aumentare il valore di un investimento nel tempo, grazie al reinvestimento degli utili. Ignorare questo fattore può portare a una sottovalutazione del potenziale di crescita del proprio portafoglio e a scelte di investimento meno ottimali.

Consigli su come investire in Borsa online

Le indicazioni largamente condivise in merito all’investimento in borsa includono

  • Acquistare solo prodotti di cui si comprende a fondo il funzionamento e che presentano un rischio ritenuto accettabile secondo le preferenze individuali.
  •  Verificare le credenziali dei soggetti attraverso i quali si opera (licenze, iscrizioni in pubblici registri etc)
  • Analizzare la propria posizione finanziaria individuale prima di operare l’investimento al fine di non vincolare somme che potrebbero rendersi necessarie su un orizzonte di breve termine.
  • Individuare una strategia di lungo termine in linea con le proprie preferenze e competenze e realizzare i propri investimenti.

Tassazione sugli investimenti in Borsa: quanto devo pagare?

Gli investimenti in borsa sono assoggettati alle seguenti imposte:

  • Imposta di bollo: è una tassa annuale che si applica sui conti titoli e sui depositi bancari. L'aliquota dell'imposta è dello 0,2% sul valore complessivo dei titoli o dei depositi.
  • Tassa di concessione governativa: è una tassa annuale che si applica sui conti titoli e sui depositi bancari. L'aliquota dell'imposta è del 0,10% sul valore complessivo dei titoli o dei depositi.
  • Imposta sostitutiva: si tratta di una tassa che si applica sui dividendi e sugli interessi generati dai titoli posseduti oltre che sulle plusvalenze realizzate vendendo un titolo ad un prezzo superiore a quello di acquisto -  l'aliquota dell'imposta è del 26% che si riduce al 12,5% per i titoli di stato.

Leggi di più su: tassazione azioni e dividendi.

Cos'è la Borsa valori

La Borsa Valori, è un mercato finanziario regolamentato, dove vengono scambiati valori mobiliari e valute. I tre tipi principali di prodotti finanziari che vengono scambiati in borsa sono azioni, obbligazioni e derivati. Si parla di mercato regolamentato e ufficiale, perché tutte le operazioni di negoziazione e loro modalità, gli operatori, le tipologie contrattuali ammesse sono disciplinate da una normativa molto puntuale e tipicamente si svolgono sotto la vigilanza di un organismo di controllo di natura pubblica come la Consob per la borsa italiana e la SEC (Securities and Exchange Commission) negli Stati Uniti d’America o la CNMV in Spagna e la Financial Conduct Authority per il Regno Unito.

Parallelamente alla borsa valori, ricoprendo un ruolo simile nel caso delle obbligazioni, un ruolo rilevante è svolto anche dalle agenzie di rating, che valutano l’affidabilità creditizia degli emittenti, influenzando la percezione del rischio e il rendimento richiesto dagli investitori.

Principali funzioni svolte dalla borsa valori

  • Raccolta di capitali per le imprese: in aggiunta ai prestiti che si possono ottenere dal sistema bancario, la borsa valori offre alle aziende la possibilità di raccogliere capitali per l'espansione attraverso la vendita di azioni al pubblico degli investitori.
  • Canalizzazione del risparmio privato verso impieghi produttivi: quando le persone investono in azioni (attraverso un'offerta pubblica iniziale o un' amento di capitale operato da una società già quotata in borsa), i fondi, che avrebbero potuto tenuti in depositi inattivi presso le banche oppure destinati a consumi improduttivi, vengono utilizzati per finanziare il tessuto produttivo del paese.
  • Facilitare le acquisizioni: l’acquisto di azioni quotate è il processo più semplice per realizzare acquisizioni di aziende che consentono alle imprese acquirenti di espandere le linee di prodotti, aumentare i canali di distribuzione, coprirsi dalla volatilità, aumentare la propria quota di mercato o acquisire altri asset aziendali necessari. 
  • Condivisione degli utili: attraverso il pagamento dei dividendi e l’aumento di valore dei corsi azionari gli investitori possono partecipare degli utili e della ricchezza creata dalle aziende più redditizie. NB allo stesso modo in caso di dissesto delle aziende quotate gli investitori possono subire delle perdite sul capitale investito 👉 scopri come recuperare soldi persi.
  • Creare opportunità di investimento per i piccoli investitori: differenza di altre attività che richiedono ingenti capitali, l'investimento in azioni è aperto sia ai grandi che ai piccoli investitori, poiché l'investimento minimo è minimo.
  • Raccolta di capitali da parte di governi ed enti pubblici per progetti di sviluppo: i governi a vari livelli possono decidere di prendere in prestito denaro per finanziare progetti infrastrutturali come opere di depurazione e trattamento delle acque o complessi residenziali, vendendo un'altra categoria di titoli noti come obbligazioni. Queste obbligazioni possono essere raccolte in borsa e acquistate dal pubblico, prestando così denaro al governo. 

Come funziona la Borsa?

Le borse valori funzionano spesso come mercati ad "asta continua", con acquirenti e venditori che effettuano le transazioni attraverso una vendita aperta in un luogo centrale, come la sede della borsa, o utilizzando una piattaforma di negoziazione elettronica.

Per investire in azioni in una determinata borsa, il titolo deve essere quotato. Di solito c'è una sede centrale per la tenuta dei registri, ma gli scambi sono sempre meno legati a un luogo fisico, poiché i mercati moderni utilizzano reti di comunicazione elettronica, che offrono i vantaggi di una maggiore velocità e di una riduzione dei costi delle transazioni. La possibilità di negoziare titoli in borsa è limitata ai broker operatori che raccolgono ordini di acquisto e vendita per conto terzi, che sono membri della borsa stessa. 

Leggi anche: a che ora apre la Borsa.

Investire in Borsa: pro e contro

Pro
  • Nel lungo periodo l’investimento in borsa restituisce un rendimento che consente di compensare adeguatamente il rischio assunto.
  • Indirizzando capitale verso l’economia reale, l’investimento in borsa consente di proteggersi dalla perdita di potere d’acquisto determinata dall’inflazione.
  • Le attività quotate presentano un elevato grado di liquidità potendo essere vendute in tempi rapidi e senza penalizzazioni rilevanti rispetto alle quotazioni più recenti.
Contro
  • Nel breve periodo il mercato presenta delle oscillazioni imprevedibili ed espongono gli investitori a variazioni continue nel valore teorico di realizzo dei propri titoli.
  • Nel caso di necessità in disinvestimento imprevista è possibile incorrere in perdite in conto capitale derivanti dalla vendita ad un valore inferiore al prezzo d’acquisto.
  • In caso di acquisto di titoli legati ad emittenti che non si conoscono in modo approfondito ci si espone al rischio di perdere integralmente il proprio capitale in caso di default.

FAQ: investire in Borsa

Come si impara ad investire in Borsa

Imparare a investire in Borsa richiede tempo, pazienza e formazione. Con questo corso di investimento in Borsa, avrai accesso a informazioni esperte e strumenti per imparare a sopravvivere nel mercato azionario e costruire un portafoglio equilibrato.

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